Infezioni sessualmente trasmissibili tra gli adolescenti
Non facciamoci bastare l'idea che i nostri figli, con il loro smartphone in mano, siano in grado di informarsi tempestivamente e correttamente su quanto accade intorno e su quanto dovrebbe riguardarli direttamente. Se, senza girarci troppo intorno, rivolgessimo loro queste domande "Sai cos'è l'HIV? Sai come si prende e cosa procura?", probabilmente udiremmo risposte incerte, se non riluttanti, ad affrontare l'argomento. Tra inconsapevolezza e tabù, le infezioni sessualmente trasmissibili tra gli adolescenti sono in aumento: parliamo non soltanto di HIV, ma anche di sifilide, gonorrea. Ma andiamo avanti, facciamo che il nostro teenager accetti di affrontare la conversazione e che magari sia lui a volerne sapere di più confidandoci i suoi dubbi… Siamo sicuri di essere al punto competenti da saperli aiutare nel dare risposte pertinenti e utili alla sua età in ottica di prevenzione, per esempio?
Adolescenti e infezioni sessualmente trasmissibili: un quadro
Il tema è globale: se da una parte si è ridotta l'età delle persone che risultano positive all'HIV dall'altra i nuovi contagi avvengono in una percentuale sempre più importante tra le generazioni più giovani. I dati sul nostro continente diffusi dall'European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) indicano che il 10% delle nuove diagnosi HIV riguardano persone tra i 15 e i 24 anni di età. Di questi, circa il 40% può essere associato a una scarsa conoscenza dei comportamenti a rischi e quindi della cultura della prevenzione.
Le malattie sessualmente trasmissibili più comuni sono:
- HIV
- epatiti
- condilomi
- herpes genitale
- chlamydia
- gonorrea
- sifilide
- trichomonas
- pidocchi
La consapevolezza, è dunque uno strumento di prevenzione importantissimo. Di questo parliamo con Silvia Negri, psicologa psicoterapeuta di Anlaids Lombardia ETS, l'associazione sostenitrice e beneficiaria di Italy Bares, progetto teatrale attento alle giovani generazioni in cui parlare di prevenzione e sensibilizzare adulti e ragazzi sulle infezioni sessualmente trasmissibili.
Quest'anno, l'appuntamento al Teatro Repower di Milano si tiene il 17 e 18 maggio, con il musical Controcorrente.
Quanto ne sanno gli adolescenti di malattie sessualmente trasmissibili e quanto ne sanno i loro genitori?
"Se ci si riferisce a una fascia dei primi anni delle scuole superiori, gli adolescenti, volendo generalizzare, hanno conoscenze frammentarie su infezioni sessualmente trasmissibili e HIV, conoscono i nomi ma non sanno cosa sono, come ci si infetta, come ci si cura, le conseguenze - premette Negri -. Molto dipende da quanto siano stati informati, dal loro percorso di vita, da chi li ha accompagnati fin lì. Sono, in compenso, estremamente curiosi e attenti. Gli adulti invece, spesso, ne sanno ancora meno o meglio sono molto poco aggiornati e vittime di aspetti culturali che ostacolano la loro conoscenza e il passaggio di informazione ai giovani. Rispetto alla promozione della cultura della prevenzione, i ragazzi sono più aperti e ricettivi mentre con gli adulti è spesso più complesso, questo dipende da molti fattori, non ultimo il fatto che molti di loro vivono, tutt'oggi, la sessualità come tabù e questo crea una barriera difficile da superare, seppur non impossibile".
Come si fa cultura della prevenzione agli adolescenti contro la diffusione delle infezioni sessualmente trasmissibili?
"Nei numerosi incontri di Anlaids Lombardia svolti con i ragazzi emergono due temi, per loro sacri: la fiducia e una buona relazione - aggiunge la psicologa -. La cultura della prevenzione non può esimersi dal creare, prima di informare, questi spazi, come esempio concreto dello stare bene. All'interno di una buona e sana relazione che apra al dialogo, allo scambio, senza alcun giudizio o pregiudizio, in un'ottica di attenzione e cura e non di semplice sapere, avviene l'apprendimento, si stimola la consapevolezza, il volersi bene. Tutto questo porta i ragazzi verso scelte di vita orientate al benessere psicofisico".
Infezioni sessualmente trasmissibili tra gli adolescenti: quali test si possono fare?
"Se parliamo di minorenni, purtroppo pochi senza l'autorizzazione dei genitori: questo è un tema importante che le istituzioni non devono rimandare - chiarisce l'esperta -. Oggi per molte di queste infezioni esistono test rapidi, di screening, non invasivi, di semplice esecuzione, il cui utilizzo, in un'ottica di prevenzione secondaria (la persona si è esposta a un rischio), dovrebbe essere promosso e incentivato, mai ostacolato.
Il tutto supportando realtà specializzate nell'accompagnare i giovani in questo percorso. Resta fondamentale non escludere per età, sapendo che i primi approcci sessuali avvengono prima dei 18 anni. A oggi le associazioni come la nostra, i reparti di malattie infettive e i check point lavorano in questa direzione oltre a favorire il dialogo e la corretta informazione per superare i timori e le paure, altro passo fondamentale verso un percorso di salute".
Quali suggerimenti rivolgerebbe ai genitori di un adolescente per affrontare questo tema in famiglia?
"Il primo, in apparenza più banale, è quello di non dimenticarsi di quando sono stati adolescenti - suggerisce la referente di Anlaids -. Oggi siamo in un'epoca prima di tutto diversa e concentrata sul controllo, potremmo dire sulla geolocalizzazione. Anziché interrogarsi su 'dove sono?' o 'cosa fanno?' sarebbe bene chiedersi: 'come stanno?' i propri figli. Per fare questo, per creare poi un percorso costruttivo, è necessario prima di altro: fermarsi, chiedersi come si vive la propria affettività, sessualità, le proprie relazioni, avere coscienza della propria conoscenza delle infezioni, per poi passare al passo successivo. 'Come voglio educare mio figlio, quali aspetti sono importanti?' e ancora 'quali scelte di comportamento genitoriale potrebbero essere un esempio concreto?'. Siamo convinti che l'intelligenza emotiva e relazionale sia uno degli aspetti a cui viene data poca importanza ma sia fondamentale per una crescita completa e responsabile"
L'appuntamento e il filo diretto con gli adolescenti
Venerdì 17 e sabato 18 maggio 2024, al Teatro Repower di Milano si tiene la V edizione di ITALY BARES, spettacolo ideato per parlare di HIV, AIDS e infezioni sessualmente trasmissibili, per sensibilizzare, informare. L'edizione di quest'anno, intitolata Controcorrente, parla di un giovane medico e di una ragazza arrivata clandestinamente in Italia: una vicenda colma di emozione, ritmo, sensualità, violenza e dolcezza. Clicca per info e biglietti.
Se hai dubbi, timori, curiosità ma non sai a chi rivolgerti, Anlaids Lombardia ha avviato il progetto DIMMI EMOZIONI E SENTIMENTI dedicato ai ragazzi e alle ragazze delle scuole superiori. Un canale di ascolto e informazione per capire, confrontarsi e conoscere, attraverso incontri, appuntamenti, una mail dedicata (dimmi@anlaidslombardia.it) e un numero di telefono cui chiamare mantenendo l'anonimato (02 33608683).
L'intervistata è Silvia Negri, psicologa psicoterapeuta Anlaids Lombardia ETS.