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Il certificato medico che serve se tuo figlio fa sport

di Simona Regina - 10.04.2017 - Scrivici

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Fonte: Pixabay
Che si tratti di calcio, nuoto, basket o danza, il medico deve certificare l’idoneità e autorizzare la pratica dell'attività sportiva. Ma chi deve farlo il certificato: il pediatra o il medico dello sport? Ci spiega tutto Attilio Turchetta, responsabile della Medicina dello sport all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.  

In questo articolo

Che si tratti di calcio, nuoto, basket o danza, per poter fare sport è necessario avere il certificato medico. Il medico deve infatti certificare l’idoneità e autorizzare la pratica delle attività sportive, agonistiche e non. Ma a chi bisogna rivolgersi: al pediatra o al medico dello sport? [Leggi anche: scuola di calcio, come sceglierla]

Abbiamo chiesto ad Attilio Turchetta, responsabile della Medicina dello sport all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, di aiutarci a fare chiarezza.

Sport agonistico

Sono le singole federazioni sportive, affiliate al Coni, a definire quando la pratica dello sport diventa agonistica, che come tale è regolata da una legge del 1982. In questo caso è il medico specialista in medicina dello sport a poter rilasciare il certificato di idoneità dopo un'accurata anamnesi (la storia delle malattie familiari e personali) e una visita clinica generale completa che prevede i seguenti controlli

  • spirometria, esame della funzione respiratoria
  • elettrocardiogramma a riposo
  • elettrocardiogramma dopo step test dei 3 minuti (il test del gradino)
  • esame delle urine

Eventuali altri accertamenti, come per esempio lesame ecocardiografico o il test da sforzo massimale, vengono richiesti di caso in caso o se gli esami di primo livello hanno evidenziato anomalie. Inoltre, per alcuni sport sono previsti esami aggiuntivi: per esempio per lo svolgimento dell’attività subacquea è prevista la visita dall’otorino per valutare la membrana del timpano, poiché è fortemente sollecitata dall’aumentare della pressione durante le immersioni.

Di fatto, la discriminante tra sport agonistico e non è l’età. Per esempio la pratica del calcio diventa agonistica dai 12 anni, il nuoto e la ginnastica artistica dagli 8 anni.

Sport non agonistico

È richiesto il certificato medico non agonistico per lo svolgimento di attività sportive nel periodo non etichettato dal Coni o dalle società affiliate come agonistico, in base ai criteri delle singole federazioni, anche se il bambino partecipa a gare e tornei.

Le strutture sportive stesse chiariscono dunque al genitore quale certificazione è richiesta.

L'idoneità all'attività sportiva non agonistica serve anche per:
– alunni che svolgono attività fisica organizzata dalla scuola nell'ambito di attività parascolastiche (extracurricolari);
– partecipanti ai Giochi della gioventù nelle fasi che precedono quelle nazionali.

Il certificato medico per la pratica non agonistica dello sport può essere rilasciato dal medico di medicina generale o pediatra di libera scelta, oltre che dal medico dello sport o, in caso di patologia, anche dallo specialista di branca. Piscine, palestre e in generale le strutture sportive possono non riconoscere il certificato rilasciato dal pediatra privato.

Il medico valuta l’idoneità del bambino nel corso di una visita generale durante la quale misura anche la pressione arteriosa. In questo caso, può non essere necessario fare l’elettrocardiogramma (ECG) a riposo se si ha un precedente esame elettrocardiografico da far visionare al medico.

Va bene infatti anche l’ECG dell’anno precedente, perché è un esame di screening utile a identificare soggetti potenzialmente a rischio evidenziando anomalie del cuore che possono provocare morte improvvisa. In altre parole, se è presente una patologia cardiaca a rischio di morte improvvisa o di sintomatologia grave (per esempio la sindrome del QT lungo), questa può essere riscontrata anche in un elettrocardiogramma eseguito in precedenza.

Certificati: validi 365 giorni

Entrambi i tipi di certificato hanno validità di un anno. In casi particolari, però, il medico può stabilire che il certificato sia valido per un periodo più breve, se ritiene opportuno dover valutare a breve distanza l’evoluzione dello stato di salute del bambino, per esempio se asmatico.

Il certificato non è invece richiesto per lo svolgimento delle due ore settimanali di educazione fisica a scuola (quelle previste nelle attività curriculari) o se si va in palestra fare ginnastica.
A prescindere dall’obbligatorietà però, sottolinea Turchetta, è una buona norma fare una visita di controllo annuale.

Quanto costano

Il controllo dello stato di salute propedeutico allo svolgimento dell’attività sportiva a livello agonistico rientra nei nuovi Lea e quasi tutte le regioni (Lazio, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana..) esentano dal pagamento del ticket i minorenni che, per il certificato medico, si rivolgono alle strutture convenzionate (la certificazione è a pagamento nelle strutture private).

Per il certificato di idoneità sportiva non agonistica, invece, i costi si rifanno alla tariffa libero professionale dei pediatri. È gratuito se richiesto dalle istituzioni scolastiche e per partecipazione a giochi sportivi studenteschi nelle fasi precedenti a quella nazionale.

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Aggiornato il 10.10.2017

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