Spesso confuso con le tante correnti new-age che strizzano l'occhio al mondo orientale, il Buddhismo (o Buddismo) è invece una delle religioni più antiche e diffuse del pianeta. Infatti, benché alcuni preferiscano definirla più come una filosofia che un vero e proprio culto, quella buddhista è una Fede vera e propria, che però esprime il rapporto con il mondo divino in modo sensibilmente differente da religioni più vicine a noi come Cristianesimo, Ebraismo o Islam.
Cos'è il Buddhismo
Per Buddhismo s'intende la religione fondata tra il V e il VI secolo a.C dal principe indiano Siddharta Gautama, passato alla Storia come Buddha, "Il Risvegliato".
Quella di Buddha è la storia di un risveglio spirituale: nato da una famiglia nobile e potente, a 29 anni abbandonò la reggia e il padre, Suddhodana, per scoprire il mondo e ne conobbe la crudeltà e la sofferenza. Così si mise a indagare per comprendere le cause di tanto dolore e svelare il segreto per raggiungere la vera felicità, che non poteva nascondersi nei possedimenti materiali. Insoddisfatto dalle spiegazione date dai sacerdoti indù, la religione predonimate di quella zona, Siddharta cominciò dunque a meditare e a vivere come un asceta, riuscendo ad ottenere l'Illuminazione, il Nirvana.
Dopo un periodo di esitazione, Siddharta, diventato Buddha, iniziò a diffondere ciò che aveva appreso, dedicando la propria vita all'insegnamento. I suoi discepoli continuarono l' opera anche dopo la sua morte (che in realtà per i fedeli non fu mai definitiva, in quanto il Buddha si sarebbe reincarnato nei secoli nei vari Dalai lama), facendo milioni di proseliti e dando vita a numerose scuole e correnti di pensiero anche discordanti tra loro su alcuni punti fondamentali.
Esistono preti buddhisti?
Esistono monaci buddhisti, che però non formano un clero strutturato come quello strutturato.
Sono delle guide spirituali che possono aiutare coloro che desiderano intraprendere questo tipo di percorso e che custodiscono i principi della dottrina.
Cosa predica il Buddhismo?
Questa religione si basa sulla meditazione, la conoscenza di sé stessi, la compassione verso il prossimo e, soprattutto, la graduale rinuncia alle tentazioni del mondo materiale per raggiungere la felicità. Il Buddhismo infatti afferma che la sofferenza umana è data dalle passioni, dagli istinti e, di riflesso, da tutte le cose che l'umanità ha creato con l'illusione di migliorarsi ma che in realtà l'hanno allontanata dalla vera felicità.
La serenità, insegna il Buddhismo, deriva dunque dal rifiuto delle ricchezze, dei sentimenti che turbano l'animo e, in sostanza, della realtà stessa, che Buddha riteneva una mera illusione. Naturalmente per compiere tutto questo serve una vita intera, un lungo percorso di accettazione e meditazione per riuscire piano piano a raggiungere la stesso stato di pace e felicità - il Nirvana - che illuminò il principe Siddharta.
Tale pensiero è ben riassunto da alcuni precetti universali.
Le quattro verità fondamentali del Buddhismo
L'intera dottrina buddhista si basa su quattro principi cardine, le cosiddette Quattro Nobili Verità, che un buddhista dovrebbe perseguire nel corso della propria esistenza.
- La Verità del Dolore: secondo Buddha la sofferenza è insita nell'essenza stessa dell'esistenza. Già dalla nascita - un evento doloroso anche fisicamente sia per la madre che il bambino - l'essere umano comincia a soffrire per poi continuare per tutta la vita, tormentato dal desiderio di ciò che non riesce ad ottonere, dalle malattie e, infine, dalla morte.
- La Verità dell'Origine del Dolore: tale dolore non è una punizione divina, ma ha origine dentro l'essere umano, che lo alimenta inseguendo falsi miti (la ricchezza, la fama, il potere ecc...).
- La Verità della Cessazione del Dolore: per Buddha ci si può liberare di questo dolore, ma occorre liberarsi delle "zavorre" della vita che la maggior parte degli umani conduce.
- La Verità della via che porta alla cessazione del dolore: per raggiungere la vera felicità esiste un percorso spirituale, il "Nobile ottuplice sentiero", formato da otto tappe di consapevolezza:
- La retta conoscenza (prendere visione delle Quattro Nobili Verità e farle proprie);
- La retta intenzione (volontà di impegnarsi nel percorso intrapreso);
- La retto parola (il parlare assumendosi le responsabilità di ciò che si dice);
- La retta azione (agire senza scopi egoistici);
- Il retto modo di vivere (senza eccessi);
- Il retto controllo delle passioni (occuparsi solo delle cose importanti e salutari);
- La retta presenza mentale (capacità di rimanere lucidi e distaccati dal desiderio);
- La retta concentrazione (che porta all'illuminazione e alla cancellazione di ogni sofferenza).
Seguendo questi principi, il buddhista può dunque inseguire la vera felicità, intesa come assoluta serenità d'animo e assenza di turbamenti.