Spiegare le religioni ai bambini
Spiegare le religioni ai bambini non è semplice, soprattutto per la complessità degli argomenti che giocoforza si finiscono per toccare. Il rischio di non saper rispondere alle domande che inevitabilmente sorgeranno è molto alto! Tuttavia non è necessario addentrarsi nei più astrusi dilemmi teologici per introdurre i più piccoli all'argomento: basta dare informazioni chiare e utilizzare molti esempi.
Cos'è una religione
La religione è l'insieme di credenze, riti e regole che legano un gruppo di persone con ciò che essi ritengono sacro. Parlando più semplicemente, si tratta dunque del modo con cui gli uomini scelgono di rapportarsi con un Dio o un'entità superiore che conferisce senso all'esistenza stessa.
I cristiani, ad esempio, credono che esista un Dio nell'alto dei cieli che ha creato l'universo e che ama tutti gli uomini: per questo lo venerano ed eseguono dei riti per glorificarlo, ringraziarlo e ottenere la salvezza della propria anima attraverso buone azioni e preghiere.
A cosa servono le religioni?
All'inizio della Storia la religione aveva lo scopo di spiegare ciò che l'uomo non era in grado di decifrare.
Perché cadono i fulmini? Chi fa cadere la pioggia? Perché si alterna il giorno alla notte? Cosa accade dopo la morte? Queste domande rappresentavano un vero mistero per gli antichi, i quali dunque pensarono che dovevano esistere degli esseri superiori e potentissimi in grado di originare tutti i fenomeni naturali. In questo modo gli uomini cominciarono a pregare e a fare sacrifici in onore di queste divinità, così da ingraziarseli per ottenere il loro aiuto (propiziare la caccia, favorire i raccolti ecc...)
Con il passare del tempo queste rozze credenze si sono raffinate sempre più, dando origini a culti sempre più complessi, con sacerdoti, istituzioni e regole (dogmi) da rispettare per non offenderle e quindi incorrere nella loro ira.
Arrivare ai tempi relativamente più recenti, le grandi religioni diffuse sul pianeta non hanno più la funzione di ottenere un aiuto pratico da qualche divinità (nessuno va a messa o in moschea per far piovere!) ma cercano di dare risposte riguardanti l'aldilà (cosa accade ad una persona quando cessa di vivere?), migliorare la vita dei fedeli e salvaguardare il loro spirito attraverso il rispetto di alcune norme di comportamento e la pratica di rituali come messe, preghiere collettive, digiuni o astinenze.
Perché esistono religioni differenti?
Ma se l'umanità è una sola, come mai esistono così tante religioni? Per rispondere a questa domanda - che spesso mette in difficoltà l'adulto alle prese con la spiegazione - è sufficiente dire che nel corso dei secoli, le diverse popolazioni hanno elaborato modi differenti per avvicinarsi alla divinità. Le diverse culture, i diversi stili di vita, perfino i diversi luoghi abitati hanno condizionato lo sviluppo dei vari culti.
L'esempio è quello di una gita in montagna: ci sono diversi sentieri per raggiungere la vetta, ma alla fine tutti, anche se in modo diverso, raggiungono la meta. Questo spiaga anche quanto sia importante la tolleranza nei confronti di chi professa un altro Credo: se infatti non esiste un solo modo di vedere una cosa, anche se si è convinti di essere nel giusto, che male c'è se qualcun altro intraprende un'altra strada?
I tipi di religione
Le religione possono essere molto diverse tra di loro, ma la principale differenza riguarda il tipo di divinità venerate. Infatti le religioni possono essere:
- Politeiste: sono le religioni che prevedono l'esistenza di più divinità. Quasi tutte le religioni della storia antica - dagli egizi ai romani, dagli aztechi ai greci - erano politeiste e veneravano un pantheon molto nutrito di dei e dee che spesso avevano caratteristiche molto simili a quelle umane, sia nell'aspetto, sia nei loro comportamenti. L'induismo, invece, è un religione politeista tutt'ora molto diffusa.
- Monoteiste: sono le religioni che prevedono l'esistenza di una sola divinità creatrice e regolatrice del cosmo. Ebraismo, Cristianesimo e Islam sono tutte religioni i cui fedeli credono in un solo dio.
- Deiste: nonostante esistano diverse accezioni di deismo, in generale si definiscono deisti coloro che pensano che esista una qualche divinità da qualche parte nell'universo, ma che questa non si interessi delle sorti del mondo e che non esista modo per rapportarsi con essa. I deisti dunque non praticano riti, non confidano in nessuna sacra scrittura e in generale non professano alcuna fede.
Chi invece è convinto che non esista nessuna divinità a regolare le sorti dell'Universo si proclama ateo ("senza dio" in greco).
E gli agnosticisti? Come spiegare con parole semplici l'agnosticismo ai più piccoli?
L'agnosticismo è una parola che si usa per descrivere quando una persona dice: 'Non sono sicuro se c'è un dio o se non c'è.' Gli agnostici dicono che non hanno abbastanza prove per dire con certezza se Dio esiste o no. Pensano che sia una domanda difficile e che ognuno possa avere la sua opinione su questo argomento.
Alcune persone, quindi, credono in un Dio e sono chiamate credenti o religiose. Altre persone pensano che non ci sia un Dio e sono chiamate atee. Gli agnostici non si sentono sicuri di poter dire con certezza quale sia la risposta giusta.
Le principali religioni nel mondo
Esistono tantissime Fedi e culti nel mondo. Tuttavia gran parte della popolazione venera un numero limitato di religioni.
- Ebraismo: è una delle più antiche religione monoteiste ed ha avuto un impatto importantissimo sulla Storia, visto che da essa nasceranno anche Cristianesimo ed Islam. Il dio ebraico è Yahweh che, secondo la tradizione, scelse gli ebrei come popolo eletto. Abramo è considerato il capostipite di questa religione, le cui regole sono state rivelate da Yahweh attraverso alcune scare scritture (Bibbia, Torah ecc...)
- Cristianesimo: anche questa è una religione monoteista che ha fatto proprie le basi dell'ebraismo arricchendolo con la figura di Gesù. I cristiani infatti ritengono che Dio abbia inviato sulla terra il proprio figlio, Gesù Cristo appunto, che morendo e resuscitando salvò l'umanità dal peccato. I libri sacri dei cristiani sono la Bibbia e i Vangeli, i quali raccontano la vita e gli insegnamenti di Gesù.
- Islam: la terza grande religione monoteista, anche lei "figlia" dell'Ebraismo (e anche del Cristianesimo) che però crede nella rivelazione del Profeta Maometto, il quale unì le tribù arabe annunciando la volontà di Allah, il dio islamico. Il libro sacro dei musulmani (coloro che hanno fede nell'Islam) è il Corano.
- Induismo: un insieme di credenze religiose che accumuna la vasta popolazione indiana (oltre un miliardo di persone nel mondo). Gli induisti credono all'esistenza di diverse divinità creatrici del mondo e del caos che concorrono a regolare l'intera esistenza.
- Buddhismo: nata al confine tra Tibet e India, questa religione professa gli insegnamenti di Buddha, un principe che rinunciò ai privilegi e ai piaceri della vita per dedicarsi con la meditazione alla ricerca della vera felicità. I buddhisti infatti non hanno libri sacri dettati da una divinità, ma una serie di precetti che stabiliscono il percorso per abbandonare le distrazioni e le tentazioni della vita terrena per ottenere l'Illuminazione e la serenità dell'animo.
Revisionato da Francesca Capriati