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Metodo Opol per bambini bilingue

di valentina vanzini - 12.05.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Il metodo Opol consiste nel fatto che ogni genitore parli una lingua diversa con il bambino, in modo da rinforzare il suo apprendimento. Vediamo come fare

In questo articolo

Se hai letto dei metodi per crescere i bambini bilingue, probabilmente hai sentito parlare di OPOL, (Una persona, una lingua), che è una delle strategie linguistiche più popolari. L'OPOL è proprio come sembra: ogni persona parla una lingua (di solito la lingua madre) al proprio figlio. Che si tratti di un genitore, un nonno, un altro membro della famiglia, un amico o un insegnante, è lo stesso approccio. 

Metodo OPOL: in cosa consiste

Se si desidera seguire il metodo OPOL, bisognerà fare in modo che ogni persona si esprima nella propria lingua madre, tuttavia per i genitori che parlano più lingue di solito viene scelta quella che si conosce meglio.

L'OPOL può anche servire a persone non madrelingua: un genitore parla un'altra lingua e vuole trasmetterla ai propri figli. Anche se non sono madrelingua, ci sono persone che parlano lingue straniere in maniera fluente e possono scegliere di parlare la loro seconda lingua invece di quella madre affinché i loro figli la imparino.

Il metodo OPOL funziona davvero?

Sebbene nessun metodo possa garantire il successo del bilinguismo, vi è una ricerca, condotta da Annick De Houwer - che ha studiato più di 2000 famiglie -  e che ha concluso che il 75% dei bambini cresciuti con l'approccio OPOL è diventato bilingue.

Attenzione, però, perché questo approcio dia dei risultati ci deve essere coerenza. Ogni persona deve attenersi a una sola lingua quando parla con il proprio figlio e non passare mai a un'altra. Inizialmente i bambini potrebbero fare confusione, ma poi questo primo impatto viene superato senza problemi.

Quali sono i problemi con il metodo OPOL?

Ma ci sono anche alcuni problemi, uno di questi deriva dal fatto che ci si può confondere, infatti può essere difficile esprimersi con una sola lingua. Potrebbe creare momenti di imbarazzo quando ci sono altre persone, che magari non conoscono la lingua e non capiscono.

Da segnalare che c'è sempre una lingua preferita e più forte. Deve quindi essere cura della famiglia lavorare affinché anche questo gap venga superato.

Quando iniziare

Una delle domande che si pongono maggiormente i genitori è quando iniziare a insegnare una seconda lingua. Risulta più efficace farlo alla nascita o successivamente? Da quando il bambino nasce a prima di iniziare la scuola è il  omento della crescita più efficace per imparare una nuova lingua. A sostenerlo Psychology Today. Quindi prima si comincia meglio è, senza timori che questo possa influire sulle capacità di apprendimento dei propri figli. 

Vantaggi del bilinguismo

Ci sono alcuni studi che hanno sottolineato gli effetti positivi del bilinguismo sulla mente dei bambini. In particolare da piccoli può aiutare la concentrazione e la creatività, e ci sono stati riscontri anche negli adulti 

La University of Washington, ha portato avanti una ricerca, i cui risultati sono stati successivamente res noti attraverso Developmental Science. Da questa è emerso come i riscontri positivi sono visibili su bambini ancora molto piccoli: intorno agli 11 mesi attivando le funzioni esecutive, come problem solving e attenzione.

Ma non solo, perché anche una ricerca resa nota dalla CNN, sottolinea come la capacità di parlare più lingue alla perfezione è molto richiesta dalle aziende. I risultati? A quanto pare un aumento del 20 per cento sugli stipendi di chi offre questo valore aggiuntivo nel proprio curriculum vitae. Inziare sin da piccoli a imparare una seconda lingua, quindi, non solo ha fatto emergere riscontri positivi sui bambini, ma ha ricadute importanti sulla salute e sulla possibilità di carriera da adulti.

E nessun timore sulla difficoltà, a dissipare ogni dubbio infatti ci ha pensato uno studio portato avanti dalla American Academy of Pediatrics, da cui è emerso che i bambini hanno predisposizione innata per l'acquisizione del linguaggio.

Il bilinguismo ha tantissimi effetti positivi sul cervello, ma anche sulle varie skill che si possono sviluppare e che renderanno la vita futura più semplice sia dal punto di vista dello studio e del lavoro, che da quello prettamente privato, sviluppando attitudini pratiche utili nel quotidiano. 

Oltre al metodo Opal, ci sono altre strategie efficaci per imparare un'altra lingua sono i giochi, le filastrocche e le canzoncine. Abituare i bambini a fare delle attività che includono l'uso di un'altra lingua li aiuterà a familiazzere con essa. Così come può essere efficace (lo è anche per gli adulti) guardare programmi in una lingua diversa dalla propria. 

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Aggiornato il 28.06.2021

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