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Pidocchi, vermi e altri parassiti: come pulire casa se ci sono dei bambini

di Niccolò De Rosa - 20.06.2019 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Come comportarsi quando il bambino è stato colonizzato da un parassita ed è altamente contagioso? Ecco i consigli per trattare queste piccole epidemie e rendere l'ambiente domestico il più asettico possibile!

In questo articolo

Se il piccolo comincia ad avvertre pruriti intensi, sfoghi cutanei o strani dolori intestinali, può essere il segnale che il suo corpicino è diventato la casa di qualche fastidioso parassita.

Purtroppo ospiti indesiderati come pidocchi - l'incubo di ogni genitore - vermi o altri parassiti non sono sempre facili da riconoscere in tempi brevi e questo ritardo può consentirne la proliferazione anche in ambienti ritenuti perfettamente sani e sicuri (come le nostre abitazioni).

Per questo motivo il New York Times ha pubblicato nella propria sezione Parenting un interessantissimo articolo in cui vengono mostrate tutte le piccole "epidemie" che rischiamo di trovarci in casa, indicandone il trattamento e le strategie da adottare per evitare ulteriori contagi.

Malattie infettive comuni

L'esempio più tipico di "pestilenza" domestica è dato dall'insorgere di malanni comuni come febbre o raffreddore. In questi casi i sintomi si mantengono lievi (tosse, gole arrossate, nasi gocciolanti, secrezione di muco...) ma il pericolo che la malattia si diffonda ad altri membri della famiglia è comunque alto.

COME ARGINARE IL CONTAGIO: la prima regola è la più elementare, ossia fare sì che i bambini (o chi per essi) starnutiscano contro la spalla o nell'incavo del gomito. Questo semplice gesto infatti impedisce la diffusione dei microbi.

Sì, in genere si consiglia di mettere la mano davanti alla bocca, ma se poi la mano non viene lavata immediatamente - come accade con i bambini e non solo - diventa essa stessa veicolo di diffusione di microbi. Dunque, se si starnutisce riparandosi con le mane, bisogna cercare di lavarsele il prima possibile, evitando nel frattempo di toccare troppi oggetti.

COME IGIENIZZARE L'AMBIENTE: a tal proposito i genitori farebbero bene a lavare e igienizzare i giocattoli dei piccoli malatini, soprattutto se si hanno altri bambini in giro per casa.

Sono piccoli insettini che infestano capelli, ciglia e sopracciglia nutrendosi di sangue umano.

Il sintomo più riconoscibile della presenza di questi mostriciattoli è un continuo e persistente prurito.

COME ARGINARE IL CONTAGIO: contrariamente alla credenza dei più, i pidocchi non sono molto contagiosi (non saltano ad esempio di testa in testa), ma comunque possono proliferare se non vengono messi in pratica piccoli accorgimenti.

Innanzitutto è bene controllare le teste di tutti. Poi, se un membro della famiglia prende i pidocchi, è meglio evitare l'uso comune di spazzole, pettini o vestiti. Infine tagliare i capelli della persona "colonizzata" dai parassiti può rendere più facili i trattamenti, anche se non è strettamente necessario.

COME IGIENIZZARE L'AMBIENTE: Pulire pettini e spazzola con acqua calda (dai 50°C in su) per 5-10 minuti. Mettere in lavatrice spesso lenzuola e federe utilizzando i tipi di lavaggio più "strong" possibili. Vestiti e oggetti non lavabili possono essere puliti a secco e infilati in un sotto-vuoto per due settimane.

La congiuntiviteè un'infiammazione dello strato mucoso più esterno della sclera dell'occhio. Le forme più comuni sono quelle di origini virali e batteriche ed è molto facile per questa malattia diffondersi da soggetto a soggetto

COME ARGINARE IL CONTAGIO: insegniamo ai bambini a non sfregarsi gli occhi con le mani. Il contatto è il veicolo principale per la propagazione dei microbi e dunque è bene che ci si lavi le mani molto spesso.

COME IGIENIZZARE L'AMBIENTE: quando si ha che fare con la congiuntivite urge pulire frequentemente tutti quegli oggetti con cui gli occhi del malato entrano in contatto (occhiali, lenzuola, asciugamani, peluche presenti nel letto ecc...). Anche i cellulari sono insidiosi diffusori di contagio!

Sono piccoli vermi che s'insinuano nel corpo e provocano fitte addominali e pruriti persistenti nella zona anale (e talvolta in quella vulvare per le femminucce).

COME ARGINARE IL CONTAGIO: sono le uova che fanno proliferare questi vermi pertanto è doveroso lavarsi bene e a lungo le mani, soprattutto dopo aver usato il bagno ed essere entrati in contatto con le zone a rischio.

Quando insorgono problemi di vermi è poi bene tenere le unghie corte - sempre per rendere più difficile la diffusione delle uova - e privilegiare la doccia al bagnetto, dove il, seppur breve, ristagno dell'acqua può favorire il contagio. In questi casi l'igiene personale è essenziale.

COME IGIENIZZARE L'AMBIENTE: lavare come se non ci fosse un domani qualsiasi indumento (soprattutto intimo), lenzuolo, asciugamano o giocattolo utilizzato dal soggetto che ospita questi inquilini poco gradevoli.

In generale, qualunque sia l'epidemia domestica scatenante, il principio di fondo è tenere la casa ben pulita: acqua e sapone rimangono gli alleati migliori. Non c'è bisogno di esagerare con prodotti disinfettanti, che possono causare altri problemi (per esempio, a lungo andare aumentano il rischio di allergie respiratorie).

Per quanto riguarda poi i lavaggi in lavatrice è meglio ricordarsi di non riempire troppo il cesto dell'elettrodomestico (un "sovraffollamento" di capi impedisce al detersivo di addentrarsi per bene nei tessuti) e di usare l'acqua più calda possibile.

Ma soprattutto, è fondamentale LAVARSI LE MANI CORRETTAMENTE!

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Aggiornato il 03.12.2019

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