Voti a scuola di bambini e ragazzi, da cosa sono influenzati? Un nuovo studio conferma che nel binomio genitori e scuola, gli effetti del coinvolgimento di questi ultimi sul rendimento scolastico dei figli possono essere molto potenti, sia in negativo che in positivo. Questo studio russo portato avanti dai ricercatori della HSE University del corso in Trajectories in Education and Careers (TrEC) e pubblicato da Eurkalert mette in evidenza due fattori con un unico risultato: sia il coinvolgimento troppo blando, sia quello dei genitori elicottero ha delle conseguenze molto nette sui processi di apprendimento. Quando il bambino non va bene a scuola di chi è colpa, se di colpa dobbiamo parlare? Probabilmente di entrambi i genitori: spesso lo stile parentale, anche rispetto a compiti a casa, didattica a distanza e gestione della vita e dei rapporti scolastici dei figli, influisce non solo sul rendimento ma anche sulla socialità nell'ambiente scuola. Ecco cosa hanno scoperto i ricercatori.
Genitori e scuola, gli effetti del coinvolgimento sul rendimento dei figli
Lo studio dei ricercatori Ilya Prakhov, Olga Kotomina e Alexandra Sazhina ha una grande valenza analitica: gli studenti che hanno partecipato sono stati infatti monitorati durante un intero percorso educativo (come quello universitario o nelle scuole superiori) e seguiti per diversi anni, dal 2012 al 2015. Le variabili di cui gli studiosi hanno tenuto conto per ciascun studente sono stati gli obiettivi personali e scolastici di ciascuno ma anche le loro scelte in fatto di scuola e percorsi tematici da approfondire.
Tra i pattern, ovvero gli schemi fissi, che i ricercatori hanno notato e analizzato nei genitori dei ragazzi coinvolti ci sono:
- Il parental control che implica un controllo serrato e il correggere i compiti dei figli, partecipare alle riunioni con gli insegnati ecc
- L'impegno totale, che integra non solo l'aiuto a casa sui compiti ma anche il coinvolgimento di un tutor per aiutarli con le ripetizioni e influenzare il successo scolastico
- L'impegno parziale, che invece implica un coinvolgimento attivo ma basso (partecipazione agli incontri con i professori, spinta a leggere libri in aggiunta ai testi scolastici)
- L'impegno organizzativo: quando i genitori sono coinvolti in attività extra-scolastiche e le organizzano pure
I ricercatori hanno notato che nel caso 3, che prevede un coinvolgimento parziale e mirato dei genitori nella vita scolastica di bambini e ragazzi con tanto di intergrazione di attività intellettuali personalizzate genera nei figli un maggiore interesse nella scuola e punteggi e voti più alti.
In più, ha evidenziato un maggiore interresse di questi studenti nel proseguire il percorso scolastico dopo il liceo, andando all'università.
Secondo lo studio essere informati su cosa succede ai bambini a scuola aiuta i genitori a vederci chiaro ed eventualmente ad accompagnare le scelte dei figli. I casi in cui i genitori sono diventati "organizzatori" (il numero 4) non ha aiutato in nessun modo i loro figli, soprattutto su materie umanistiche come l'italiano.
Controllo eccessivo dei genitori: gli effetti sul rendimento scolastico dei figli
Cosa comporta uno stile parentale che controlla eccessivamente la vita scolastica dei figli? Secondo i ricercatori le derive possibili sul rendimento scolastico di bambini e ragazzi sono:
- minore indipendenza e potere decisionale dei figli
- maggiore impatto sul proseguimento degli studi
- avvio di un circolo vizioso in cui i ragazzi tendono a studiare di meno e i genitori si sentono maggiormente in obbligo di aiutarli
In questo senso i risultati dicono chiaramente che il coinvolgimento dei genitori sugli studi dei figli, soprattutto nelle fasi di passaggio da un percorso di studi a un altro (quando questo implica anche la scelta di un nuovo percorso), è importante e positivo se misurato, razionale e personalizzato. L'aiuto sui compiti spesso non influenza il rendimento in modo impattante, mentre invece il tenersi aggiornati con gli insegnanti sul rendimento, l'investimento di tempo e anche economico sullo studio dei figli fa davvero la differenza. E questo può avvenire non solo con percorsi di studio in università private, ma anche acquistando libri, approfondendo argomenti per pura curiosità insieme ai bambini e ai ragazzi.