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Il diritto di gioco dei bambini negli spazi condominiali: no ai divieti

di Gabriella Lanza - 02.04.2018 - Scrivici

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Fonte: pixabay
Nessun vicino di casa può vietare ai nostri figli di fare una partita di calcio nel cortile o negli spazi in comune: ricordiamoci però che devono sempre rispettare il regolamento condominiale e giocare nelle fasce orarie stabilite.  

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Il bambino organizza tutti i pomeriggi una partita di calcio nel cortile del condomino e disturba i vicini di casa? Non c'è affatto da preoccuparsi: il nostro ordinamento difende il diritto al gioco di tutti i minori.

Il diritto al gioco

«Pochi lo sanno ma la Convenzione internazionale di New York sui diritti del fanciullo del 1999 riconosce il diritto al gioco», spiega l’avvocato Giancarlo Sciortino, presidente nazionale del centro studi giuridico dell’Assiac (Associazione italiana amministratori e condomini).

«L’Italia ha ratificato la Convenzione con la legge 176 nel 1991. L’articolo 31 riconosce al minore il diritto al riposo, al tempo libero e a dedicarsi al gioco e alle attività ricreative proprie della sua età. Il diritto al gioco è inteso come diritto alla piena manifestazione del carattere del bambino».

Il regolamento condominiale

«Nella maggioranza dei casi i condomini sono dotati del cortile, ma non hanno un’area specifica per l’attività ludica. La Cassazione ha stabilito che qualsiasi clausola del regolamento condominiale che vieta il gioco dei minori è nulla. Le parti in comune, infatti, possono essere utilizzate da tutti i condomini, anche dai bambini, secondo l’articolo 1102 del codice civile. L’unico limite è quello di non impedirne l’uso ad altri o di non mutarne la destinazione».

Nessun vicino di casa, dunque, può vietare ai bambini di giocare. «Il divieto è sempre illecito ma i condomini possono regolamentare l’attività ludica con delle clausole specifiche: ad esempio si può stabilire che dalle 14 alle 16 del pomeriggio non sia possibile giocare negli spazi in comune».

La responsabilità è sempre dei genitori

Se però i bambini rompono una vetrata o causano un qualsiasi danno alla macchina del vicino la responsabilità è dei genitori. «Secondo l’articolo 2048 del codice civile, il padre e la madre sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori fino ai 18 anni di età».

Infine, ricordiamoci di verificare se il nostro Comune abbia deliberato in materia.

«Nulla vieta che l’autorità amministrativa possa dettare dei criteri che orientano i condomini nella gestione dell’attività ludica. Si impone in ogni caso la norma o l’eventuale delibera approvata durante le riunioni condominiale».

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