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Fascismo: significato per bambini

di Gianluca Miserendino - 29.05.2023 - Scrivici

fascismo
Fonte: Shutterstock
Etimologia, significato e storia del fascismo in sintesi: quando è nato, quali erano le idee alla sua base, di quali crimini si è reso responsabile

In questo articolo

Centouno anni fa, nel 1922, prendeva il potere in Italia il fascismo, regime dittatoriale ideato, diretto e instaurato da Benito Mussolini e che ha determinato le sorti del nostro Paese per un ventennio.

Per fortuna, dopo un lungo periodo di privazione della libertà e della democrazia, il fascismo è stato sconfitto nel corso della Seconda Guerra Mondiale dagli Alleati e dalla Resistenza.

Ecco una breve sintesi per raccontare ai più piccoli questo periodo buio e tragico della nostra storia nazionale.

Che cos'è il fascismo

Il fascismo è stato un'ideologia e un sistema di governo nato negli anni '20 del XX secolo, sotto la guida di Benito Mussolini.

Il termine deriva dalla parola italiana "fascio", che significa "gruppo" o "insieme", ed era un richiamo alla visione fascista di una supposta unità nazionale forte e disciplinata.

Il fascismo promuove un governo autoritario e totalitario, in cui il leader supremo detiene un potere assoluto e i diritti individuali sono soppressi.

L'ideologia fascista si basa su principi nazionalisti, ultranazionalisti e di estrema destra, che esaltano la superiorità della nazione e della razza, la forza militare, l'ordine sociale e la disciplina.

Il fascismo propugna il corporativismo economico, in cui gli interessi delle imprese, dei lavoratori e dello Stato sono integrati in sindacati e organizzazioni controllate dal governo. Inoltre, il fascismo solitamente si oppone al liberalismo, al socialismo e al comunismo, considerandoli minacce alla stabilità e all'ordine.

Il fascismo è oggi quasi universalmente condannato come "male assoluto" per le sue violazioni dei diritti umani e per la sua ideologia legata alla violenza, alla sopraffazione, al razzismo. Dopo la fine della guerra e la caduta del regime fascista in Italia, il termine "fascismo" ha assunto una connotazione fortemente negativa ed è generalmente associato a dittature oppressive e intolleranti.

Quali sono i principali crimini del fascismo?

Durante il periodo in cui il fascismo fu al potere in Italia, furono commessi diversi crimini e violazioni dei diritti umani.

Innanzitutto, il regime fascista iniziò a reprimere gli oppositori politici sin dalla sua salita al potere nel 1922. Furono soppressi partiti politici, sindacati e organizzazioni non allineate al regime. Furono incarcerati, perseguitati e uccisi politici antifascisti e critici del regime.

Nel 1938, il governo fascista introdusse leggi razziali che discriminavano gli ebrei e limitavano i loro diritti civili. Queste leggi privarono gli ebrei di molti diritti, come l'accesso all'istruzione, alle professioni, alle proprietà e alla cittadinanza. Gli ebrei furono soggetti a discriminazione e persecuzione sistematica.

Durante il regime fascista, inoltre, furono limitate drasticamente le libertà di stampa, di espressione e di associazione. La censura fu applicata rigorosamente e furono imposti controlli sulla stampa e sulla diffusione delle informazioni al fine di controllare la narrativa e sopprimere qualsiasi forma di dissenso.

Il fascismo imprigionò e perseguitò gli oppositori politici, i dissidenti e i critici del regime. Furono istituiti campi di concentramento e prigioni per incarcerare e torturare gli oppositori politici. Tra i più noti campi di detenzione, quelli sull'isola di Ventotene e sull'isola di Ponza.

Nel 1935-1936, l'Italia fascista invase l'Etiopia (allora conosciuta come Abissinia) e condusse una brutale guerra coloniale. Durante il conflitto furono commessi numerosi crimini di guerra, tra cui massacri di civili, uso di armi chimiche, distruzioni e saccheggi. Anche durante l'occupazione italiana della Libia (1911-1943), furono commessi gravi abusi sui diritti umani. Furono condotti attacchi indiscriminati contro le popolazioni civili, furono commessi massacri e furono implementate politiche di repressione e discriminazione.

