«Si può iniziare a parlare di colori con i bambini fin dal loro primo anno di vita, ma il concetto viene totalmente assimilato verso i due anni e mezzo» spiega Pamela Fragale, pedagogista esperta di prima infanzia, dello studio Consulenza Genitori.
Come insegnare i colori ai bimbi piccoli
«All'inizio, si può procedere con un approccio molto semplice. Sfogliate un libro e indicate le figure descrivendo ad alta voce il loro colore: ad esempio,
- "ecco il tetto rosso",
- "il sole è giallo".
Il bimbo non imparerà le tonalità, ma comincerà a inserire le parole nel suo vocabolario interno, associando un suono a un'immagine».
Giochi per insegnare i colori
Bimbi di due anni
Verso i due anni, il lavoro cambia. «Diventa possibile fare dei giochi educativi, sia a casa che al nido. Prendete delle ceste di diversi colori e dite ai bambini di mettere nella cesta rossa tutti gli oggetti rossi, in quella blu, tutti quelli di quel colore, e così via».
Bimbi alla materna
All'asilo il gioco si può proporre anche a periodi, «Si può fare il mese del colore rosso, quello del giallo, e poi concluderlo con una bella festa in cui tutti i bimbi sono vestiti in tinta». Un'altra attività utile è quella di «usare dei mattoncini colorati, chiedendo ai piccoli di fare torri tutte di una stessa colorazione».
«L'importante è che il rapporto con i colori sia oggettuale e non concettuale. E che il loro apprendimento avvenga tramite attività in movimento: più creiamo movimento, infatti, più i piccoli impareranno».
TEST: Dimmi che colore ti piace e ti dirò chi sei
Ecco perché, i giochi a tema su smartphone e altri device tecnologici (che comunque sono da usare con molta cautela a quest'età) non possono considerarsi delle alternative valide.
Un'altra buona idea è imparare filastrocche sui colori per bambini di tutte le età.
Se sbagliano e daltonismo
Nel caso di errori, «rimandiamo il colore esatto. Se dicono "è giallo", noi rispondiamo con calma dicendo il colore corretto. Non bisogna però allarmarsi, perché è molto presto per parlare di daltonismo. Questo fenomeno, infatti, si può verificare con più sicurezza verso i tre-quattro anni di vita».