Come prevenire il contagio tra bimbi quando si parla di malattie infettive? Da un opuscolo della Regione Lombardia, i trucchi per cercare di non ammalarsi a vicenda.
1 - LAVARSI LE MANI, prima e dopo la manipolazione di alimenti, dopo l'utilizzo dei servizi igienici, prima e dopo il cambio del pannolino, prima e dopo la pulizia o la medicazione di un soggetto non autosufficiente. E ancora: dopo i giochi all'aperto, dopo le esercitazioni con pitture, creta e argilla, dopo la ginnastica ...
2 SPAZZOLINI, PETTINI E SALVIETTE devono essere strettamente personali. Negli asili nido e nelle scuole con bambini sotto i sei anni si consiglia di usare materiale monouso (asciugamani, fazzoletti di carta e tovaglioli, tovaglie), di stare attenti all'uso promiscuo di sciarpe, cappelli e lenzuola per il lettino, di provvedere al lavaggio almeno una volta alla settimana di bavaglini, lenzuoline, federe, di lavare tutti i giorni i giochi (in lavatrice o con ipoclorito di sodio e abbondante risciacquo), di lavare bene biberon e tettarelle e poi conservarli in un contenitore asciutto, di lavare le stoviglie dopo l'uso.
3 - ALIMENTI SOTTO CONTROLLO. Si consiglia, tra l'altro, di acquistare prodotti da fornitori affidabili e con l'etichetta, di non ricongelare alimenti scongelati, di 'sanificare' superfici e utensili che entrano a contatto con il cibo, oltre a mani e guanti, di lavare sotto l'acqua corrente la frutta e la verdura e tenerle a bagno per qualche minuto; carne, pesce e uova devono essere ben cotti; i prodotti a base di creme e uova, da conservare in frigo, devono essere consumati in giornata.
4 - APRIRE LE FINESTRE E UMIDIFICARE. Insomma, bisogna cambiare spesso l'aria nei locali, soprattutto quando il riscaldamento è acceso. L'umidità inferiore al 60-70% facilita le infezioni alle prime vie aeree. Raccomandato anche l'uso di umidificatori.
5 - IGIENE DEGLI AMBIENTI. E' consigliata la rimozione dello sporco dai pavimenti e dai bagni, tutti i giorni, con la scopa o uno straccio e una volta alla settimana con disinfettante (ipoclorito di sodio, lisoformio).
Eventuali imbrattamenti (feci, materiale biologico, residui di cibo) vanno tolti subito. Per le pulizie è sconsigliata l'ammoniaca perché non ha potere disinfettante ed è tossica.
6 - GUERRA ALLE ZANZARE. In inverno: pulire recipienti e/o contenitori all'esterno per eliminare le uova svernanti dell'insetto, in cantina e solaio due interventi con insetticida a distanza di 20 giorni l'uno dall'altro. In primavera ed estate: mettere nei vasi e sottovasi portafiori fili di rame che sono tossici per le larve di zanzare, non abbandonare contenitori che possono raccogliere acqua piovana e colmare piccoli fori e cavità in cui l'acqua potrebbe ristagnare, coprire i contenitori che non si possono muovere con zanzariere o teli impermeabili, pulire e trattare i tombini di raccolta delle acque piovane con prodotti larvicidi (1 maggio-30 ottobre, ogni 10-20 gg).
E SE LA MALATTIA ARRIVA ... e il bambino infetto è a scuola, le maestre devono informare subito i genitori per il rientro a casa ed evitare i contatti con gli altri bambini. In genere dopo cinque giorni di assenza, il bambino non è più contagioso e può rientrare senza certificato medico. Però se si tratta di malattia esantematica, congiuntivite purulenta o diarrea il genitore è tenuto a contattare il medico e attenersi alle sue indicazioni.
I consigli sono tratti dall'opuscolo sulle malattie infettive pubblicato dalla regione Lombardia. Sono disponibili on line anche le schede delle 19 malattie infettive più diffuse in Italia. Se vuoi stampare l'opuscolo o le schede, clicca qui.
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Aggiornato il 09.03.2016