Già da tempo psicologi, pedagogisti ed educatori hanno lanciato l'allarme: gli adolescenti di oggi passano troppo tempo sui social, con conseguenze non positive per il loro sviluppo.
E anche i governi stanno iniziando a prendere provvedimenti.
Se il ministro francese dell'istruzione ha vietato l'uso del cellulare alle scuole elementari e medie, il governo inglese sta pensando di mettere un limite al tempo che i ragazzi passano su Facebook, Instagram e Snapchat.
La proposta viene da Matt Hancock, ministro per il Digitale e la Cultura in Gran Bretagna. "Siamo molto preoccupati per la quantità di tempo che i giovani passano davanti a uno schermo, soprattutto per l’impatto negativo che avrà sulle loro vite" ha spiegato in un’intervista al Times.
Hancock, 39 anni, non è certo contrario alle nuove tecnologie, tanto che ha inventato un'App personale per chattare con i suoi follower. "La tecnologia usata nel modo giusto è una potentissima arma del bene, tuttavia i giganti del web hanno fallito e la politica deve assumersi le sue responsabilità".
Allo studio del governo ci sono ora varie proposte di legge. L'idea di Hancock non è solo bloccare l'accesso a siti non adatti ai minori, una sorta di parent control, ma anche trovare il modo di limitare il tempo che i ragazzi trascorrono su social e Internet.
"Agli adulti non imporrei un timer, ma le ore che gli adolescenti trascorrono connessi e l'impatto è una questione che preoccupa molto", spiega il ministro, "lo smartphone è stato inventato nel 2007 e noi siamo la prima generazione di genitori che deve affrontare questo fenomeno".
Intanto Hancock, padre di tre figli di 11, 9 e 4 anni, insieme alla moglie si è dato una regola: a casa i loro smartphone rimangono chiusi in una scatola.