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Unboxing: cos'è e quali sono i rischi

di Alice Dutto - 17.11.2020 - Scrivici

unboxing
Fonte: shutterstock
Fenomeno unboxing: vanno sempre più di moda i video in cui gli YouTuber scartano e recensiscono dei prodotti. Dai giocattoli ai videogame passando per rossetti e smalti. Spesso, però, si tratta di forme occulte di pubblicità. Ecco come proteggere i propri figli

In questo articolo

Avete lasciato la libertà a vostro figlio di scegliere che cosa guardare su YouTube e nei correlati ora vi ritrovate solo strani video in cui adulti o bambini (di cui spesso vengono solo inquadrate le mani) scartano un giocattolo o un prodotto descrivendo ciò che stanno facendo? Nulla di più normale.

È il fenomeno dell'"unboxing", che tanto piace ad adulti e bambini. Questi video sono talmente popolari che da essere diventati una vera tendenza: basta pensare al canale americano "Unboxing therapy" a cui sono iscritte quasi 18 milioni di persone.

Ma perché hanno così successo? Lo abbiamo chiesto a Giuseppe Liuzzo, coordinatore corso di Graphic Design dello Ied Milano e YouTuber sul canale BOB Liuzzo. «Sono video che soddisfano la nostra curiosità di "vedere cosa c'è dentro" - dice l'esperto -. Anche perché YouTube vive di mimesi: ci si identifica con la persona che vediamo nello schermo e quindi, in quel momento, è come se fossimo noi stessi a spacchettare un oggetto».

Unboxing, quali sono i rischi

Quali sono i rischi dell'unboxing? L'unboxing in sé non presenta particolari rischi. Ma comunque non bisogna abbassare la guardia. Ecco gli elementi da tenere in considerazione quando si guarda un video di questo tipo.

  1. Youtube non è una babysitter
  2. Attenzione ai contenuti dei video
  3. Attenzione agli spot

1. In generale, non bisogna considerare YouTube come un baby sitter

C'è da ricordare che l'uso di YouTube dev'essere comunque supervisionato dagli adulti e che i pediatri americani sconsigliano tablet e smartphone prima dei 18 mesi. Se proprio li volete avvicinare a questi dispositivi, almeno fino ai due anni dovete accompagnare i vostri figli nell'utilizzo, senza superare i 60 minuti al giorno. Anche quando sono più grandi non devono essere lasciati da soli con questi dispositivi: insomma, smartphone, pc e tablet non devono essere usati come dei baby-sitter.

2. Occhio ai contenuti dei video

Un altro elemento che i genitori devono considerare è il contenuto di questi video che «spesso hanno un linguaggio volgare e spinto, soprattutto quando si parla di videogame».

3. Attenzione ai messaggi promozionali.

Un altro problema potrebbe essere l'incapacità da parte dei bambini di filtrare in modo critico le informazioni date dagli YouTuber. «Spesso chi fa i video, se ha un po' di fan, viene contattato dalle aziende: nel caso di bambini e ragazzi, si parla di produttori di giocattoli, videogiochi, ma anche di cosmetici. Quando i ragazzi vedono lo "spacchettamento" di uno di questi prodotti da parte di uno YouTuber, non pensano che possa aver ricevuto gratis quel prodotto, o che addirittura sia stato pagato per recensirlo. Quindi prendono per vere tutte le cose che dice, senza pensare che invece si tratta di una forma di pubblicità, che per il momento non è ancora regolata dalla legge».

Del resto, anche le star di YouTube sono giovani, «e non sono preparate sulle logiche commerciali; quindi spesso non si rendono conto di essere un po' al limite. La passione che si vede nei loro video può anche essere genuina ed esprimere semplicemente la gioia di aver ricevuto un prodotto gratis».

In più, «alcuni YouTuber, guadagnano sulla base di quanti prodotto riescono a vendere attraverso i link che inseriscono alla fine dei loro video. Link che in qualche caso rimandano a canali di vendita non ufficiali, con cui però loro hanno stretto degli accordi».

E se gli adulti hanno un giudizio critico più sviluppato, «i ragazzi, sentendosi dire dal loro idolo di comprare un determinato prodotto, potrebbero essere spinti a farlo. All'inizio, il problema sarà solo del genitore che dovrà contenere le richieste dei piccoli; ma, in futuro, problemi più gravi potrebbero sorgere se avesse a disposizione una carta con cui effettuare pagamenti online».

Consigli per i genitori

Come fare a proteggere i bambini da questi fenomeni?

«Educateli all'acquisto consapevole: se vostro figlio arriva a vi chiedere di acquistare un prodotto che ha visto su YouTube, chiedetegli di cercare altre informazioni su quel prodotto.

Fategli vedere come cercare altre recensioni, confrontare i prezzi, insegnandogli a non fidarsi di un titolo o dell'atteggiamento di qualcuno, ma di verificare sempre chi produce quell'oggetto e leggere (o guardare) più recensioni».

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