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Come capire se il bambino è portato per il teatro e la recitazione

di Niccolò De Rosa - 30.05.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
È nata una nuova star di Hollywood? Ecco come riconoscere i segnali per  capire se il bambino ha talento per la recitazione

In questo articolo

Con l'avvento dei social, dei balletti virali e dei video in diretta, ogni luogo può diventare un palcoscenico per gli animi più istrionici. Se infatti l'esposizione social comporta alcune controindicazioni, non si può negare che i tempi moderni offrano parecchio spazio alla creatività e lo sviluppo delle doti artistiche.

Ma come accorgersi se un bambino o una bambina nasconde il talento della recitazione? E quali sono le strade migliori per coltivare in modo sano tale inclinazione?

Come capire se un bambino è portato per la recitazione?

La prima cosa di cui tenere conto è che non tutti manifestano e sviluppano le proprie abilità allo stesso modo e, soprattutto non è detto che un bambino voglia dedicarsi con passione solamente a qualcosa cui sembra naturalmente portato.

Se dunque bimbi e bimbe vogliono recitare anche senza mostrare particolare talento - o al contrario vogliono fare altro trascurando una strada per cui invece sembrano possedere le giuste qualità - è giusto seguire i loro desideri, senza bisogno d'imporre alcun veto. Magari non diventeranno i nuovi DiCaprio o Jolie, ma sicuramente si divertiranno e impareranno molto su sé stessi e sullo stare insieme agli altri.

Detto questo, in un bambino esistono certamente degli aspetti comportamentali che potrebbero indicare una certa propensione per la recitazione:

  • Ama immedesimarsi in storie e situazioni, immaginando dialoghi e interpretando le emozioni dei personaggi che si sta immaginando.
  • Si diverte a fare imitazioni.
  • È molto espressivo/a, sia con il volto, sia con la propria gestualità.
  • Ha la battuta pronta e adora confrontarsi con il prossimo.
  • Non disdegna lo stare al centro dell'attenzione. Ciò però non significa che i bimbi più timidi non possano celare un'anima da attore/attrice. Anzi, spesso cono proprio i più introversi che attraverso la recitazione "aprono il tappo" della loro emotività e riescono a dare sfogo a tutto il loro talento.

Se un bambino o una bambina mostra una spiccata attitudine per la recitazione, iscriverlo/a ad un corso di teatro è il modo migliore per coltivare il seme del talento.

Come già accennato però, avvicinare i piccoli al teatro è sempre una buona idea, poiché la recitazione - anche quella più amatoriale - comporta degli indubbi vantaggi per i bimbi. Eccone alcuni

Confronto con il prossimo

Fare le prove e imparare a stare sul palco insieme ad altri "colleghi" di scena sono elementi fondamentali per la buona riuscita di una recita, ma che si trasformano automaticamente anche in un utilissimo bagaglio d'esperienza per gli anni a venire. Non solo, per bambino può rappresentare la prima grande occasione di entrare in contatto con situazioni e personalità diverse da quelle presenti in famiglia o nel contesto scolastico, il che aiuta sicuramente ad ampliare gli orizzonti del piccolo e a socializzare con tanti altri compagni.

Gestione delle emozioni

Recitare non significa solo imitare emozioni per adattarle alla scena che si sta interpretando, ma anche metterci sempre qualcosa di sé stessi, spingendo dunque l'attore o l'attrice in erba a fare i conti con le sensazioni che si trova a provare. Andare sul palco di fronte ad una platea poi, è un magnifico esercizio per imparare a tenere sotto controllo paura, ansia e timidezza.

Sviluppo del linguaggio

Recitare e imparare a memoria le battute arricchisce il lessico e le abilità comunicative. Anche rimanendo in contesti amatoriali - dove non sono necessari corsi di dizione - il teatro stimola i bambini alla lettura e a prendere confidenza con la parola scritta e parlata.

Formazione di un gusto estetico

I bambini a teatro diventano parte attiva dell'allestimento e della realizzazione delle scene, si abituano ad avere a che fare con le scenografie e sono stimolati a trovare soluzioni creative alle situazioni che possono verificarsi sul palco. Anche queste sono soft skills da non sottovalutare...

Bambini e recitazione: cosa NON fare assolutamente

Se iscrivere i figli a dei corsi di teatro - o anche dei casting - è un'ottima scelta per coltivare il loro talento (o almeno far provare loro un'esperienza di vita), esistono però anche delle scelte da non fare assolutamente per tutelare la serenità dei piccoli.

Talvolta infatti, spinti da ambizioni personali o dal semplice desiderio di vedere i propri figli realizzati, in presenza di un potenziale talento i genitori si trasformano in figure ingombranti e oppressive che vanno a stravolgere quanto di buono ci può essere nell'avvicinare un giovane ad una forma d'arte e divertimento. 

Pertanto meglio non prendere mai decisioni al posto dei diretti interessati (si può dare il proprio consiglio, ma senza costringere i bambini a fare qualcosa che non vorrebbero), non affidarsi ad agenzie o presunti manager senza prima essersi accertati delle loro qualifiche, non trasmettere un'eccesiva competetività ai piccoli e, soprattutto non obbligarlo a partecipare casting o selezioni di ogni tipo per farlo emergere.

Recitare deve essere prima di tutto un bellissimo gioco e spetta al bambino essere protagonista della sua infanzia.

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