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Scuola primaria, 10 consigli UTILISSIMI per scegliere quella giusta per vostro figlio

di Emilia Giudici - 30.10.2015 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Sta per arrivare il momento di scegliere la scuola primaria del proprio figlio. Arriva il periodo degli open day. Ma quale sarà l'istituto migliore? Meglio scegliere una scuola vicina o spostarsi di zona? E' meglio il modulo o il tempo pieno? Abbiamo cercato di rispondere a queste e altre domande con l'aiuto di Triziana Cristofori, pedagogista e docente, per aiutare i genitori a scegliere con serenità la scuola più adatta alle esigenze dei piccoli.

In questo articolo

Arrivati all'ultimo anno della materna, i genitori iniziano a chiedersi: "E ora?", "Dove mando mio figlio?". al parchetto, fuori dall'asilo, alle feste, non si parla d'altro. E spesso tra tanti "mi hanno detto che" non si sa più che scuola scegliere. Ecco alcuni consigli per valutare con serenità la scuola primaria dove iscrivere il proprio figlio.

1 Il dirigente scolastico può fare la differenza

"Per valutare una scuola, la prima cosa da fare è cercare di capire che tipo di dirigente scolastico c'è a capo dell'istituto. Infatti un preside attivo, aperto agli studenti e ai genitori, può fare davvero la differenza" sostiene Tiziana Cristofari, pedagogista e docente.

Ogni scuola ha le sue problematiche e ci sono classi migliori di altre. Ma se a dirigere c'è un preside valido, anche gli insegnanti, vuoi per imitazione, vuoi perché si sentono più motivati, sono spinti a far del loro meglio.

2 Non perdetevi l'open day

Sarà proprio l'open day l'occasione per conoscere il preside. Di solito tiene un discorso: ascoltatelo con attenzione. E se avete dei dubbi fate domande. Durante "la giornata aperta" approfittatene anche per guardarvi in giro: valutate la struttura, fate domande agli insegnanti, chiedete informazioni sul POF, il piano dell'offerta formativa extrascolastica che cambia da scuola a scuola.

3 Scegliete il tempo che fa per voi e il vostro bimbo

Prima di tutto dovete capire se iscrivere vostro figlio al tempo pieno, uscita alle 16:30, o al "modulo", uscita alle 13. La scelta va fatta in base ai vostri impegni di lavoro e all'attitudine del bambino. E' chiaro che se lavorate tutto il giorno, il tempo pieno sarà la vostra scelta preferenziale. Se invece avete più tempo allora il modulo potrebbe fare per voi.

Tenete presente che se escono alle 16:30 in teoria dovrebbero avere pochi compiti durante la settimana, mentre l'uscita alle 13 presuppone delle esercitazioni a casa.

Valutate quale sarà per voi la soluzione più comoda e informatevi sulle scuole che offrono il tempo scelto, infatti nelle grandi città molti istituti non hanno il "modulo".

Leggi anche: Come scegliere la scuola: i consigli sulla scuola dell'infanzia, primaria, secondaria

4 Non trascurate la vicinanza da casa

Se siete genitori che lavorano e alla mattina dovete recavi in ufficio, è indispensabile che la scuola sia comoda. L'ideale sarebbe un istituto raggiungibile a piedi. Sia per evitare di tenere i piccoli in macchina in mezzo allo smog, sia perché così i bambini faranno amicizia con compagni che abitano nel quartiere e quindi sarà più facile organizzare delle merende insieme. Inoltre tra famiglie che abitano vicino sarà più facile aiutarsi nella logistica del prendere e portare a scuola i figli e gli amichetti, magari facendo a turno.

5 Informatevi sul POF, piano offerta formativa, cioè i corsi extrascolastici che si tengono a scuola

Può essere molto comodo, soprattutto per chi lavora, scegliere una scuola che al pomeriggio ospita al suo interno attività sportive o altre discipline, come musica o inglese. Oltre alla comodità di non dover prendere e portare il piccolo dalla scuola alla palestra attraversando la città nell'ora di punta, c'è anche il vantaggio che i costi delle attività che si tengono a scuola sono generalmente inferiori rispetto a quelle organizzate da privati

6 Non abbiate pregiudizi se vi dicono che ci sono troppi "stranieri" per classe

"La paura di alcuni genitori che la presenza di bambini di origine straniera possa rallentare il programma didattico è un falso allarmismo" avverte Tiziana Cristofari.

