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Vaccino HPV: 13 risposte alle domande più comuni

di Valentina Murelli - 07.09.2018 - Scrivici

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Fonte: nipiphon na chiangmai / Alamy / IPA
Chi deve fare quesa vaccinazione e perché? Quali sono i vaccini disponibili, quali effetti collaterali possono dare e quanto sono sicuri? Queste e altre informazioni sulla più famosa e discussa vaccinazione “anti-cancro”

In questo articolo

La vaccinazione è l'unico metodo veramente efficace per prevenire l'infezione da papilloma virus umano (HPV), infezione che può provocare tumore del collo dell'utero e altre forme più rare di cancro.

Ora: come spiega il documento ufficiale Le 100 domande sull'HPV, in genere l'infezione da HPV – che si trasmette con i rapporti sessuali ed è molto comune, soprattutto tra i giovani – non causa alcuna alterazione e si risolve da sola nel giro di poco tempo. In una minoranza dei casi provoca lesioni (cioè alterazioni cellulari) a livello del collo dell'utero, ma la grande maggioranza di queste lesioni guarisce spontaneamente. Solo alcune, se non curate, progrediscono lentamente verso forme tumorali. L'HPV è inoltre coinvolto nell'insorgenza di altre forme di cancro, particolarmente rare, come il cancro alla bocca, all'ano e, nel maschio, al pene.

Vediamo allora come funziona esattamente la vaccinazione anti-HPV, chi la deve fare e quando, e quali sono i vaccini disponibili. Lo facciamo anche con l'aiuto* delle 100 domande sull'HPV, documento formulato dal Gruppo italiano per lo screening del cervicocarcinoma (Gisci) e aggiornato nel maggio 2018.

1. A che cosa serve il vaccino contro il virus HPV?


A interrompere sul nascere la catena di eventi che porta dall'infezione al cancro.

2. Chi deve fare il vaccino?


Secondo il calendario vaccinale nazionale 2017-2019, la vaccinazione è raccomandata e gratuita per tutte le ragazzine e tutti i ragazzini che abbiano compiuto 11 anni. Il vaccino è inoltre molto efficace anche per le ragazze fino a 25/26 anni che non abbiano avuto rapporti sessuali.

L'efficacia del vaccino è massima in chi non ha ancora avuto l’infezione, e quindi nelle donne che non hanno ancora avuto rapporti sessuali.

Per ragazze e donne che abbiano già avuto rapporti sessuali e comunque fino a 40-45 anni, il beneficio potrebbe essere solo parziale: probabilmente sono già venute in contatto con uno o più tipi di HPV, e in questo caso il vaccino non servirebbe. Allo stesso tempo, però, questo potrebbe proteggerle da infezioni contro tipi con i quali non sono ancora venute in contatto, contenuti nel vaccino stesso. Secondo il Gisci, in queste condizioni l’opportunità di fare o meno il vaccino va discussa con il proprio medico.

3. Devono vaccinarsi anche i maschi?


Il nuovo Piano nazionale vaccini 2017-2019 ha incluso la vaccinazione dei ragazzi di 11 anni compiuti fra gli interventi raccomandati. Questo sia per proteggere i ragazzi dalle conseguenze, temibili per quanto molto rare nel maschio, dell’infezione da HPV (cancro del pene, dell’ano e dell’orofaringe), sia per ridurre la circolazione del virus. In questo modo, infatti, si riducono le infezioni anche nelle donne non vaccinate, che continuano ad avere il maggior carico di malattia.

Il Gisci, inoltre, raccomanda la vaccinazione nei maschi omosessuali sessualmente attivi: una popolazione nei quali i tumori dovuti ad HPV sono più frequenti che nel resto della popolazione maschile generale.

4. Di che vaccini si tratta?


Al momento sono disponibili 3 vaccini contro l'HPV:

  • Gardasil rivolto contro quattro tipi di virus HPV (vaccino quadrivalente): due di questi virus sono tra i responsabili del tumore del collo dell’utero (16 e 18); gli altri due (6 e 11) sono responsabili delle verruche (condilomi) genitali. Da soli, i tipi 16 e 18 sono responsabili di oltre il 70% dei casi di tumori del collo dell’utero;
  • Cervarix, efficace contro i due tipi di HPV (16 e 18) che sono tra i responsabili del tumore del collo dell’utero (vaccino bivalente);
  • Gardasil 9 (più recente), vaccino 9-valente che oltre ai tipi 16, 18, 6 e 11, protegge anche dall’infezione dei tipi ad alto rischio 31, 33, 45, 52, 58. Si stima che, da soli, questi sette tipi ad alto rischio rendano conto di quasi il 90% dei tumori del collo dell'utero.

