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Compiti: quando i bambini sono obbligati a farli

di Elena Berti - 12.10.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Molti genitori si chiedono se i compiti a casa sono obbligatori e se i figli debbano a tutti i costi farli, in settimana, nel weekend o per le vacanze

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I compiti a casa sono obbligatori?

Una delle fatiche più grandi dei genitori, inutile negarlo, sono i compiti: anche se dovrebbero riguardare solo i figli, mamma e papà non possono fare a meno di ricordarli, controllarli, aiutare chi deve farli. Per questo spesso si ritrovano a chiedersi: ma i compiti a casa sono obbligatori?

I compiti a casa sono un dovere dei figli

Prima di chiarire se i compiti a casa sono obbligatori facciamo un passo indietro: come devono comportarsi i genitori rispetto ai compiti? I genitori di oggi fanno parte di una generazione che ha dovuto cavarsela: non esistevano chat, registri elettronici, spesso mamma e papà non avevano la scolarizzazione adeguata per seguire le equazioni o spiegare la Rivoluzione Francese. Oggi, invece, dai genitori si pretende che siano sul pezzo e seguano i figli in tutto e per tutto, ma c'è un limite: i compiti sono responsabilità dei figli e mamma e papà, al massimo, devono sorvegliare. Renderli autonomi nello studio è una delle prime grandi conquiste che poi saranno utili nella vita. Ma bisogna tenere conto anche di quello che chiede la scuola.

Bisogna fare i compiti per forza?

Veniamo quindi al punto: non esiste una legge che obbliga bambini e ragazzi a fare i compiti, ma i compiti fanno parte dell'impegno richiesto e quindi, anche se la legge non è scritta, la regola è implicita: a scuola si rispettano le richieste degli insegnanti, e se tra queste ci sono i compiti, non farli può avere delle conseguenze. Inoltre, ormai genitori e alunni devono firmare il patto di corresponsabilità, con il quale ci si impegna a rispettare le consegne e comunque a impegnarsi anche a casa. Perciò attenzione, genitori: anche se volete che i vostri figli siano responsabili e pensate che non vi riguardi se non fanno i compiti e prendono un brutto voto, la questione potrebbe ritorcervisi contro, in particolare alla scuola primaria e secondaria di primo grado, quando ancora sono considerati "piccoli".

Come fare se i compiti sono troppi

In molti paesi i compiti non esistono nemmeno. In Italia, soprattutto alla primaria, ci si lamenta molto che anche i bambini col tempo pieno abbiano dei compiti a casa. Non è facile, quindi, star dietro a tutto: uscire alle 16, magari andare al doposcuola, fare attività, sport, e poi dover pure fare i compiti, stanchi, a fine giornata. In teoria, in settimana i compiti dovrebbero essere limitati e il grosso dell'attività fatta in classe. Se trovate che il carico di lavoro sia esagerato e gli altri genitori sono concordi, il consiglio è di affrontare l'argomento con l'insegnante e, se trovate un muro, rivolgervi direttamente al o alla dirigente scolastico/a. Le pagine da studiare sono accettabili, quelle più molto altro lavoro, in settimana, dopo otto ore a scuola, molto meno. 

Fare i compiti a casa non è obbligatorio, ma fortemente raccomandato: pur non essendoci leggi, c'è una regola implicita che prevede l'accettazione del metodo dell'insegnante, e i genitori non dovrebbero opporvisi. Se però trovate che il carico di lavoro sia veramente esagerato, è meglio affrontare la questione direttamente con chi dà i compiti o, se non c'è dialogo, con chi dirige la scuola. I bambini devono sì imparare, ma hanno diritto anche a un po' di riposo!

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