Si tratta quasi sempre di bambini nati in Italia e che hanno già frequentato una scuola materna italiana e quindi conoscono bene la lingua. "Se ci sono rallentamenti è più probabile che sia per colpa dell'insegnante che magari per primo ha dei pregiudizi. Un bravo docente riesce a portare avanti tutta una classe senza problemi. Basti pensare che una volta le classi erano miste per età (cosa che tra l'altro prevede anche il metodo Montessori), e gli insegnanti riuscivano a portare avanti tutti. Questo perché un docente valido sa lavorare sulle potenzialità individuali".

7 Non ascoltate le chiacchiere da bar degli altri genitori

"Scegliere una scuola soltanto per sentito dire non sempre è una buona scelta. Infatti ogni genitore ha le proprie sensibilità ed esigenze; quindi meglio non farsi troppo influenzare dagli altri" suggerisce l'esperta. Quindi, chiedete pure informazioni alle mamme che sono già nella scuola, ma senza dar troppo retta alle chiacchiere su questo o quel docente.

Andate all'open day e parlate direttamente con gli insegnanti presenti oppure, ancor meglio, fissate un colloquio con il preside. E poi fidatevi del vostro istinto di genitore.

8 Non dimenticate di chiedere se ci sono servizi come prescuola o doposcuola

I servizi aggiuntivi non sono uguali in tutte le scuole. Quindi se avete esigenze di orari particolari dovete informarvi. Chiedete se c'è il servizio di prescuola con orario anticipato rispetto alle lezioni e di doposcuola con orario posticipato rispetto all'uscita. Alcuni istituti organizzano dei giochi per tenere i bambini fino alle 18. Inoltre nelle grandi città, molte scuole organizzano dei campus per ospitare i bambini quando ci sono le vacanze.

9. Ai docenti fate le domande giuste

Scegliere la scuola si può, ma la sezione quasi mai. Per questo è importante farsi almeno un'idea generale sui docenti e sulle attività didattiche che propongono in classe e poi valutare la scuola che in questo senso vi dà maggiori garanzie.

Quindi durante l'open day approfittatene di chiedere direttamente agli insegnanti com'è la situazione del corpo docente. Ecco alcune domande che potete fare: quanti bambini ci sono in media per classe; se ci sono insegnanti di sostegno per chi ha problemi di apprendimento; quanti docenti di ruolo ci sono e quanti sono vicini alla pensione; se si organizzano uscite didattiche a mostre e spettacoli.

Più in dettaglio, potrete rendervi conto se la scuola ha un approccio più o meno severo, più o meno competitivo facendo domande sul metodo di insegnamento e su alcuni temi precisi. Per esempio, come si regolano con i voti e con le verifiche; se si aspettano che i genitori seguano i bambini a casa oppure puntano all'autonomia da subito; che metodo applicano per insegnare l'italiano (globale o sillabico?), come si comportano con le prime letture e in genere, quando finiscono i programmi (es. se si vantano di finirli a marzo potrebbe non essere un bene ...)

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10 Che cosa guardare nella struttura

È l'ultimo punto, ma non va sottovalutato. Infatti i vostri piccoli passeranno gran parte della loro giornata tra le mura scolastiche. Quindi anche la struttura ha la sua importanza. Ecco cosa non dovrebbe mancare: un giardino o almeno un cortile dove i bambini possono giocare all'aperto; aule ampie e luminose; una palestra dove fare ginnastica; muri e soffitti in buono stato di mantenimento (nelle scuole pubbliche questo punto non è purtroppo così scontato); una mensa agibile; bagni puliti.

Guarda il video sull'inserimento del bambino alla scuola elementare

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Aggiornato il 09.11.2016

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