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Perché i bambini scrivono tutto attaccato?

di Simona Bianchi - 20.03.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Se i bambini scrivono tutto attaccato può essere un segnale di un disturbo chiamato disgrafia. Quali sono le difficoltà e come riconoscerla

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Perché i bambini scrivono tutto attaccato

Quando i bambini scrivono tutto attaccato potrebbe essere presente un disturbo che gli esperti chiamano fusione illecita. Questo fenomeno può causare problemi di comprensione di ciò che si è scritto e spesso è sintomo di una problematica vera e propria chiamata disgrafia. Il termine risale all'inizio dello scorso secolo e si riferisce appunto a un disturbo legato alla scrittura che riguarda la dimensione delle lettere, la distanza tra le lettere e l'ortografia. Le persone affette da questa difficoltà mostrano capacità di scrittura inferiori alla media in relazione all'età, al QI e al livello di istruzione.

Cos’è la disgrafia

La disgrafia fa parte dei DSA, ovvero i Disturbi Specifici dell'Apprendimento. Si tratta di uno scorretto uso del segno grafico che può essere compromesso in modo lieve, medio o grave. La scrittura risulta quindi disordinata, difficilmente leggibile e poco chiara. Si tratta di un disturbo non verbale e coinvolge i processi di realizzazione grafica, legati a deficit di natura motoria. Come indica il Fatebenefratelli, nel processo di scrittura ci sono diverse componenti che entrano in gioco, le principali sono:

  • coordinazione occhio-mano
  • rapidità motoria
  • abilità motorie, come il pattern grafo-motorio, ovvero i movimenti svolti quando si scrive
  • capacità visuospaziali.

Nel bambino disgrafico, l'insieme di queste abilità sono carenti o mancanti e portano ad avere una serie di difficoltà nell'apprendimento.

Quali difficoltà e ostacoli comporta per l’apprendimento

La disgrafia interessa la coordinazione, la conoscenza, la gestione dello spazio e la consapevolezza corporea. Oltre a scrivere in modo disordinato e poco comprensibile, il disturbo comporta alcuni problemi come:

  • difficoltà nei dettati e nei compiti scritti
  • difficoltà nel ricopiare alla lavagna
  • mancato rispetto delle linee e dei margini
  • lettere e parole disallineate
  • lettere di dimensioni differenti
  • eccessiva pressione sul foglio
  • interruzioni del tratto
  • variabilità nella rappresentazione della lettera e nella distanza tra le parole
  • sovrapposizione tra le lettere
  • ricalco della scrittura
  • impugnatura scorretta della penna
  • lentezza nello scrivere.

È importante comunque sottolineare che avere semplicemente una "brutta grafia" non indica la presenza di un Disturbo Specifico dell'Apprendimento.

Come riconoscere se c’è un problema di disgrafia

Se si sospetta che il proprio figlio possa avere il disturbo della disgrafia, l'unica soluzione è farlo visitare da uno specialista. Il parere del pediatra non sempre è sufficiente e la diagnosi deve essere svolta da esperti in Neuropsichiatria Infantile. A occuparsi della valutazione sono diversi professionisti, come psicologi, pedagogisti, neuropsichiatri e logopedisti. Per avere validità ai fini scolastici, la diagnosi deve essere effettuata da un centro o ambulatorio autorizzato, in grado di fornire una certificazione DSA. La valutazione della disgrafia viene solitamente eseguita alla fine della seconda elementare, così da evitare una diagnosi troppo prematura.

Qual è l’incidenza in Italia della disgrafia

In Italia, secondo il rapporto 2020 del Ministero dell'Istruzione, il disturbo tra i DSA più diagnosticato è quello della dislessia, pari al 39,6% del totale. Segue poi la disortografia con il 21,5%, la discalculia e la disgrafia, rispettivamente con il 20,3% e il 18,6% del totale. Gli alunni disgrafici sono infatti pari all'1,2% del totale dei frequentanti nella scuola primaria, all'1,8% nella scuola secondaria di I grado e all'1,4% nella scuola secondaria di II grado. Nell'anno scolastico 2018/2019, preso in esame dal rapporto 2020, si è registrato un aumento delle certificazioni di disgrafia, e più in generale di DSA, rispetto agli anni precedenti. Sono inoltre possibili casi in cui il bambino può presentare più DSA insieme o un DSA associato ad altre categorie di disturbi. Negli ultimi anni, il Miur avrebbe rilevato anche una crescita rilevante di alunni che presentano un probabile disturbo ma non possono essere considerati ancora come certificati DSA. In ogni caso, se si pensa che il proprio figlio possa soffrire di un Disturbo Specifico dell'Apprendimento è consigliabile farlo visitare da uno specialista.

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