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Influenza: vaccino sì o no?

di Nostrofiglio Redazione - 03.11.2008 - Scrivici

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E' partita la campagna vaccinazioni anti-influenzali del ministero della salute. Che cosa è meglio fare con i bambini? Meglio vaccinarli o no? Un'indagine di Focus conclude: il vaccino non è consigliato ai bambini sani perché è poco efficace ed è più alto il rischio di effetti collaterali.

Il ministero della salute ha dato il via alla campagna vaccinazioni anti-influenzali. Il periodo migliore per vaccinarsi è infatti considerato novembre perché l’organismo ha bisogno di almeno due settimane per dare una risposta immunitaria sufficiente a debellare il virus. Ma è giusto o no vaccinarsi? E’ questa la domanda che i genitori (per sé e per i figli) si pongono in questi giorni. Ecco le conclusioni a cui è arrivato il mensile Focus (11/2008; www.focus.it).

  • L’influenza stagionale arriverà attorno a Natale e colpirà soprattutto i giovani. Quella che imperversa ora non è vera influenza. Il virus è responsabile di meno di un’influenza su tre.

  • A chi si consiglia il vaccino?Focus si rifà alle indicazioni dell’Eswi (European scientific working group on influence) “l’unico (organismo) che basa le sue raccomandazioni su studi e revisioni sistematiche ed è quindi meno esposto al rischio di conflitti d’interesse e pressioni dei produttori di vaccini”. L’Eswi sostiene che esistono forti motivi per incoraggiare la vaccinazione degli ultra 65enni; qualche prova che sia utile vaccinare i soggetti con meno di 65 anni con malattie cardiovascolari o respiratorie croniche gravi; scarse prove che sia utile vaccinare i diabetici; nessuna per i soggetti con insufficienza renale, infezione cronica da stafilococco o in terapia a lungo termine con aspirina.

  • I bambini sani non vengono neppure presi in considerazione dall’Eswi per due motivi. Primo: il vaccino provoca reazioni collaterali più frequenti in età pediatrica, come per es. febbre, muco al naso, infiammazione catarrale. Secondo: l’efficacia della vaccinazione in età pediatrica è bassa (30-60%).

  • Secondo il Bif (Bollettino di informazione sui farmaci dell’Aifa, ente regolatore italiano), negli adulti l’efficacia (capacità di prevenire l’influenza) del vaccino è pari al 70%. Mentre la sua efficienza (capacità di prevenire infezioni respiratorie acute e sindromi influenzali) è del 39%. Peraltro il rischio di contrarre l’infezione negli adulti è basso: tra 33 e 74 anni bisogna vaccinare 45 persone per avere un caso di influenza in meno.

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