Arrivano le robo-baby-sitter, ma i genitori si possono fidare? A porsi domande sull'affidabilità di questi esseri di plastica e metallo - scrive il magazineJack - è l’esperto di robotica dell’università di Sheffield, Noeal Sharkey. Lasciare un bimbo sotto il controllo è sicuro quanto lasciarlo davanti alla tv? Visto la spazzatura che gira in televisione la risposta di primo acchito sarebbe affermativa, ma Sharkey pone la questione da un diverso punto di vista: che genere di educazione possono ricevere dei bambini messi davanti a una mamma artificiale? Forse - continua Jack - è il caso di chiederlo ai genitori che si affidano a robot quali Hello Kitty Robot o a PaPeRo di Nec, che parlano, raccontano barzellette (si spera pulite) e tengono sott’occhio i bimbi con un sistema radio. Sulla carta funzionano alla perfezione, ma per evidenziare effetti (psicologici) a lungo termine sul loro utilizzo Sharkey ha messo in piedi un programma di studio (e buona parte del suo lavoro sarà pubblicato nell’articolo “The Ethical Frontiers of Robotics”, su Science).
Giusto per capire se un robot può, o non può, prendersi davvero cura di un infante. Clifford Nas, direttore del Communication Between Humans and Interactive Media Lab di Stanford, rincara la dose: “La domanda è, anche se i robot potessero prendersi cura dei vostri figli, li lascereste a loro?”. E continua: “Cosa può voler significare una società che non considera prioritaria la cura dei bimbi?”.