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Quando portare il bambino dall'oculista?

di Maria Angela Masino - 13.12.2022 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Quando portare il bambino dall'oculista: quando fare la prima visita dall'oculista, come si svolge e quando fare i controlli. Come capire se c'è un problema alla vista

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Quando portare il bambino dall'oculista

Più del 10% dei bambini presenta arrossamenti agli occhi, affaticamento a leggere e a scrivere, mal di testa dopo aver visto la tv, scritto al computer o durante una lettura prolungata. Disturbi che, spesso, dipendono da difetti di visione non ben identificati nella prima infanzia. Eppure un'adeguata prevenzione è il più delle volte risolutiva. Ma quando portare il bambino dall'oculista e come si fa a capire se un bambino ha problemi di vista?

Ecco gli appuntamenti da non perdere a partire dalla nascita con la consulenza di Roberto Magni, oculista.

Visita oculistica neonato 1 mese

Nei primi giorni dopo la nascita tutti i bambini devono essere visitati dal neonatologo per escludere la presenza di malattie congenite, come lo strabismo o la cataratta caratterizzata, a volte, da un'opacità parziale e non sempre ben evidente, del tessuto trasparente che ricopre esternamente l'occhio, la cornea.

Come si fa a capire se un bambino ha problemi di vista? Dopo questo test è importante che i genitori osservino i comportamenti dei piccoli controllando, per esempio, se con lo sguardo sono in grado di seguire oggetti colorati o luci, senza presentare segni di fastidio o lacrimazione.

Visita oculistica bambini 1 anno

Anche in assenza di problemi, tutti i bimbi dovrebbero comunque effettuare una visita oculistica al compimento del primo anno. A questa età sviluppano infatti la capacità di vedere con entrambi gli occhi. Ed è importante che lo specialista verifichi la coordinazione visiva.

Come si svolge la vista oculistica? Con un particolare strumento, chiamato oftalmoscopio, si osserva l'integrità e il buon funzionamento della retina, del nervo ottico, della cornea e dei muscoli oculari.

Visita oculistica a 3 anni

E' questa l'età giusta per il terzo controllo con cui si stabilisce se il bambino ha un difetto visivo, nonostante non sappia ancora leggere e scrivere.

Come funziona la visita pouclistica a questa età? Si utilizzano l'oftalmoscopio, le letterine "E" di Albini o gli ottotipi, vale a dire una serie di riquadri raffiguranti fiori, case, animaletti per formulare diagnosi di miopia, ipermetropia, strabismo e ambliopia, meglio nota come "occhio pigro".

Si tratta di un deficit visivo provocato da un difetto nel collegamento nervoso retina-cervello. E la conseguenza è che il bambino progressivamente disimpara a usare l'occhio che, così, diventa pigro. La precoce identificazione del disturbo permette di cominciare subito la terapia per ristabilire una visione perfetta.

Visita oculistica prima dell'inizio della scuola

Prima di iniziare le elementari è fondamentale verificare l'effettiva acutezza visiva con un ulteriore visita. Successivamente, il bambino va comunque sottoposto a test periodici ogni due-tre anni.

Ricordiamolo: la diagnosi precoce di un problema oculistico rende più efficaci eventuali terapie soprattutto durante l'infanzia quando il sistema visivo è "plastico" cioè capace di reagire correttamente alle cure.

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Revisionato da Francesca Capriati

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