Idee sulla Giornata della Memoria
Il 27 gennaio di ogni anno si celebra il Giorno della Memoria, una ricorrenza internazionale in ricordo della Shoah e che coinvolge istituzioni, scuole, associazioni, confessioni religiose e semplici cittadini.
Bambini compresi, per i quali è ancora più importante trasformare il ricordo in memoria, ovvero far sì che l'idea di qualcosa di tragico che è successo in passato diventi anche una base di civiltà e di azione futura.
Ed è per questo che è particolarmente importante spiegare ai più piccoli il valore di questa celebrazione. Un compito non semplice, visto il tema, ma che si può affrontare prestando estrema attenzione alla loro sensibilità, con parole adeguate alla tenera età e attività che rendano questo Giorno, ogni volta, realmente "vivo".
Il 27 gennaio del 1945 l'esercito dell'Armata Rossa liberò il campo di concentramento di Auschwitz, uno dei luoghi-simbolo del genocidio perpetrato dalla Germania nazista nei confronti degli ebrei di tutta Europa e di molte altre minoranze (avversari politici, omosessuali, persone di varie etnie, rom e sinti, disabili, testimoni di Geova...).
Ricollegandosi a quella data, il 27 gennaio di ogni anno il mondo celebra il 'Giorno della Memoria', per non dimenticare cosa siano stati la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione delle minoranze.
Ogni anno vengono quindi organizzati incontri, cerimonie, iniziative e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati nei campi nazisti, in modo da conservare nel futuro la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.
Nei prossimi paragrafi troverete alcune proposte di attività - libri, fumetti, film, cartoni animati, poesie, canzoni, attività pratiche - da realizzare insieme ai più piccoli, a casa o a scuola, per raccontare al meglio il Giorno della Memoria.
In occasione del Giorno della Memoria, è possibile spiegare il senso profondo di questa ricorrenza ai bambini aiutandosi con le opere letterarie di autori che hanno provato ad affrontare il tema della Shoah adattandolo alle esigenze dei più piccoli.
Ecco cinque bellissimi libri che è possibile leggere insieme ai bimbi:
- L'albero della memoria. La Shoah raccontata ai bambini. Scritto da Anna e Michele Sarfatti, questo libro - ideale per i bimbi dai sei anni in su – racconta la vita di Samuele Finzi e della sua famiglia. Nel giardino della loro casa c'è un vecchio olivo, nella cui cavità Sami ripone i suoi "tesori". Ma con l'entrata in vigore delle leggi antiebraiche la vita dei Finzi cambia per sempre: i genitori devono abbandonare il lavoro, Sami la scuola e gli amici. Seguendo le vicissitudini di Sami e della sua famiglia, basate su eventi storici realmente accaduti, i bambini possono conoscere che cosa accadde.
- Le valigie di Auschwitz. Scritto da Daniela Palumbo e consigliato dai nove anni in su, questo libro racconta le storie di quattro ragazzini: Carlo, che adora guardare i treni e decide di usarli come nascondiglio; Hannah, che da quando hanno portato via suo fratello passa le notti a contare le stelle; Émeline, che non vuole la stella gialla cucita sul cappotto; Dawid, in fuga dal ghetto di Varsavia con il suo violino.
- Il diario di Anna Frank a fumetti. Il volto dello sterminio nazista attraverso gli occhi di una ragazzina "qualunque", diventata una delle più amate personalità del Novecento. Grazie allo sceneggiatore e regista Ari Folman e all'illustratore David Polonsky, le parole di Anne si trasformano in una graphic novel capace di conservarne la forza e di enfatizzarne la straordinaria qualità letteraria. La voce di un'adolescente allegra e irriverente, che come ogni sua coetanea - di ieri, di oggi, di sempre - desidera soltanto scoprire un mondo che invece è costretta a sbirciare di nascosto.
- Otto. Autobiografia di un orsacchiotto. Consigliato per i bimbi dagli otto anni in su, questo libro di Tomi Ungerer racconta la storia dell'orsetto Otto e di due bambini: tre compagni di gioco inseparabili che solo una stella gialla cucita sul petto e la crudeltà della guerra riuscì a dividere. Ma non per sempre, perché un giocattolo amato non si abbandona mai davvero. Per fortuna Otto ha imparato a scrivere a macchina e può raccontare la sua storia di amicizia perduta e ritrovata, perché in un'imbottitura c'è spazio per tantissimi ricordi.
- Il violino di Auschwitz. Scritto da Anna Lavatelli e Cinzia Ghigliano, racconta le vicende di Cicci, che ha tutto ciò che una ragazza possa desiderare: una vita bella e agiata, una famiglia che le vuole bene, tanti amici e una grande passione per la musica. Ma è ebrea e durante la guerra tutto cambia. Le rimarrà solo il suo violino, da cui non si separerà a nessun costo. Sarà proprio lui a raccontare, dopo un lungo silenzio, la lenta discesa di Cicci verso l'inferno del campo di concentramento di Auschwitz, dove sarà costretta a suonare per le SS. Scoprirà però che la musica rende liberi. Un racconto commovente tratto da una storia vera. Età di lettura: dagli otto anni.
Giorno della Memoria: cinque film da vedere con i bambini
Anche il cinema, con la sua potenza espressiva, può essere un valido aiuto per raccontare ai più piccoli il valore del Giorno della Memoria.
