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Come insegnare ai bambini a gestire le proprie emozioni

di Federica Baroni - 26.03.2018 - Scrivici

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Fonte: Ipa
Tra i fondamenti dell'educazione non può mancare quello della gestione delle emozioni. Infatti imparare a controllare stati d'animo negativi non solo aiuterà i ragazzi ad affrontare le difficoltà della vita, ma anche a prevenire cattive abitudini, come abuso di alcol, droga, disturbi alimentari. Tratto dal sito americano WebMd

In questo articolo

Quando erano piccoli gli avete insegnato le regole base di comportamento come: non mordere gli amici, non gettare il cibo per terra...

Ora che sono un po' più grandi è arrivato il momento di insegnargli a gestire gli stati d'animo e le emozioni.

"Molti genitori trascurano questo aspetto", spiega Laura Jana, dell'American Academy of Pediatrics, "ma è tanto importante quanto qualsiasi altra abilità da trasmettere ai nostri figli".

Infatti da questo dipenderanno le scelte che faranno su temi importanti, come: cosa mangiare, quanto dormire, quanto studiare ed esercitarsi...

Perché se non saranno in grado di affrontare le emozioni negative, potrebbero non avere la motivazione per prendere le decisioni giuste, che nella maggior parte dei casi richiedono forza e tenacia nell'affrontare delusioni e fatiche.

E gestire gli stati d'animo è qualcosa che si impara.

"Aspettarsi che un bambino di 10 anni sappia da solo come regolare il proprio umore, è come aspettarsi che un bambino di tre anni sappia allacciarsi le scarpe senza che nessuno glielo abbia insegnato", dice Jana.

Ecco alcuni consigli per insegnare a vostro figlio a gestire le emozioni.

1. Come affrontare un suo momento di rabbia


Cosa dovreste fare quando vostro figlio va in escandescenza perché deve raccogliere i suoi calzini dal pavimento del soggiorno? Piuttosto che sgridarlo urlando dovreste:

-Riconoscere che è arrabbiato, ma non discuterne in quel momento.
Fategli capire che siete dispiaciuti per lui, ma non provate a risolvere il problema mentre è infuriato, rischiereste di essere travolti in un litigio.

-Dategli tempo per riprendersi: non è necessario mandarlo nella sua stanza, ma suggeritegli di andare da qualche parte a rinfrescarsi.

Anche l'attività fisica aiuta i bambini a bruciare la frustrazione. Provate a mandarlo fuori a fare una passeggiata o a fare due tiri di pallacanestro per schiarirsi le idee.

- Quando è calmo, allora se ne può parlare


Dopo che è calmo, allora si può parlare. Ora potete chiedergli di spiegare perché si è tanto arrabbiato e trovare insieme una soluzione razionale.

In questo modo state insegnando ai vostri figli ad accettare il malumore, calmarsi in modo sano, e trovare una soluzione insieme.

2. Migliorare la comunicazione


"È importante che i vostri figli si sentano a loro agio nel condividere con voi ciò che provano", dice Roberta Golinkoff, dell'American Psychological Association. "Sapere cosa sta succedendo nelle vite dei vostri figli può aiutarvi a superare potenziali problemi".

Ecco come praticare queste buone abitudini:
-Mangiate assieme: quello del pranzo o della cena è uno spazio importante per comunicare e confrontarsi sui problemi.

-Fategli domande giuste. Non chiedete: "come è andata a scuola?" avreste risposte tipo: "tutto bene"; piuttosto fategli domande mirate, ad esempio: "come è andato il corso di teatro?"; o "come va il tuo compagno di banco?".

I vostri figli si sentono più a loro agio se non sono l'argomento delle domande.

-Parlategli mentre state facendo altre cose. Se vostro figlio vede che vi sedete davanti a lui per parlare seriamente, le sue difese potrebbero salire.

Al contrario, tenete la conversazione informale, meglio facendo altre cose, come: guidare, fare shopping o cucinare.

-Non ignorate ciò che provano i bambini.
E' facile pensare che l'ansia per la recita a scuola sia insensata, ma ricordatevi che per un ragazzino, invece, conta molto. Quindi resitete alla tentazione di minimizzare le sue preoccupazioni.

3. Sistemate le routine quotidiane

Abituateli alle buone abitudini. Le routine quotidiane aiutano a creare stabilità emotiva.

-Impostate un programma giornaliero. Stabilite un ritmo regolare per le attività dopo la scuola: i compiti, la cena, l'ora di andare a letto.

"Che si rendano conto o no, i bambini hanno bisogno di routine", dice la Golinkoff, "e la mancanza di confini chiari può renderli instabili e infelici".

- Assicuratevi che faccia attività fisica regolare.

Sappiamo che l'esercizio fisico può rilasciare sostanze chimiche nel corpo che fanno sentire bene. E altre ricerche dimostrano che l'esercizio fisico regolare può anche rendere i bambini più sicuri di sé e farli stare meglio con se stessi.

Quindi non solo fategli fare sport, ma portateli al parchetto, andate a scuola a piedi o in bici, assicurartevi che a scuola li portino fuori all'intervallo...

-Aiutatelo a trovare il modo giusto per rilassarsi. Anche i bambini si stressano, ed è importante per loro trovare il modo di rilassarsi che non sia solo sdraiarsi davanti alla TV o con uno smartphone in mano.

Suggeritegli di trovare un posto tranquillo in casa per leggere un bel libro, disegnare o ascoltare musica. Oppure provate a proporgli degli esercizi di respirazione profonda o insegnategli qualche posizione yoga (su youtube ci sono molti video).

Gestire le emozioni previene comportamenti a rischio


Come non insegnareste ai vostri figli che fa bene mangiare un chilo di gelato; così è importante educarli a gestire le loro emozioni.
Questo gli impedirà di cadere in quelle cattive abitudini che fanno star meglio quando si è giù.

E prima è, meglio è perché non passerà molto tempo prima che i vostri ragazzi siano al liceo, alle prese con problemi come ormoni, alcol, droghe e stress scolastico. "Aiutarli a gestire le emozioni quando sono bambini può essere difficile", dice la Golinkoff, "ma tornerà molto utile quando saranno più grandi."

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