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I 20 falsi miti sul sonno da sfatare

di Niccolò De Rosa - 17.04.2019 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Un gruppo di ricercatori americani ha raccolto i (falsi) luoghi comuni riguardanti il sonno più diffusi sul Web e li ha smontati uno ad uno

In questo articolo

Il sonno è una componente fondamentale della nostra vita e quindi, come spesso capita in questi casi, nei decenni esso è stato oggetto di una serie di luoghi comuni e falsi miti che però non solo non trovano riscontro nella realtà scientifica, ma talvolta possono anche minare la nostra salute.

Per ovviare a questo problema di disinformazione, un team della NYU School of Medicine ha passato in rassegna oltre 8.000 siti web per scovare - e poi smonatare - i 20 falsi miti più comuni.

«Il sonno è una parte vitale che influisce su produttiviyà, umore e benessere generale - ha dichiarato Rebecca Robbins, ricercatrice del Dipartimento di Salute Pubblica alla NYU Langone Health e firma principlae della ricerca apaprsa su Sleep Health - dissipare le dicerie riguardo il sonno promuove abitudini più sane che poi, a loro volta, comportano un migliore stato di salute generale».

Ecco quali sono questi falsi miti.

1 - "Riuscire a dormire ovunque e in ogni momento è sintomo di un sistema-sonno sano"

In realtà spesso significa il contrario. Prendere sonno in ambienti rumorosi e/o particolarmente scomodi potrebbe indicare che complessivamente si sta dormendo troppo poco e che l'organismo necessita maggior riposo.

2 - "Gli adulti possono anche dormire solo 4-5 ore a notte"

Questo è uno dei miti più comuni, ma anche più pericolosi per la salute.

Ciascun adulto infatti - a meno che faccia parte di una particolare minoranza che però comprende non più dell'1% della popolazione mondiale - ha bisogno di una routine che preveda almeno 7-8 ore di sonno.

Certo può capitare di dormire poco e al mattino sentirsi comunque freschi come una rosa, ma se la cosa diventa un'abitudine sul lungo tempo è scientificamente provato che si alzerà drasticamente la probabilità d'incorrere in problemi cardiovascolari, difficoltà cognitive e persino morti premature.

3 - "Gli adulti dormono di più man mano che invecchiano"

È esattamente l'opposto: più di diventa anziani, meno si dorme. Se poi questo sia dato da una minor esigenza di riposarsi o dall'insorgere "acciacchi" dovuti all'età, non è stato ancora compreso con esattezza.

4 - "Più si dorme, meglio è"

Dormire poco non va bene, ma questo non significa che dormire tantissimo sia un segno di buona salute. Anzi, l'eccessivo riposo potrebbe indicare la presenza di qualche patologia cronica.

5 - "Una sola notte insonne può comportare durevoli conseguenze negative"

È vero che anche una sola notte senza riposo, nell'immediato, influisce negativamente su facoltà cognitive, pressione sanguigna o appetito, ma tali effetti vengono metabolizzati con un paio di dormite "coi fiocchi".

È la deprivazione cronica del sonno ad essere molto pericolosa.

6 - "L'importante è dormire, non importa se di giorno o di notte"

Purtroppo per chi svolge mansioni notturne, non è proprio così. La scienza ha dimostrato che i lavoratori obbligati a restare svegli nelle ore notturne e a riposarsi con il sole alto nel cielo sono maggiormente esposti al rischio di depressione, diabete di tipo B e cancro.

Questo perché, sebbene le ore di sonno vengano soddisfatte, il corpo umano ha un ritmo che lo spinge a riposarsi in certe fasi della giornata.

7 - "Sdraiarsi e chiudere gli occhi fa bene quasi quanto dormire"

"Riposare gli occhi" senza addormentarsi non comporta assolutamente gli stessi benefici di un sano sonnellino. Questo perché, sebbene con gli occhi chiusi, tutte le funzioni corporali (respiro, pressione sanguigna, processi cognitivi ecc..) proseguono la loro attività normalmente, come se si stesse leggendo un libro.

8 - "Se non si riesce a dormire, la cosa migliore e stare a letto aspettando che giunga il sonno"

No, sbagliato. Se proprio non si riesce ad addormentarsi, dopo 20-30 minuti di tentativi è meglio alzarsi, sgranchirsi le gambe o leggere qualcosa (no TV, quella peggiora le cose!).