5. I vaccini disponibili sono efficaci?


Gli studi hanno mostrato che i vari vaccini disponibili sono molto efficaci (quasi al 100%) nei confronti dei tipi di papilloma virus contro i quali sono diretti. I risultati di alcuni studi, inoltre, suggeriscono che questi vaccini possano fornire un certo grado di protezione anche verso l'infezione provocata da alcuni tipi di HPV non contenuti nei vaccini.

6. Quanto dura l’efficacia del vaccino?


Per ora sappiamo che la protezione data dal vaccino dura almeno 9 anni, ovvero per tutto il periodo di osservazione fatto finora per i primi vaccini diffusi in Italia e rivolti verso i tipi 16 e 18. Per il vaccino 9-valente il periodo di osservazione è stato più breve (5-6 anni).

7. Come si fa il vaccino?


La tempistica delle vaccinazioni – gli esperti parlano di “schedula” - varia in funzione del tipo di vaccino e dell'età. In genere si tratta di due dosi fino a 13/14 anni, e di tre dosi a distanza di pochi mesi l'una dall'altra dopo i 14/15 anni.

In genere l'iniezione viene effettuata nella parte alta del braccio.

8. Dopo le prime tre dosi del vaccino bisogna fare dei richiami?


Per ora sappiamo che la protezione data dal vaccino dura almeno 8-9 anni. Nei prossimi anni sapremo se, ed eventualmente quando, occorrerà fare dei richiami.

9. Che reazioni si possono avere dopo aver fatto il vaccino?


Il vaccino contro l'HPV provoca abbastanza spesso alcuni sintomi come febbre, dolore, gonfiore e arrossamento nella zona dove è stata fatta l’iniezione, oppure mal di testa o dolori muscolari. Questi sintomi vanno via da soli in pochi giorni.

10. Questi vaccini sono sicuri?


Tanto per cominciare, c'è da sottolineare che questi vaccini sono prodotti a partire dal solo involucro vuoto del virus. Non contengono cioè materiale genetico, indispensabile per permettere al virus di riprodursi e causare una infezione. In questo modo non c’è nessuna possibilità che il vaccino provochi l’infezione.

Per quanto riguarda eventuali effetti avversi, si ricorda che a partire dal 2006 i vaccini contro l’HPV sono stati autorizzati in più di 110 nazioni e sono state distribuite più di 270 milioni di dosi. Gli studi condotti dopo l’introduzione del vaccino hanno confermato un elevato livello di sicurezza del vaccino, cioè è stato dimostrato che gli eventi gravi raramente osservati non si verificano con una frequenza maggiore tra i vaccinati rispetto ai non vaccinati.

Anche una recentissima revisione della Cochrane Collaboration ha sottolineato che questi vaccini non aumentano il rischio di effetti indesiderati gravi, e neanche il rischio di aborto se per caso vengono effettuati in gravidanza. A questo proposito, però, sono ancora scarsi i dati sull’effetto di questa vaccinazione eventualmente effettuata in gravidanza sul rischio di malformazioni fetali.

Effetti smentiti


Tra gli effetti indesiderati attribuiti alla vaccinazione HPV ci sarebbe una sindrome autoimmune/antinfiammatoria chiamata ASIA e descritta da un ricercatore israeliano, Yehuda Shoenfeld. Va detto però che si tratta di una sindrome estremamente generica, che potrebbe dipendere da moltissime condizioni se davvero se ne confermasse l'esistenza, al momento ancora dubbia (solo Shoenfeld e i suoi colleghi l'hanno osservata).

Gli studi condotti sui grandi numeri, inoltre, hanno definitivamente smentito l'ipotesi che la vaccinazione possa causare effetti come dolori permanenti agli arti o alterazioni del ritmo cardiaco quando si assume la posizione eretta (sindrome POTS).

11. Il vaccino è obbligatorio? E’ gratuito?


Il vaccino non è obbligatorio, ma è raccomandato e gratuito per le ragazzine e i ragazzini che sono nel 12° anno di vita (cioè che hanno compiuto 11 anni). In alcune Regioni il vaccino è gratuito anche per altre fasce di età al di sotto dei 25 anni. Le donne che desiderano fare il vaccino fuori da queste fasce d’età dovranno pagarlo.

12. Bisogna andare dal medico per farsi ordinare il vaccino?


Per le ragazzine e i ragazzini che hanno compiuto 11 anni non è necessario, perché ricevono l’invito a fare il vaccino direttamente dalla propria ASL.

Per le altre fasce d’età per comprare il vaccino occorrerà la richiesta del medico. Alcune indicazioni, però, possono cambiare da Regione a Regione, quindi per avere informazioni precise è meglio telefonare ai centri vaccinali della propria ASL.

13. Dopo il vaccino bisogna fare ancora lo screening?


Assolutamente sì: anche le donne vaccinate dovranno continuare a fare lo screening, con il Pap test ogni tre anni a partire dai 25 anni di età e un test HPV ogni 5 anni dai 30-35 anni.

*Alcune risposte sono state parzialmente editate

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