Il fascismo ha visto poi la criminale alleanza tra Mussolini e Hitler, che prese forma gradualmente nel corso degli anni '30. Entrambi i leader condividevano una visione ultranazionalista, autoritaria e antidemocratica. Erano critici delle democrazie liberali e consideravano i regimi democratici come deboli e inefficaci. Entrambi promuovevano l'ideologia del fascismo come una forma di governo superiore.

La collaborazione tra i due dittatori di Italia e Germania iniziò con un accordo di cooperazione politica nel 1936, noto come Asse Roma-Berlino. L'alleanza si rafforzò ulteriormente con la firma del Patto d'Acciaio nel 1939, che stabiliva una cooperazione militare e una consultazione strategica tra Italia e Germania. Successivamente, l'alleanza si evolse nella firma del Patto Tripartito nel 1940, che coinvolgeva anche il Giappone e stabiliva un'alleanza formale tra le potenze dell'Asse.

Questi sono solo alcuni esempi dei crimini commessi durante il periodo del fascismo italiano.

Il fascismo c'è stato solo in Italia?

Anche se il fascismo non può essere attribuito a un'unica persona come suo inventore, il nome più noto associato alla fondazione e al consolidamento del fascismo è quello di Benito Mussolini.

Nel 1919, Mussolini fondò il Partito Nazionale Fascista (PNF), che promuoveva l'idea di un governo autoritario e nazionalista basato su un forte leader. Mussolini ascese al potere nel 1922, dopo la cosiddetta "Marcia su Roma", e divenne il primo ministro dell'Italia fascista.

Il fascismo non è però un'ideologia esclusivamente italiana, ma ha avuto manifestazioni e influenze in altri Paesi europei. Diverse nazioni hanno sperimentato movimenti politici e regimi che hanno emulato o presentato similitudini con il fascismo italiano. Tuttavia, è importante sottolineare che questi movimenti e regimi erano distinti e avevano le proprie caratteristiche specifiche.

Il regime nazista guidato da Adolf Hitler in Germania è spesso considerato il principale esempio di un regime simile al fascismo italiano. Il Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori (NSDAP) di Hitler promuoveva l'ultranazionalismo, il razzismo e l'autoritarismo, simili a molte idee del fascismo italiano.

Durante la guerra civile spagnola (1936-1939) e successivamente, il generale Francisco Franco guidò un regime autoritario che emulava alcuni aspetti del fascismo italiano. Il regime franchista si basava sull'ultranazionalismo, l'autoritarismo e la repressione politica.

Il regime di António de Oliveira Salazar in Portogallo (1932-1968) è spesso descritto come un regime autoritario con tratti simili al fascismo italiano, così come quello dello Stato Indipendente di Croazia (1941-1945), guidato dagli ustascia, un movimento nazionalista croato.

In Romania, invece, fu il Movimento Legionario, noto anche come Guardia di Ferro, ad assumere alcuni aspetti del fascismo italiano.

Che cos'è l'antifascismo?

L'antifascismo è la posizione politica di tutti coloro che si oppongono ai crimini del fascismo e della sua ideologia. Gli antifascisti lavorano per contrastare e combattere le manifestazioni del fascismo, sia in termini di idee violente che di azioni concrete.

I movimenti antifascisti hanno un ruolo importante nella resistenza contro i regimi oppressivi e nella lotta per la libertà, la democrazia e i diritti umani.

Gli antifascisti si oppongono al nazionalismo estremo, l'oppressione delle minoranze, l'autoritarismo, l'intolleranza e l'uso della violenza per raggiungere obiettivi politici. Essi lavorano per promuovere valori come l'uguaglianza, la giustizia sociale, i diritti umani, il rispetto per la diversità e la tolleranza.

È importante sottolineare che l'antifascismo non è un movimento omogeneo e può assumere forme diverse a seconda del contesto e delle strategie adottate. Alcuni antifascisti si impegnano in azioni più radicali, mentre altri lavorano attraverso mezzi politici e pacifici. L'obiettivo comune è contrastare il fascismo e promuovere una società più giusta e inclusiva.

L'antifascismo può essere espresso in diversi modi, inclusa la partecipazione a proteste, la diffusione di informazioni, la promozione di valori di inclusione e uguaglianza, e la lotta contro organizzazioni o movimenti fascisti. Gli antifascisti spesso si oppongono anche ad altre forme di discriminazione, come il razzismo, il sessismo e l'omofobia.

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