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6 piccoli segreti per crescere bambini intelligenti

di Federica Baroni - 04.02.2015 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Parlate al piccolo il più possibile, insegnategli a riconoscere le emozioni, allestite una cameretta che favorisca la creatività. Ecco alcuni suggerimenti per sviluppare l'intelligenza nei bambini, secondo il sito americano babycenter.com

In questo articolo

Per stimolare l'intelligenza del vostro piccolo bastano sei piccoli trucchi. Ecco quali sono secondo il sito americano babycenter.com. Leggi anche: 11 dritte per allenare l’intelligenza dei bambini

1 Per sviluppare le sue competenze linguistiche, parlategli il più possibile

La maggior parte dei bambini tra i 18 mesi e i 2 anni impara una parola nuova a settimana. Secondo la giornalista americana Tracy Cutchlow, curatrice del libro "Brain Rules for Baby", più una mamma parla, più il piccolo impara.


La Cutchlow raccomanda alle mamme quando sono con i bambini di raccontare tutto quello che fanno, in questo modo si espone il bambino a una continua varietà di parole.
Un altro consiglio è quello di leggergli dei libri, e mentre lo si fa, è bene cercare di fare voci diverse per ogni personaggio.


Quello che invece non aiuta lo sviluppo del linguaggio è la televisione. I dialoghi nei cartoni animati sono troppo veloci per essere decifrati da un bambino, inoltre è una comunicazione non interattiva. E i bambini per apprendere hanno bisogno di interagire con le persone, solo così apprendono in modo efficace.


"Mantenendo un flusso costante di conversazione, utilizzando un vocabolario il più variato possibile, si danno le basi al bambino non solo per imparare a parlare, ma anche a leggere, e a scrivere" dice la Cutchlow. Leggi anche: Linguaggio bambini, come arricchire il vocabolario

2 Insegnategli a riconoscere le emozioni

L'intelligenza emotiva, cioè il saper riconoscere le proprie emozioni senza esserne travolti è una facoltà fondamentale per lo sviluppo del bambino.

"Sviluppare l'intelligenza emotiva è importante per lo sviluppo cognitivo e sociale" dice Ross Flom, professore associato di psicologia e neuroscienze presso la Brigham Young University di Provo, Utah.


Compito dei genitori è aiutare il piccolo a inquadrare le situazioni e a riconoscere le emozioni che suscitano. Ad esempio, se un bambino viene urtato per sbaglio da un altro e cade, bisogna subito spiegargli che è stato un incidente e che non si deve arrabbiare, anche se è dispiaciuto per quello che è successo. non è colpa di nessuno.


Oppure se il piccolo condivide qualcosa con qualcuno, bisogna spiegargli la positività del suo gesto, dicendogli ad esempio: "Bravo che hai condiviso il tuo gioco, guarda come hai fatto felice l'altro bambino".


"Aiutando il vostro bambino a collegare il sentimento con l'azione, si sta costruendo l'intelligenza emotiva, una risorsa importante per tutta la vita" conclude Flom.

3 Giocate ai contrari: diventerà bravo in matematica

Tracy Cutchlow suggerisce due giochi da fare con il vostro bambino per insegnargli a controllare gli impulsi. Uno è il gioco dei contrari: prendete una serie di immagini semplici e mostratele al bambino e chiedetegli di dire il soggetto opposto. Ad esempio: se fate vedere il sole, il piccolo deve dire notte o luna.

Un altro gioco è con il ritmo. Voi battete su un tamburo (o qualcosa di simile) una volta e lui deve battere due volte.

In entrambi i giochi bisogna fare in modo che il vostro bambino si fermi un attimo a pensare prima di agire e vada oltre la risposta che darebbe immediatamente (cioè vedendo il sole probabilmente gli verrebbe da dire sole e invece deve rispondere notte).


Il saper controllare gli impulsi è un'abilità collegata alle competenze matematiche, ed è la chiave per sviluppare le funzioni esecutive del cervello, le abilità che permettono di pianificare, fissare obiettivi, di stare concentrati. Le funzioni esecutive sono un indice di previsione dei successi scolastici. Leggi anche: I bambini imparano la matematica giocando

4 Per sviluppare la sua creatività, allestite una cameretta che favorisca l'immaginazione

Per favorire la creatività naturale del bambino, bisogna creare un ambiente che favorisca l'immaginazione, spiega John Medina autore di "Brain Rules for Baby". Questo non significa riempire la cameretta con gli ultimi modelli di giocattoli. Una scatola vuota e una scatola di pastelli possono essere i migliori giocattoli sulla terra.

Una buona idea è allestire la stanza con degli spazi dedicati a diverse opzioni creative. Ad esempio ci può essere uno spazio per la musica, uno spazio per il disegno e la pittura, un altro per i giochi di costruzione, un altro ancora per i costumi.

Leggi anche: 15 consigli per potenziare la creatività dei bimbi

5 Elogiate gli sforzi e non il bambino

Le ricerche dimostrano che i bambini vanno meglio a scuola quando a casa i genitori lodano i loro sforzi e non le loro capacità. Quindi anziché dire: "Sei stato molto bravo a fare bene il compito", bisogna dire: "Si vede che hai lavorato sodo!". L'attenzione si concentra su ciò che il bambino ha fatto piuttosto che il risultato, e questo aiuta i bambini ad associare il duro lavoro al successo.


La Cutchlow spiega che in questo modo i bambini crescono con una "mentalità di miglioramento" cioè che se si vuole si può fare, al posto di una "mentalità statica" cioè che le abilità sono innate e non si possono migliorare.


"Inoltre i bambini con una 'mentalità di miglioramento' tendono ad avere un atteggiamento positivo verso i fallimenti. Non rimuginano sui loro errori. Semplicemente li considerano come dei problemi da risolvere per poi continuare a lavorare".

Leggi anche: Loda gli sforzi di tuo figlio, così ne migliori l'apprendimento

6 Indicategli le cose nuove puntando il dito e apprenderanno di più

"A circa nove mesi, i bambini cominciano a seguire il vostro dito per capire cosa si sta puntando" dice Flom. Una ricerca mostra che i bambini imparano la lingua più velocemente se si punta a un oggetto, ad esempio un camion, mentre si dice la parola.


Per esempio si può portare il piccolo al bioparco e indicare gli animali mentre li si descrive. Questo esercizio promuove lo sviluppo non solo linguistico, ma anche sociale e cognitivo, perché porta l'attenzione verso qualcos'altro, al di fuori dei genitori e del bambino. In questo modo la comunicazione inizia a diventare più elaborata.

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Aggiornato il 06.04.2018

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