Secondo la Robbins, stare a letto e sperare che arrivi il sonno è come «andare in palestra, mettersi sul tapis roulant e stare fermi»

9 - "Russare non fa male"

Ok, il russare di per sé non è un'indizio di cattiva salute, ma chi russa in modo sonoro e continuato potrebbe soffrire di apnee notturne o altri disturbi respiratori. Meglio farsi controllare da un dottore.

10 - "Chi dorme bene, non si muove nel letto"

La "mobilità" durante il sonno non dipende dalla qualità del sonno: il più beato dei dormienti può benissimo avvolgersi nelle coperte come un sigaro cubano.

11 - "Quando la sveglia suona, è meglio ritardarla e dormire ancora un po' "

Gli esperti affermano che sarebbe meglio non farsi svegliare proprio da nessun allarme o suoneria, ma poiché i ritmi moderni impongono certe abitudini, quando la sveglia suona, alzarsi immediatamente rimane l'opzione migliore.

Rimettersi a letto infatti ci illude di riposarci ancora un po', ma sebbene gli occhi rimangano chiusi, la qualità del sonno sarà molto scarsa.

12 - "Se si hanno difficoltà a dormire di notte, si può ovviare con un bel pisolino"

Il sonnellino va benissimo e ci fa bene. Però non può in alcun modo sostituire il riposo notturno. Anzi, è sconsigliatissimo per i casi d'insonnia, perché riduce la necessità di andare a letto di notte, aggravando il problema.

13 - "L'alcool prima di coricarsi concilia il sonno"

Falso, falsissimo mito. O meglio, l'alcool effettivamente aiuta ad addormentarsi, ma tecnicamente quello non è riposo, poiché il cervello è intorpidito e non riesce a svolgere le funzioni che invece compirebbe durante un sonno "normale".

In sostanza si dorme, ma non ci si riposa.

14 - "Meglio un letto caldo che uno freddo"

In effetti un bel letto caldo restituisce l'idea di comfort estremo, ma a voler essere precisi la temperatura ideale per il giaciglio varia dai 18 ai 21° C. Un letto eccessivamente caldo potrebbe provocare un risveglio anticipato.

15 - "La noia ci può far addormentare anche se abbiamo riposato a sufficienza"

Mito consolidato, ma pur sempre un mito. Uno studio ha effettivamente provato a far sdraiare alcuni adulti su un letto per annoiarli fino a farli dormire, ma nessuno riuscì a chiudere occhio.

16 - "Guardare la TV prima di andare a letto aiuta a prendere sonno"

Come già accennato, questa è un'idea sbagliatissima per variate ragioni.

La luce degli schermi (come quella di tablet o smartphone) colpisce gli occhi e altera la percezione sonno-veglia dell'organismo, mentre le immagini e i suoni stimolano eccessivamente il cervello, che quindi faticherà di più a sopirsi.

17 - "L'esercizio fisico poche ore prima di andare a dormire influisce negativamente sul sonno"

Non vi è alcuna prova scientifica che supporti tali tesi. Fare allenamento la mattina aiuta a "carburare" meglio per affrontare la giornata, ma se gli impegni permettono di fare movimento solo alla sera non vi è alcun problema per la qualità del riposo.

18 - "Durante il sonno, il cervello non è attivo"

Ormai nessuno ci crede più.

È consolidato infatti che il cervello umano, durante il sonno, avvii una serie di processi per smaltire le tossine accumulate durante il giorno.

19 - "Corpo e cervello possono funzionare e apprendere anche senza riposo"

Gli studi citati dalla NYU in realtà dimostrano che la deprivazione del sonno abbassa notevolmente i test di qualsiasi natura. Anche se non ci sente stanchi quindi, il cervello risente sempre della mancanza di un sonno adeguato.

20 - "Ricordare i sogni è sintomo di un buon riposo"

Si può affermare che più si dorme, più si rimane nella fase REM, lo stato del sonno associato ai sogni, tuttavia non è stato ancora dimostrare che ciò possa equivalere anche ad una buona qualità del riposo.

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