Don Bosco: chi era?
Don Bosco, il "santo dei giovani", si distingue come una figura straordinaria nella storia della Chiesa. Celebrato per la sua dedizione senza pari ai ragazzi e la fondazione della Società Salesiana e dell'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (insieme a santa Maria Domenica Mazzarello), don Bosco è stato un uomo di sogni e miracoli. La sua vita è un esempio di altruismo e impegno.
Nato nel 1815, morì nel 1888, sfidando i limiti dell'età, logorato dalla sua intensa attività caritativa. Pio XI ebbe l'onore di conoscerlo e lo proclamò beato nel 1929 e successivamente canonizzato il 1° aprile 1934.
Don Bosco ha lasciato un'eredità profonda grazie all'educazione alla buona cittadinanza. Il suo impegno per l'oratorio e la salvaguardia dei giovani lo distingue come anticipatore e innovatore. La sua dedizione ai ragazzi è riflessa nella celebre affermazione: «Mi basta che siate giovani perché io vi ami assai».
Una delle chiavi per comprendere la sua missione risiede nel sogno che ha avuto a nove anni. In questo sogno, una figura radiante gli chiedeva di essere "umile, forte e robusto", promettendogli che avrebbe compreso il significato di trasformare "lupi in agnelli". Questo sogno ha plasmato il suo percorso vocazionale, guidandolo nella sua straordinaria missione di amore e dedizione verso i giovani, che continua a ispirare e influenzare le generazioni successive.
La vita di Don Bosco in breve
Giovanni Melchiorre Bosco (conosciuto da tutti come don Bosco) nacque in una frazione di Castelnuovo d'Asti (ora Castelnuovo Don Bosco) nel 1815 in una famiglia contadina e, rimasto orfano del padre a due anni, dovette affrontare le difficoltà della vita. A nove anni, un sogno gli rivelò la sua missione di educare i giovani con gentilezza e carità. Dopo diverse esperienze lavorative, intraprese gli studi sacerdotali e si ordinò nel 1841.
Il primo oratorio
Guidato dall'ispirazione divina, fondò l'oratorio a Valdocco nel 1846, avviando il suo straordinario apostolato tra i giovani.
I Salesiani
L'oratorio, superate diverse traversie, trovò la sua sede definitiva e nel tempo si allargò diventando un internato per studenti e artigiani. Qualche anno nacque la Congregazione Salesiana al servizio della gioventù, che avrebbe raggiunto un notevole sviluppo in Italia e all'estero.
Don Bosco creò anche libri educativi per la gioventù e pubblicò il Bollettino Salesiano nel 1877. La sua opera si estese anche all'istruzione delle ragazze con l'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice. La sua devozione a Maria Ausiliatrice si manifestò nella costruzione della basilica dedicata a lei nel 1868. L'espansione della congregazione salesiana fu notevole, con missioni in tutto il mondo.
Nonostante le sfide dell'ambiente anticlericale, Don Bosco rimase fedele al Papa e mediò tra lo Stato italiano e la Santa Sede. Nel 1880, Leone XIII gli affidò la costruzione del Tempio del Sacro Cuore a Roma. La sua salute si deteriorò, ma riuscì a partecipare all'inaugurazione della basilica nel 1887. Morì il 31 gennaio 1888, venendo beatificato nel 1929 e canonizzato nel 1934.
Giovanni Bosco è celebrato come "Padre e maestro della gioventù" per il suo sistema basato su religione, ragione e amorevolezza. La sua eredità continua a influenzare l'educazione e la spiritualità, e la sua intercessione è ricercata per le grazie.
Frasi di don Bosco celebri
- L'educazione è cosa del cuore.
- Dalla buona o cattiva educazione della gioventù dipende un buon o triste avvenire della società.
- Camminate coi piedi per terra e col cuore abitate in cielo.
- Basta che voi siate giovani perché io vi ami assai.
- La gioia è la più bella creatura uscita dalle mani di Dio dopo l'amore.
- Dite ai giovani che li aspetto tutti in Paradiso.
- Il demonio ha paura della gente allegra.
- Non mandate al domani il bene che potete fare oggi, perché forse domani non avrete più tempo.
- Nessuna predica è più edificante del buon esempio.
- Le mormorazioni raffreddano i cuori.
- Guai a chi lavora aspettando le lodi del mondo: il mondo è un cattivo pagatore e paga sempre con l'ingratitudine.
- Se vuoi farti buono, pratica queste tre cose e tutto andrà bene: allegria, studio, pietà. È questo il grande programma, il quale praticando, tu potrai vivere felice, e fare molto bene all'anima tua.
- Con le opere di carità ci chiudiamo le porte dell'inferno e ci apriamo il paradiso.