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Gastroenterite in estate

di Nostrofiglio Redazione - 31.07.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Vomito e diarrea non colpiscono i bambini solo in inverno, anzi: possono manifestarsi anche durante la bella stagione, complici alcuni cambiamenti nell'alimentazione. Ecco come prevenirli e come intervenire quando serve

In questo articolo

Vomito e diarrea in estate

La gastroenterite è una delle malattie più frequenti nei bambini. Colpisce molto d'inverno, quando c'è il picco di circolazione di uno dei principali responsabili, il rotavirus, e i bambini passano molto tempo in ambienti chiusi e affollati (nidi, scuole materne, scuole). Anche l'estate, però, non è da meno.

Tanto per cominciare i virus circolanti in inverno, come appunto il rotavirus, non spariscono affatto con la bella stagione, per cui possono ancora farsi sentire. Tra l'altro, se è vero che si sta meno al chiuso è anche vero che molti bambini continuano a fare vita di comunità nei centri estivi, nelle piscine, nei baby club dei villaggi vacanze.

Non solo: in estate si verificano varie condizioni che rendono più frequenti le infezioni di origine alimentare, causate da virus e batteri che proliferano facilmente in un certo tipo di alimenti. Il fatto è che l'alimentazione si arricchisce di cibi crudi, semicrudi o magari non conservati correttamente, che possono essere veicolo di questi microrganismi patogeni: norovirus, per esempio, oppure salmonella o batteri produttori di tossine.

Tra l'altro, i bambini sono particolarmente esposti a queste forme di infezione alimentare, perché nel loro caso basta una carica di batteri, virus o tossine molto bassa per provocare effetti.

Gastroenterite da alimenti

Tra i cibi più a rischio, perché costituiscono un ottimo "terreno" per la crescita dei microbi, ci sono salse e creme a base di uova (soprattutto se queste non sono pastorizzate e se sono combinate con latticini, come nella crema del tiramisù), yogurt e latticini, formaggi, carni crude o poco cotte, oppure tolte e rimesse in frigorifero in continuazione (come spesso succede con il roast-beef).

Poi ovviamente ci si mettono anche le condizioni di conservazione e gestione degli alimenti: un cibo a rischio da consumare freddo sarà più sicuro se consumato subito dopo averlo tirato fuori dal frigorifero.

Se invece rimane sul tavolo (o sul bancone di un bar) per un'ora al caldo i rischi aumentano. Per quanto riguarda le verdure, sono tipicamente meno a rischio, ma possono dare problemi se per esempio vengono tagliate con lo stesso coltello e lo stesso tagliere usati per la carne cruda.

Quando è il mare il problema

Non ci pensiamo mai, ma anche il mare potrebbe essere fonte di infezioni gastrointestinali, per via di contaminazioni da parte di batteri come gli Escherichia coli enterotossigeni. In questo caso si verificano delle piccole epidemie vere e proprie, con più persone che in un breve lasso di tempo si recano al pronto soccorso con sintomi gastrointestinali. Mettendo insieme le informazioni, le autorità sanitarie risalgono al tratto di mare a rischio, chiudendo di conseguenza le spiagge.

Cosa fare se il bambino ha vomito o diarrea in estate

Come comportarsi se il bambino ha la gastroenterite in estate? In realtà non ci sono grandi differenze rispetto a quello che occorre fare quando fa più freddo.

La prima cosa da fare è cercare di riequilibrare le condizioni del bambino. Se c'è diarrea, occorre puntare sull'idratazione orale, cioè cercare di farlo bere: acqua o, meglio ancora, soluzione reidratante orale (si acquista in farmacia pronta da diluire in acqua, e con il corretto equilibrio di zuccheri e sali minerali). Anche in caso di vomito vanno utilizzate le soluzioni reidratanti da proporre fredde e a piccoli sorsi oppure in ghiaccioli da succhiare pian piano.

Sembra che alcuni probiotici (in particolare Lactobacillus reuteri e Lactobacillus rhamnosus GG) aiutino a ridurre un po' intensità e durata degli episodi di diarrea, ma in realtà su questo fronte non ci sono ancora certezze definitive.

Per cercare di contrastare il vomito possono essere utili integratori da acquistare in farmacia, per esempio a base di zenzero o di citrati e vitamine. In realtà non ci sono prove scientifiche definitive della loro utilità ed efficacia (nel senso che non sono stati fatti studi approfonditi per provarla), ma se il bambino è particolarmente a disagio può essere fatto un tentativo.

