Tatuaggi all'henné, sono sicuri per bambini e adolescenti?
I tatuaggi sono ormai una moda che ha conquistato tutti: raro trovare qualcuno che ancora non si è fatto disegnare qualcosa sulla pelle. I bambini, quindi, guardano con curiosità al fenomeno tatuaggi e ne chiedono a loro volta. Ma se la legge vieta di farli prima di una certa età, le alternative, cioè i tatuaggi all'henné, sono sicuri per bambini e adolescenti?
Cosa sono i tatuaggi all’henné
Se siete amanti dei tatuaggi sapete che per praticarli si deve perforare la pelle con un ago intinto nell'inchiostro. Si tratta di una procedura che, se effettuata in centri specializzati e con personale preparato, è del tutto sicura, ma permanente (a parte la possibilità di eliminarli parzialmente col laser). I tatuaggi all'henné sono invece una versione temporanea, che quindi sparisce col tempo e coi lavaggi, proprio come la tintura all'henné sui capelli. L'henné è infatti un colorante naturale (Lawsonia Inermi) che si lega ai capelli ma non macchia. Perché resti sulla pelle, quindi, va aggiunto ad altre sostanze che lo "stabilizzano". Una delle sostanze più utilizzate è la para-fenilendiammina, che può scatenare diverse reazioni. Per questo non sempre i tatuaggi all'henné sono sicuri per bambini e adolescenti.
I rischi dei tatuaggi all’henné
Siete in vacanza, magari in spiaggia, e arriva un venditore ambulante che vi propone un tatuaggio all'henné. Anche vostro figlio ne vorrebbe uno, ma vi ponete il dubbio: è rischioso per la pelle dei bambini?
Bisogna fare una prima precisazione: la stessa polvere di henné non è sempre pura, cioè ottenuta dalla macerazione delle foglie di Lawsonia. Per questo già di per sé può rappresentare un potenziale rischio - come tutte le sostanze di origine naturale. Reazioni, allergie, dermatite possono presentarsi anche sulla cute e sul cuoio capelluto.
Se l'henné non è puro, è "tagliato" con altre sostanze, che potrebbero quindi potenziare il rischio reazioni.
Infine, come dicevano, per realizzare dei tatuaggi all'henné non si usa soltanto la polvere (pura o addizionata che sia), ma anche una sostanza che le permette di fissarsi sulla pelle. Questo mix è potenzialmente rischioso per la pelle e potrebbe causare dermatiti, allergie, eritemi, bruciore e prurito.
Fare oppure no i tatuaggi ai bambini e agli adolescenti
Se quindi vostro figlio vi chiede un tatuaggio in vacanza o in spiaggia, cosa dovete fare? Un recente studio ha dimostrato che la para-fenilendiammina può scatenare reazioni cutanee: dermatite irritatativa lieve, gonfiore, rossore e prurito. Le reazioni allergiche possono essere anche importanti, per questo i ricercatori sconsigliano definitivamente di praticare tatuaggi all'henné su bambini e adolescenti.
In particolare, bisognerebbe stare alla larga da quelli in spiaggia, perché la combinazione tra le sostanze contenute nel tatuaggio e sole, salsedine e sabbia potrebbe creare ancora più problemi, ma in linea generale sarebbe meglio evitarli in ogni caso.
Considerato che ogni persona reagisce diversamente, non è consigliato nemmeno fare un test su un adulto prima, perché potrebbe non essere significativo. Allo stesso modo, se vostro figlio ha già fatto un tatuaggio di questo tipo in passato, si sconsiglia di ripeterlo perché diverse condizioni potrebbero scatenare diverse reazioni.
I tatuaggi sono sicuramente un modo creativo di esprimere la propria personalità, ma è bene rimandarli a quando si avrà l'età per realizzarne di sicuri. Nell'attesa, esistono sempre quelli trasferibili!