Come togliere il pannolino d'inverno
Passare dal comodo pannolino al vasino in inverno sembra per i genitori una bella sfida. In molti consigliano di aspettare l'estate, ma abbiamo scoperto da Elena Del Pra, pedagogista e autrice del libro "Via il pannolino", che per togliere il pannolino è importante comprendere se il bambino è pronto, non aspettare la stagione giusta. Una familiarizzazione precoce con il vasino, quindi, può iniziare tranquillamente anche in inverno: ecco come.
«Un momento per togliere il pannolino di preciso non c'è, dopo l'anno si può iniziare un'educazione precoce al vasino anche già in inverno». Con "educazione precoce" si intendono i piccoli passi che i genitori possono proporre a loro figlio per entrare in amicizia con il temibile vasino. In pratica, «Si tratta di osservare i ritmi del bambino e anticiparli». Sarà poi il piccolo a farci vedere se è pronto o meno per usarlo con continuità ed eliminare il pannolino, a prescindere dalla stagione. Se quando lo cambiate, ogni due ore circa, vedete che è asciutto, potete cominciare a pensare che sia il momento giusto per passare al vasino. Fatevi complici le brutte giornate: l'inverno spesso ci porta a rimanere in casa quando fuori piove ed è brutto tempo, queste sono ottime occasioni!
Impostare una routine
Dobbiamo ricordare che ogni bambino, però, è diverso: osserviamo qual è l'orario preferito in cui si scarica e anticipiamolo proponendogli il vasino, anche le espressioni facciali possono essere d'aiuto. Oppure, si può creare una routine dopo il nido: quando rientrate a casa può iniziare ad esempio il gioco del vasino. «Alcuni genitori hanno riferito di avere iniziato lo spannolinamento a casa e di avere successivamente trasferito l'esperienza al nido».
L'impegno richiesto a volte sfinisce i genitori, i bambini possono metterci poco oppure essere lenti.
Il consiglio di Elena Del Pra è di non mostrarsi mai allarmati. Ogni bambino ha i suoi tempi di familiarizzazione.
Non fa male al bambino un approccio precoce, anche d'inverno, ma non dobbiamo insistere o allarmarci se non risponde alla routine sin da subito. Se fa la pipì a terra o la popò nelle mutandine dobbiamo mantenere la calma e proseguire nella routine
I consigli delle mamme per togliere il pannolino
Un elemento che non aiuta è l'apprensione dei genitori e l'incitazione «Hai fatto la pipì? È tanto tempo che non la fai, vai in bagno!», un approccio più soft permette di risolvere il problema senza dargli troppa importanza, il vederci preoccupati istiga nel bambino una serie di comportamenti per attrarre la nostra preoccupazione.
«Per esempio si può decidere a priori quanto stare sul vasino, indipendentemente dal risultato. Sappiamo che la ricompensa più gradevole per un bambino è la soddisfazione di avercela fatta, di imitare noi, il mondo degli adulti, da sempre suo riferimento. Se non dovesse "produrre" nulla nei primi suoi approcci sul vasino, non preoccupiamoci, non lo fa certo apposta, anzi concediamogli un po' di tempo in più le prime volte, poi esortiamolo ad alzarsi se passa troppo tempo, a prescindere dal risultato».
Se una preoccupazione è la fatica di dover cambiare spesso gli indumenti (e non averli asciutti per tempo), si può anche pensare di iniziare semplicemente una routine d'inverno per familiarizzare con il vasino, senza però togliere da subito il pannolino.
Se il bambino non vuole fare la pipì nel vasino
Può succedere che nell'educazione al vasino, il bambino si rifiuti di fare la pipì o di defecare. Dobbiamo fermarci? No, «Il blocco può significare molte cose: il bambino potrebbe essere malato, e quindi le abitudini intestinali si possono sfasare. Dobbiamo ricordare inoltre che si scompensa facilmente, anche dopo un piccolo raffreddore o una febbre, proprio perché la sua routine cambia, mangia meno, beve meno».
Oppure «Può capitare che sperimenti una sensazione di dolore, magari perché è rimasto a giocare nonostante lo stimolo di andare in bagno.
In questi casi di costipazione, le feci perdono acqua e l'evacuazione risulterà più dolorosa: non perdete la pazienza, ma aspettate che stia meglio, fatelo bere molto e nell'alimentazione aggiungete ad esempio yogurt e frutta». Il dolore provato una volta può innescare un circolo vizioso: provo dolore non faccio più la cacca. In questo caso non vi scoraggiate! Il bambino non sta rifiutando il vasino ma ha paura di riprovare dolore.
La posizione corretta è molto importante, soprattutto nei casi di costipazione. Il water è sconsigliato, mentre il vasino permette di stare seduti e rilassati, in una posizione più accovacciata che facilita l'evacuazione.
I vantaggi
Per un bambino che segue una routine non sarà difficile comprendere che se si sta uscendo con mamma e papà bisognerà prima andare in bagno. Condividere degli orari e dei momenti di attenzione durate la giornata lavorativa, come quello del vasino, diventerà un cambiamento vissuto con leggerezza «Il momento sul vasino non deve essere un peso per il bambino. Certo non deve confonderlo col momento di gioco vero e proprio, ma neanche viverlo come un obbligo pressante, lungo e noioso». Come per noi adulti il momento del bagno «Serve per rilassarci e per non annoiarci». Un consiglio interessante è leggere assieme quando si sta sul vasino: molti libri raccontano storie fantastiche di eroi che hanno conosciuto il mitico vasino!
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Revisionato da Francesca Capriati