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Come raccontare la politica ai ragazzi

di Sara De Giorgi - 30.10.2020 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Tutti possiamo fare politica, anche i giovanissimi. E politica è dare voce a chi non ce l'ha, aiutare chi ha bisogno, imparando a mettere le necessità degli altri davanti alle proprie preferenze. Anche se ancora non si può votare perché si è troppo piccoli. Questo è il pensiero alla base del libro "La politica raccontata ai ragazzi. Perché può essere bella, perché puoi farla anche tu!" (De Agostini), scritto da Giuliano Pisapia e da Lia Quartapelle. Abbiamo intervistato al riguardo l'onorevole Quartapelle.

Fare politica già da giovanissimi è importante. Infatti, è giusto che i ragazzi sviluppino presto una propria opinione e imparino a pensare criticamente, difendendo il loro pensiero con coraggio, impegnandosi per farsi ascoltare e infine per riuscire a migliorare le cose, anche solo un po'. Tutti possiamo aiutare, anche i giovanissimi.

Ma la politica è anche qualcosa di più: è generosità, dare voce a chi non ce l'ha, aiutare chi ha bisogno, imparando a mettere le necessità degli altri davanti alle proprie preferenze. Anche se ancora non si può votare perché si è troppo piccoli.

Questo è il pensiero alla base del libro La politica raccontata ai ragazzi. Perché può essere bella, perché puoi farla anche tu! (De Agostini), scritto dall'ex sindaco di Milano e attuale deputato al Parlamento Europeo Giuliano Pisapia e dalla ricercatrice e parlamentare Lia Quartapelle.

I due autori raccontano, attraverso le loro esperienze e gli esempi delle più famose personalità dell'attivismo e della politica, come i giovani possono farsi un'opinione e poi portarla avanti per raggiungere un obiettivo considerato giusto e utile per l'interesse collettivo. Abbiamo intervistato l'onorevole Quartapelle per farci spiegare qualcosa in più sul libro.

In questo articolo

La politica raccontata ai ragazzi

L'onorevole Quartapelle ci ha spiegato che l'idea di scrivere il libro è nata dal bisogno di riuscire a cambiare le cose.

In particolare, ha specificato: "Nel nostro Paese manca in parte la comprensione di come funziona la politica. Noi volevamo rivolgerci ai giovani cittadini per dare questo messaggio: 'Non pensate che la politica non vi riguardi, vi riguarda invece molto. Vi raccontiamo come secondo noi funziona, ossia la nostra esperienza. E vi consegnamo un messaggio: Tutto è nelle vostre mani'. La partecipazione è fondamentale per far vivere le democrazie. 

Io e Giuliano Pisapia abbiamo scritto il libro per entrare in dialogo con i bambini, con i ragazzi e con le loro famiglie.

A noi farebbe molto piacere ricevere messaggi - via email o social network - dai più piccoli sia sul libro sia sulle cose che facciamo. Se hanno dunque domande o voglia di dire quello che pensano... aspettiamo i loro messaggi. Siamo disponibili al confronto: è questo il sale della nostra attività".

Perché è importante che un ragazzino inizi ad avere presto un'opinione?

L'onorevole ribadisce che la politica deve riguardare i ragazzi ancor prima della loro possibilità di votare.

"Da ciò che stiamo vivendo in questi giorni difficili a causa del virus e fino alle questioni climatiche, la politica prende delle decisioni che hanno a che fare con il presente dei ragazzi e con il loro futuro. E' dunque importantissimo che capiscano la posta in gioco, si appassionino ed eventualmente si impegnino nel portare avanti gli obiettivi giusti e utili per il benessere collettivo".

Cosa può rappresentare la politica per i più piccoli?

"Ho recentemente incontrato alcuni ragazzi e ragazze e mi ha molto colpito l'attenzione che hanno per determinati temi. Infatti, è venuto fuori che per loro le questioni più importanti sono la salute e l'ambiente. Mi sarei invece aspettata che dicessero che erano per loro importanti l'istruzione, la scuola, gli spazi nelle città. 

Sono loro a scegliere gli ambiti della politica che più li riguardano, non sta a me dirlo, però è importante che si rendano conto che c'è tanta politica anche alla loro età". 

Per l'onorevole Quartapelle, il libro può essere uno strumento per far loro capire ciò e che può essere letto in occasione dell'introduzione dell'insegnamento dell'educazione civica nelle scuole, resa obbligatoria dall'anno scolastico 2020/2021.

Consigli per avvicinare i ragazzi alla politica

Ecco i consigli di Lia Quartapelle per avvicinare i ragazzi alla politica. 

  1. "Fondamentale è spiegare ai bambini e ai ragazzi che la politica non è una cosa estranea, anche le famiglie si reggono, per esempio, su meccanismi di diritti e di doveri e sulla capacità di prendere decisioni insieme. Se lo si evidenza ai loro occhi, immediatamente diventa qualcosa che ha a che fare con la loro quotidianità.
  2. Importante è invitarli a discutere: sostenere un punto di vista, ascoltarne altri e poi decidere sugli argomenti espressi. Si può scegliere insieme anche semplicemente cosa fare nel fine settimana.
  3. Insegnare loro l'approfondimento: possono informarsi tramite giornali o telegiornali per avere una visione d'insieme legata all'attualità.
  4. Favorire sempre la comprensione che si trova dietro le regole del nostro vivere comune. Per esempio, non bisogna fermarsi al semaforo solo perché è rosso, ma occorre fermarsi perché è pericoloso e se non ci si ferma, si rischia di essere investiti: esiste dunque un codice condiviso da rispettare". 

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