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La storia degli emoji raccontata ai bambini

di Ines Delio - 17.07.2024 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Il 17 luglio si celebra la Giornata Mondiale degli Emoji: dalle origini alle curiosità, vi sveliamo la storia delle famose "faccine"

In questo articolo

La Giornata Mondiale degli Emoji e la loro storia

Sapevate che esiste una Giornata Mondiale degli Emoji? Ebbene, c'è ed è il 17 luglio. Negli ultimi anni abbiamo imparato a conoscere questi pittogrammi attraverso i messaggi di testo, tanto che sono diventati una parte fondamentale nel nostro linguaggio. Quale occasione migliore, dunque, della giornata in cui vengono celebrati, per spiegare la storia degli emoji ai bambini? Scopriamola insieme.

Perché la Giornata Mondiale degli Emoji si celebra il 17 luglio?

La Giornata Mondiale degki Emoji è stata creata il 17 luglio 2014 da Jeremy Burge, il fondatore di Emojipedia. Ma perché è stata scelta proprio questa data? La risposta è molto semplice: si tratta del giorno che appare nell'emoji del calendario. Peraltro, è la data in cui iCal per Mac è stato annunciato per la prima volta al MacWorld Expo del 2002.

Gli emoji o le emoji?

Sull'uso del maschile o femminile il dibattito è ancora aperto. A sciogliere il dubbio è scesa in campo l'Accademia della Crusca che ha optato per il maschile, per cui propende anche la Treccani. Tuttavia, sul web l'attribuzione del genere femminile in italiano è prevalente. Questo perché per molti utenti l'accostamento con le emoticon conferisce alla parola un valore femminile.

Cos'è un emoji?

A differenza delle emoticon, ossia le vecchie faccine per cui si usava la punteggiatura (per esempio, due punti e parentesi chiusa per fare un'espressione felice; due punti e parentesi aperta per la faccina triste), gli emoji sono una serie di simboli che oltre a rappresentare emozioni e concetti, raffigurano ogni genere di oggetto. Oltre alle faccine, cuoricini, animali, troviamo anche cibi, piante e fiori, mezzi di locomozione, simboli di festeggiamenti, segni zodiacali e così via.

Chi ha inventato gli emoji?

Oramai siamo abituati a usare gli emoji per esprimere un'emozione, ma i vostri bambini potrebbero essere incuriositi riguardo alle origini di queste faccine sono diventate protagoniste anche di un film d'animazione. Per prima cosa, va spiegato loro che gli emoji nascono in Giappone.

L'invenzione di questi simboli viene spesso attribuita all'impiegato giapponese Shigetaka Kurita, un membro del team che lavorava per la piattaforma dell'operatore telefonico NTT Docomo, che nel 1999 fece un set composto di 172 emoji per rendere più semplice ed elegante la comunicazione sulla nuova piattaforma. In realtà, però, il primo set di emoji fu creato nel 1997 dall'operatore telefonico giapponese J-Phone, una compagnia di Vodafone Japan, che tuttavia non raggiunse mai il livello di fama raggiunto dal set di Kurita.

Nel corso del decennio successivo, gli emoji si sono diffusi anche tra le aziende al di fuori del Giappone. Nel 2011, Apple inizia a supportarli ufficialmente e un paio d'anni più tardi li vediamo popolare anche i dispositivi Android.

Cosa significa emoji?

Il termine emoji nasce da due parole giapponesi: 'e', che significa 'immagine', e 'moji', che significa 'lettera', 'carattere'.

Quali sono gli emoji più usati?

Ecco una top ten degli emoji che riscuotono più successo tra gli utenti in tutto il mondo.

  1. Faccina con lacrime di gioia, che simboleggia l'estrema felicità e le risate incontrollabili.
  2. Cuore.
  3. Faccina ROFL (che sta per Rolling on the Floor Laughing, ossia Rotolarsi sul Pavimento per le Risate): rappresenta una faccina con occhi stretti, lacrime, una grande risata e piegata di lato.
  4. Segno del pollice in su.
  5. Faccina che piange forte.
  6. Mani giunte.
  7. Faccina che manda un bacio.
  8. Viso sorridente con tre cuori ai lati.
  9. Faccina sorridente con occhi a forma di cuore.
  10. Faccia sorridente con occhi sorridenti.

Il film sugli emoji

Se volete concludere la vostra spiegazione della storia degli emoji in grande stile, potreste proporre la visione del film d'animazione "Emoji – Accendi le emozioni", del 2017. La trama narra di Gene e dei suoi amici, che vivono a Messaggiopoli, la città dove vivono tutte le emoji in attesa di essere scelte da Alex, proprietario del telefono. Ogni emoji ha una sola espressione, tranne Gene che riesce a farne tante. Deciso a diventare come tutte le altre emoji, Gene chiede aiuto al suo migliore amico Ghimmifive e all'hacker Rebel. Tutti insieme si imbarcano in un'epica "app-ventura", per trovare il codice che riuscirà ad aiutare Gene a realizzare il suo sogno.

Fonti

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