Basta tener presente che sarà sempre importante visionare i film in compagnia di adulti, in modo da contestualizzare al meglio le scene che scorrono sullo schermo e rispondere al meglio alle eventuali domande dei bambini.
Ecco cinque film che si adattano bene al racconto del Giorno della Memoria:
- La stella di Andra e Tati. Primo cartone animato europeo sul tema della Shoah, racconta la storia vera di Alessandra e Tatiana Bucci, due sorelle di 4 e 6 anni, che nel 1944 vennero deportate nel campo di concentramento di Auschwitz insieme alla madre, la nonna, la zia e il cuginetto. Le bambine si salvarono solo perché vennero erroneamente scambiate per gemelle. Regia: Rosalba Vitellaro ed Alessandro Belli. Consigliato dai nove anni di età.
- Jojo Rabbit. Commedia del 2019 scritta e diretta da Taika Waititi - e liberamente tratta dal romanzo "Il cielo in gabbia" di Christine Leunens - racconta la storia di un ragazzino tedesco che nel 1945 scopre che sua madre nasconde una giovane ebrea nella loro soffitta. Aiutato dal suo unico amico immaginario, Adolf Hitler, Jojo deve fare i conti con il proprio cieco e infantile nazionalismo. Il lieto fine vede vincere il bene sul male.
- La vita è bella. Capolavoro di Roberto Benigni, racconta di Guido Orefice, giovane ebreo trasferitosi nella campagna toscana, che conosce una maestra elementare, Dora, e con lei costruisce una famiglia. L'aggravarsi delle leggi razziali e i rastrellamenti nazisti portano l'uomo ad essere deportato in campo di concentramento con il figlioletto Giosuè. Per proteggere il piccolo dagli orrori dello sterminio, Guido costruisce eroicamente un elaborato mondo di vertiginose fantasie pieno di poesia. Consigliato dai dieci anni in su.
- Il bambino con il pigiama a righe. La pellicola – diretta e sceneggiata da Mark Herman – racconta di una grande amicizia nella Berlino degli anni '40. Durante la seconda guerra mondiale Bruno, il figlio del comandante di un campo di concentramento, diventa amico di un bambino ebreo che si trova oltre il recinto e il filo spinato, Shmuel. Tra i due bambini nasce un profondo legame, che porterà Bruno a superare le recinzioni del campo per aiutare l'amico.
- Il viaggio di Fanny. Il film – tratto da una storia vera e diretto da Lola Doillon - è un viaggio emozionante che ruota attorno a temi come l'amicizia e la libertà, raccontato attraverso gli occhi dei bambini, il che avvicina i giovani spettatori al dramma della guerra e della persecuzione razziale. Fanny, un'adolescente ebrea, cerca di fuggire insieme alle sorelle e ad altri bambini dalla Francia occupata verso il confine svizzero nel tentativo di sfuggire ai rastrellamenti dei nazisti.
Giorno della memoria, idee per le attività da fare a scuola
La scuola è forse la principale destinataria dell'istituzione del Giorno della Memoria, che nasce proprio con l'intento di tramandare il ricordo di ciò che è stato ai più giovani, affinché non possa più ripetersi.
E' anche per questo che le scuole di ogni ordine e grado, comprese quelle per i bimbi più piccoli, organizzano una lunga serie di attività proprio in coincidenza del 27 gennaio, ben calibrate sull'età degli studenti.
Qui di seguito alcune proposte per attività che è possibile svolgere in classe con i bambini:
- Leggere insieme poesie e filastrocche, che possono anche essere imparate a memoria e recitate. Ad esempio, sono bellissime "Aprile" di Anna Frank, "Filastrocca della memoria" di Giuseppe Bordi, "C'è un paio di scarpette rosse" di Joyce Lussu.
- Guardare insieme un film o un cartone animato a tema, ad esempio tra quelli del paragrafo precedente, o comunque che educhino al valore della diversità e della pace tra le persone.
- Aprire un dialogo con i bambini, spiegando loro l'importanza del ricordo e invitandoli a raccontare un episodio che hanno vissuto e facendo loro capire che la memoria è indispensabile per non ripetere nuovamente gli stessi errori.
- Ascoltare o cantare insieme una canzone a tema, come ad esempio Gam gam, scritta in ebraico da Elie Botbol e diventata un simbolo, uno degli "inni" più toccanti della Shoah e cantata dalle scolaresche proprio nel Giorno della Memoria.
- Realizzare disegni o cartelloni a tema, in gruppi o singolarmente, incentrati sui ricordi e sull'importanza della memoria, propria e degli altri.
- Visitare luoghi cittadini, ove presenti sul territorio della singola scuola, che richiamino la Shoah (monumenti, pietre d'inciampo, giardini, ghetti, musei).
- Leggere e ascoltare le testimonianze: fornendo ai ragazzi testimonianze scritte o video di sopravvissuti all'Olocausto. Dopo la lettura o la visione, organizzare una discussione guidata per aiutare gli studenti a riflettere sulle esperienze delle persone coinvolte e incoraggiarli a di scrivere riflessioni personali o lettere immaginarie da un punto di vista di chi ha vissuto quegli eventi.
Revisionato da Francesca Capriati