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Litigi tra fratelli: i bambini autistici sono spesso vittime, ma anche bulli

di Sara De Giorgi - 23.07.2019 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Alcuni ricercatori dell'Università di York hanno scoperto che i bambini con autismo avrebbero - rispetto ai piccoli non autistici - la stessa maggiore possibilità di diventare sia vittime dei propri fratelli sia bulli nei loro confronti.

Secondo un recente studio portato avanti dall'Università di York, i bambini con autismo avrebbero maggiori probabilità di subire bullismo sia da parte dei fratelli sia da parte dei coetanei. Ciò vuol dire che, spesso, quando questi bambini tornano a casa da scuola, continuano ad essere vittime. Ma non è finita qui. I ricercatori hanno anche scoperto che i bambini con autismo avrebbero - rispetto ai bimbi non autistici - più possibilità di diventare, al tempo stesso, sia vittime sia bulli, in particolare con i fratelli.

Gli studiosi, al fine di indagare il delicato settore del bullismo tra fratelli, hanno utilizzato i dati di uno studio denominato Millennium Cohort Study, realizzato su un campione di oltre 8.000 bambini tra 11 e 14 anni, di cui oltre 231 con autismo. Ai bambini è stato chiesto con quale frequenza erano provocati o picchiati di proposito dai loro fratelli e dai loro coetanei e con quale frequenza, invece, fossero autori in prima persona di tali atti.

Dal sondaggio è emerso che, all'età di 11 anni, due terzi dei bambini con autismo erano coinvolti in qualche forma di bullismo tra fratelli rispetto alla metà dei bambini senza autismo.

In generale è stata riscontrata una diminuzione del bullismo per i preadolescenti - con o senza autismo - prossimi all'età di 14 anni. Nonostante ciò, i bambini con autismo avevano comunque maggiori probabilità di essere coinvolti in forme "a due vie" di bullismo tra fratelli, ossia come vittime e, allo stesso tempo, come colpevoli.

Il Dottor Umar Toseeb, del Dipartimento di Educazione dell'Università di York e primo autore della ricerca, ha dichiarato: «I bambini autistici hanno varie difficoltà per quanto riguarda interazione e comunicazione sociale: ciò può determinare conseguenze pesanti sulle loro relazioni con i fratelli. Da un punto di vista evolutivo, i fratelli possono essere considerati 'concorrenti' nell'ambito di risorse parentali come affetto, attenzione e beni materiali.

In alcuni casi i bambini con autismo potrebbero avere accesso prioritario a queste limitate risorse parentali e ciò potrebbe portare al conflitto e al bullismo tra fratelli».

in più, nell'ambito dello studio, ai genitori dei bambini coinvolti sono state poste domande su difficoltà emotive e comportamentali dei loro figli, chiedendo soprattutto se il loro piccolo fosse infelice, spensierato o irrequieto. È emerso che i bambini coinvolti nel bullismo tra fratelli, indipendentemente dal fatto che avessero o meno l'autismo, dimostravano maggiori probabilità di incontrare difficoltà emotive e comportamentali sia a lungo sia a breve termine.

Poiché il bullismo tra fratelli colpisce soprattutto i bambini con autismo, i ricercatori hanno lanciato un appello affinché possano esserci maggiori risorse per aiutare i bambini con autismo e per fare in modo che i loro genitori identifichino e affrontino i comportamenti di bullismo in casa, in particolar modo dall'inizio dell'infanzia.

Il dott. Toseeb ha aggiunto: «I genitori dovrebbero essere consapevoli delle conseguenze a lungo termine procurate dal bullismo tra fratelli sulla salute mentale e sul benessere dei bambini. I conflitti persistenti tra fratelli possono essere indicativi di bullismo e, inoltre, ciò non dovrebbe essere visto come una fase normale della crescita».

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