Come sempre, se il bambino colpito è piccolo (pochi mesi) o se la diarrea è molto intensa o associata a vomito persistente è necessario rivolgersi quanto prima al proprio pediatra di famiglia. In caso di condizioni particolarmente acute, magari associate a compromissione delle condizioni generali del bambino, può essere necessario andare al pronto soccorso, per il rischio elevato di disidratazione che nel bambino piccolo (sotto i due anni) è più frequente: potrebbe essere necessaria la reidratazione con flebo.

Contattare il medico anche se le feci presentano sangue o un intenso colorito verde, perché queste potrebbero essere segnale di un'infezione da salmonella.

Come prevenire le gastroenterite in estate

1. Prevenzione alimentare


Per quanto riguarda le infezioni di origine alimentare, è importante fare attenzione alla corretta gestione e conservazione degli alimenti:

  • separare bene, in frigorifero, gli alimenti crudi da quelli cotti, riponendoli sempre in contenitori ben chiusi;
  • lavare bene posate e stoviglie che vengono in contatto con la carne cruda e non utilizzarle mai, prima di averle ben lavate, anche per quella cotta;
  • cuocere bene la carne, in modo che anche all'interno raggiunga una temperatura di almeno 70° C.
  • Inoltre, quando si mangia fuori casa, prestare grande attenzione alle condizioni di conservazione degli alimenti: abbuffarsi di tartine lasciate a lungo a temperatura ambiente non è una buona idea!

2. Lavaggio delle mani

Lavarsi spesso – e bene - le mani, e sempre prima di mangiare o preparare alimenti.

3. Le precauzioni al mare

Al mare, se si desidera far bagnare un bimbo piccolo in acqua, meglio non stare proprio a riva, dove il maggior calore e la mancanza di ricircolo favoriscono la proliferazione di eventuali microbi, ma spostarsi un po' più al largo. Idem se si vuole prendere l'acqua per una piscinetta da tenere in spiaggia: meglio farlo al largo e non a riva.

In spiaggia, spiegare ai bambini più grandicelli di non bere l'acqua delle docce, che in genere non è potabile. Evitare che i più piccoli ci giochino, visto che poi tendono a mettersi le mani in bocca.

4. Per il rotavirus, c'è il vaccino

Per la prevenzione delle gastroenteriti da rotavirus, ricordiamo che l'unica strategia veramente efficace è la vaccinazione. In Italia questa vaccinazione non è obbligatoria per legge, ma è raccomandata dal Ministero della salute e viene offerta in modo gratuito. Sono previste due o tre somministrazioni del vaccino (che è comunque sempre in forma orale), a cominciare dalla sesta settimana di vita da concludere entro la 24esima (vaccino a due dosi) o la 32esima (vaccino a tre dosi).

L'alimentazione con la gastroenterite

Se il bambino ha la gastroenterite deve stare a digiuno? Di sicuro nelle prime fasi della malattia è il bimbo stesso a non desiderare cibo ed è quindi bene assecondarlo e non forzarlo a mangiare. Quando però gli torna l'appetito, il digiuno non serve: il piccolo può tornare alla normale alimentazione.

In caso di vomito poi, è difficile che il bambino abbia voglia di mangiare, per questo è inutile forzarlo. Non appena si è risolto il vomito, però, anche se è ancora presente la diarrea, se svezzato, è necessario proporre al bambino i cibi solidi. Si è visto infatti che la rialimentazione precoce porta a un rapido recupero del peso, senza peggiorare il decorso della diarrea. Al contrario, il digiuno o l'ipoalimentazione prolungati possono essere responsabili di una maggior durata della diarrea.

Non è necessario adottare una dieta 'in bianco', è però importante che l'alimentazione sia povera in zuccheri semplici e grassi, che potrebbero prolungare la sintomatologia.

Latte e gastroenterite: si può continuare a darlo?

Quanto all'alimentazione, se il bimbo sta prendendo il latte di mamma, le Linee guida dicono di non interromperlo. Nei casi più gravi, invece, il latte artificiale va temporaneamente sospeso, dando la precedenza alla soluzione reidratante, e poi reintrodotto dopo qualche ora.

Fonti per questo articolo: Linee guida per la gestione della gastroenterite acuta dei bambini della Società europea di gastroenterologia, epatologia e nutrizione pediatrica.

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