Home Bambino Sport

Perché andare in piscina con i bambini

di Nostrofiglio Redazione - 26.05.2022 - Scrivici

bambinopiscina.1500x1000
La piscina, soprattutto d’estate, diventa un luogo di apprendimento e di divertimento per i bambini, che socializzano tra di loro e godono prima di tutto dei vantaggi di stare all’aria aperta.

In questo articolo

In piscina con i bambini

Si sa che l'acqua è l'ambiente naturale dei neonati, che hanno "nuotato" per nove mesi nel ventre della mamma. E questo legame con l'acqua, se si mantiene nel tempo, ha sicuramente effetti positivi sui bambini, ecco perché è consigliabile imparare a familiarizzare con la piscina molto presto.
Marika Borinelli, insegnante di nuoto nelle scuole elementari e specializzata in psicomotricità infantile, spiega che i primi corsi di nuoto possono iniziare addirittura a tre anni. «La piscina, soprattutto d'estate, diventa un luogo di apprendimento e di divertimento per i bambini, che socializzano tra di loro e godono prima di tutto dei vantaggi di stare all'aria aperta».

I benefici della piscina

Marika Borinelli aggiunge che i benefici per la salute del bambino che frequenta la piscina sono numerosi e possono essere divisi in due grandi gruppi.

  1. Benefici per il corpo. Di carattere psico-motorio: l'attività in acqua migliora e rafforza le prestazioni di cuore e polmoni e stimola l'apparato deputato al senso d'equilibrio, che si trova nell'orecchio, grazie alla ridotta forza di gravità e al galleggiamento. Non solo, l'azione di nuotare e giocare in piscina rinforza la struttura corporea grazie alla stimolazione di muscoli che normalmente non si usano e in particolare dà benefici alla schiena perché abitua a mantenere una postura corretta.

  2. Benefici per l'anima. L'altro grande insieme di benefici è quello di carattere formativo. Infatti, in piscina il bambino impara ad adattarsi a un nuovo ambiente, quello acquatico, in cui deve gestire in maniera corretta le proprie emozioni e per fare ciò è stimolato ad ascoltare con più attenzione l'adulto, che lo guida e lo aiuta nell'affrontare l'acqua e gli spiega come muoversi per stare a galla. Inoltre il bambino esplora i suoi sensi e come si modificano a contatto del liquido: per esempio, attraverso il tatto sperimenta la sensazione dell'acqua sulla pelle, oppure può scoprire come si modifica la vista immergendo la testa.

    ..

Attenzione a...

Gli inconvenienti più frequenti sono generalmente legati alla possibilità di raffreddamento dei bambini o ai famigerati funghi, verruche e molluschi, infezioni che si possono prevenire con alcuni accorgimenti: calzare sempre le ciabattine, soprattutto negli ambienti comuni, per evitare il contagio di funghi e verruche. E, finita la lezione, ricordatevi di asciugare bene il bambino soprattutto nelle pieghe cutanee. D'inverno, invece, meglio aspettare 5 minuti in più per asciugargli bene i capelli e fargli indossare un berretto all'uscita, in modo da riparare il capo dall'umidità. 

Vincere il timore iniziale

I bambini, soprattutto all'inizio, a volte hanno paura dell'acqua. «Il fatto è» spiega Borinelli «che la reazione di un bambino all'acqua spesso è la diretta conseguenza di come quest'esperienza gli viene presentata. L'atteggiamento di un bambino nei confronti dell'acqua, e in seguito del nuoto, è determinato notevolmente dai suoi genitori e dal suo istruttore».

Mamma e papà non dovranno mai intimorire i propri figli con frasi tipo: "se non impari a nuotare puoi affogare", ma nemmeno mostrarsi troppo apprensivi quando lui è in acqua, trasmettendogli ansie e paure. In entrambi i casi il bambino vivrebbe l'esperienza in maniera negativa e difficile da gestire emotivamente. Meglio cercare di stimolare la curiosità del piccolo visitando insieme la piscina, guardando e ridendo degli altri bimbi che nuotano...

In questo modo avrà il tempo di maturare l'idea di provare il nuoto. Ogni bambino ha una storia particolare con l'acqua e avrà bisogno dei suoi tempi di ambientamento per amarla. L'importante è che il nuoto e la frequentazione della piscina diventino per lui un' occasione di divertimento.

Tutti i dubbi dei genitori

Come scegliere la piscina giusta?

  • Prima di iscrivere vostro figlio fate una visita e osservate bene l'ambiente: l'acqua e gli spogliatoi devono essere ben puliti.
  • Affollamento da evitare: tante persone in una vasca creano confusione.
  • Assicuratevi che l'acqua sia alla giusta temperatura: tra i 31 e i 33 °C.

Che cosa metto nella sacca?

  • Cuffia e ciabattine sono indispensabili; occhialini se deve imparare a nuotare; bagnoschiuma e shampoo per la doccia finale. Accappatoio.

Se è all'aperto?

  • Meglio un accappatoio con cappuccio: protegge le orecchie dall'aria.
  • Portatevi un costume di ricambio, da sostituire a quello bagnato, in modo che il bambino all'ombra sia comunque asciutto;
  • Non dimenticate la crema protettiva e un cappellino per quando è al sole.

Quando è in acqua

  • Se il bambino mostra segni di stanchezza interrompete l'attività prima che si affatichi troppo e si innervosisca.
  • Fate attenzione al colorito della pelle e delle labbra che possono indicare una situazione di sofferenza termica. Con l'eccessiva perdita di calore corporeo le labbra tendono al violaceo: vuol dire che è ora di uscire dall'acqua!
  • Se il bambino è raffreddato è preferibile saltare la piscina.

Copyright: Focus Pico

Aggiornato il 01.06.2018

TI POTREBBE INTERESSARE

ultimi articoli