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Francia: da gennaio cellulari vietati nelle scuole

di Emilia Giudici - 14.12.2017 - Scrivici

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Fonte: Ipa
Da gennaio gli studenti francesi di elementari e medie non potranno più usare il cellulare a scuola, nemmeno durante l'intervallo. Ad annunciarlo il ministro dell’Educazione Jean-Michel Blanquer.

Il ministro dell’Istruzione francese, Jean-Michel Blanquer, ha annunciato che da gennaio l’uso dei telefoni cellulari sarà vietato agli studenti delle scuole elementari e medie.

Il provvedimento era stato promesso in campagna elettorale dal presidente francese Emmanuel Macron e riguarderà tutti i bambini fino ai 14-15 anni.

Dal 2010 nelle scuole francesi è già in vigore un divieto che impedisce di usare i cellulari durante le ore di lezione, mentre il loro uso è consentito nelle pause e all’intervallo.

La nuova regola estenderà il divieto a tutta la giornata scolastica, intervallo incluso.

Sulle modalità con cui verrà attuato però si sta ancora ragionando. Una delle proposte è che i cellulari vengano riposti in appositi armadietti, in modo che non vengano utilizzati in classe, ma che possano comunque essere a portata di mano in caso d'emergenza.

Stando alle stime di Le Monde, negli ultimi anni il numero di studenti francesi che portano a scuola il cellulare è aumentato notevolmente: dal 2011 al 2015 si è passati da 2 a 8 studenti su 10. I genitori permettono ai loro figli di tenere un cellulare intorno ai 9 anni di età, quando iniziano ad andare da soli a scuola.


Blanquer aveva già in passato sostenuto la necessità di vietare i telefonini alle elementari e alle medie. "E' necessario trovare con i dirigenti scolastici, gli insegnanti e i genitori un modo per proteggere i nostri studenti dalle distrazioni dei telefoni e degli schermi. Durante i nostri Consigli dei ministri, mettiamo via gli smartphone in un armadietto prima di cominciare. Mi sembra che sia una cosa praticabile per un gruppo di persone, quindi anche in una classe” ha sostenuto il ministro francese in un'intervista riportata dal In un’intervista riportata dal sito ilpost.it.

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