Cosa insegnano i docenti di musica nella scuola italiana? Scopriamo di più al riguardo, cercando di capire quali sono le abilità e le competenze che gli alunni acquisiscono durante le ore di musica nella scuola elementare.
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L'insegnamento della musica nelle scuole primarie
È fondamentale incentivare le esperienze musicali nelle scuole, soprattutto in quelle primarie. Infatti sono noti gli effetti benefici della musica sull'intelligenza linguistica e matematica, sulla creatività e sull'intelligenza spaziale dei bambini.
Secondo quanto è riportato dalle Linee Guida del D.M. 8/11, che disciplina l'organizzazione in orario scolastico dei corsi di pratica musicale per bambini della scuola primaria, attraverso l'esperienza sonora i più piccoli possono maturare esperienze significative sotto il profilo culturale e educativo e, al tempo stesso, possono anche sviluppare potenzialità espressive di vario tipo.
Nelle attività pratiche della scuola primaria ha un ruolo importante "il fare musica insieme", inteso «non soltanto come una preziosa occasione per la socializzazione e la condivisione di contesti esperienziali, ma anche quale modalità di apprendimento collaborativo collegiale».
L'apprendimento pratico della musica promosso nelle scuole dal D.M. 8/11 si configura come «sintesi di ogni processo di esplorazione-comprensione-apprendimento e come laboratorio nel quale trovano spazio percorsi basati su vocalità, uso di strumenti musicali, attività grafiche, gestuali e motorie e armonizzando linguaggi musicali diversi, facendo interagire le loro rappresentazioni e favorendo la costruzione delle identità individuali e collettive».
Musica a scuola, le conoscenze di base
Nella scuola primaria è previsto lo svolgimento di due ore di lezione di musica alla settimana.
Il bambino, negli anni della scuola primaria, impara a precepire suoni e rumori ambientali e a distinguerli; a selezionare suoni e rumori prodotti da esseri umani, da animali, da eventi naturali, strumenti musicali e oggetti meccanici; a riconoscere la funzione della voce umana e degli strumenti musicali e delle loro caratteristiche timbriche; ad ascoltare brani che propongano musica di vario genere e dei diversi popoli.
Inoltre, l'alunno, nel corso della scuola elementare, è anche stimolato ad usare ed analizzare i suoni che è già capace di produrre con la voce e con il corpo e ad apprendere l'utilizzo di strumenti che gli consentano facilmente una immediata gratificazione (suoni e timbri ricavabili dalla percussione di oggetti ad esempio). Viene anche invitato a esplorare i vari modi di produrre suoni, scoprendo le famiglie di strumenti e ad eseguire brani musicali con strumenti di facile uso, collegati a rappresentazioni gestuali e mimiche, a forme di teatro, ecc.
In seguito, sono proposte anche la simbolizzazione di suoni e rumori con forme spontanee di notazione; la registrazione grafica della durata e delle caratteristiche di un evento sonoro; l'adozione di sistemi facili per la lettura della notazione musicale, sia per il canto sia per l'esecuzione strumentale.
Il documento "Indicazioni Nazionali per il curricolo" del 2012 identifica i traguardi per lo sviluppo delle competenze musicali al termine della scuola primaria. Ecco quali sono:
- «L'alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte.
- Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate.
- Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica. Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali, suoni e silenzi.
- Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti.
- Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica.
- Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere».
Invece gli obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria sono i seguenti:
- «Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e consapevole, ampliando con gradualità le proprie capacità di invenzione e improvvisazione.
- Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali/strumentali anche polifonici, curando l'intonazione, l'espressività e l'interpretazione.
- Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile, in relazione al riconoscimento di culture, di tempi e luoghi diversi.
- Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale all'interno di brani di vario genere e provenienza.
- Rappresentare gli elementi basilari di brani musicali e di eventi sonori attraverso sistemi simbolici convenzionali e non convenzionali.
- Riconoscere gli usi, le funzioni e i contesti della musica e dei suoni nella realtà multimediale (cinema, televisione, computer)».
I benefici della musica per i bambini
Numerosi studi hanno analizzato i benefici della musica per i bambini e ne hanno valutato l'impatto sullo sviluppo sociale e psicologico.
Uno studio americano, pubblicato sul Journal of Neuroscience, ha concluso che studiare musica affina la capacità d'ascolto.
E ancora, uno studio tedesco del 2013 ha evidenziato che la musica migliora le abilità cognitive e non cognitive più del doppio rispetto ad attività sportive, teatro o danza.
Ma perché è importante iniziare presto? Perché la letteratura è ricchissima di prove incontrovertibili dei tanti benefici dell'esposizione precoce alla musica. Ad esempio è stato dimostrato un legame tra i processi musicali e linguistici, ma è anche emerso che la musica migliora le abilità logiche e matematiche, e alla lunga anche il rendimento scolastico.