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I compiti delle vacanze sono utili. Lo dice uno studio Usa

di Stella Tortora - 25.06.2013 - Scrivici

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Secondo una ricerca americana, gli studenti, durante la pausa estiva, rischiano di perdere da uno a due mesi delle competenze acquisite durante l’anno, soprattutto nella lettura e nella matematica

Ci siamo appena lasciati alle spalle il delirio dell’anno scolastico e già quotidiani e riviste ci bombardano su cosa stiamo facendo e come ci siamo organizzati per far fronte all’incombenza dei compiti estivi dei nostri figli.

 

Solo la parola compiti ci evoca immagini di tabelline, poesie e letture che ostacolano lo svago e il riposo estivo per pargoli e genitori. In fondo, l’estate dovrebbe essere l’occasione per staccare la spina per poi ripartire a settembre freschi e riposati…

 

Ma, i compiti da fare durante le vacanze sono davvero necessari? Secondo diversi studi delle più autorevoli università americane, sembra che siano necessari per evitare il “summer brain drain”, ovvero la perdita di apprendimento estiva.

 

In particolare, secondo una ricerca condotta dal National Summer Learnig Association, presso la Johns Hopkins University, Baltimora (Usa), gli studenti, durante la pausa estiva, perdono da uno a due mesi delle competenze acquisite durante l’anno, soprattutto nella lettura e nella matematica.

 

Inoltre, un sondaggio tra gli insegnati rivela che, circa il 66% di loro, all’inizio del nuovo anno scolastico, impiega dalle tre alle quattro settimane per riportare la classe ai livelli in cui l’aveva lasciata a fine anno scolastico.

 

Come organizzare allora i compiti delle vacanze? Leggi i consigli di nostrofiglio.it Sos compiti delle vacanze

 

“L’estate è una grande pausa dalla scuola, ma non deve essere una pausa dall’imparare”, aggiunge inoltre Gary Huggins, direttore generale presso la National Summer Learnig Association.

 

Ecco, alcuni consigli pratici per esercitare la matematica, l'italiano e la lettura con esperienze estive.

 

  • Matematica: potete iniziare, per esempio, pianificando la vacanza. Si può partire dall’organizzazione del viaggio. Infatti, stabilire quanti soldi servono per comprare i biglietti aerei per tutta la famiglia, oppure quanto costa fare un pieno di benzina per l’auto o quanti soldi servono per andare a cena al ristorante, rafforza le competenze nei calcoli. Oppure, si può imparare a fare il conto alla rovescia calcolando quanti giorni mancano alla partenza per le vacanze… Insomma, si possono sfruttare mille occasioni per mettere in atto le abilità matematiche.
  • Italiano: scrivere, per esempio, cartoline.

    Un’esercizio sia per l’ortografia sia per la capacità di sintesi potrebbe essere proprio scrivere cartoline. Scegliere di raccontare i fatti più importanti dell’estate in poche righe, sviluppa la capacità di sintesi e, in più, si ha il vantaggio di non fare un lavoro di routine.

  • Lettura: se il vostro bambino ama i tablet potete scaricare un paio di libri di fiabe, avventura o quello che preferisce. “Se il bambino ha dimestichezza con con lo schermo, un e-book, potrebbe essere una valida alternativa al libro cartaceo”, afferma Daniel Willingham, scienziato cognitivo presso l’Università della Virginia.

 

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Aggiornato il 09.06.2015

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