Già a tre mesi, se la piscina è attrezzata per mantenere l’acqua a 33 °C; ma a sei mesi “bastano” 30 °C. Il corso deve però svolgersi in vasche piccole e in acqua bassa. I corsi di nuoto per bambini fino a tre anni richiedono la presenza di un genitore in acqua. Il loro obiettivo è sviluppare l’acquaticità attraverso il gioco, ma il nuoto accresce la fiducia in se stessi e rinforza anche il sistema cardiocircolatorio e l’apparato respiratorio e scheletrico. Tra l’altro, fino a sei mesi il bambino chiude automaticamente la glottide, bloccando il respiro e isolando l’apparato digerente dalle vie aeree.
L’agonismo... dopo. Dopo i tre anni i corsi possono proseguire senza mamma e papà, solo con l’istruttore (l’ideale è che sia in acqua con i bambini, non sul bordo vasca); a sei anni il bambino è ormai pronto ad avvicinarsi alle tecniche di nuoto, ma sempre attraverso il gioco. Per l’agonismo si devono aspettare gli otto anni.
Fonte: Focus Domande&Risposte
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