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NEET, chi sono e le cause di questo fenomeno

di Sveva Galassi - 20.10.2022 - Scrivici

neet
Fonte: Shutterstock
Neet: chi sono? Vengono chiamati così i ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non studiano, che non frequentano corsi di formazione e che non lavorano

In questo articolo

È probabile che abbiate sentito parlare del fenomeno dei NEET. Questo termine equivale all'acronimo della frase inglese "Not in Education, in Employement or Training". Vengono chiamati "Neet" i giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano, non studiano e non frequentano corsi di formazione. 

Cerchiamo di scoprire di più a proposito di questo fenomeno. 

Neet, chi sono

Il termine NEET, diffusosi nel Regno Unito al principio degli anni Duemila, è adoperato per indicare i giovani tra i 15 e i 29 anni non inseriti nel mondo lavorativo o in percorsi di istruzione o di formazione. Per quest'ultima eventualità ci si riferisce a qualsiasi tipologia di educazione universitaria o scolastica e a qualsiasi processo formativo (corsi professionali delle regioni, corsi di lingua, di informatica, ecc.).

Si tratta dunque di un fenomeno sociale legato all'occupazione giovanile, che include un'ampia fetta di persone. La parola NEET, nel corso degli anni, è arrivata a definire non soltanto tutti gli inattivi dai 15 ai 29 anni dal punto di vista lavorativo, ossia i disoccupati che non cercano un lavoro, e coloro che non studiano o non si formano, ma anche: 

  • i giovani dai 15 ai 34 anni inattivi;
  • i neolaureati; 
  • coloro che sono in cerca di un'occupazione; 
  • i ragazzi che non hanno terminato gli studi (per la dispersione scolastica); 
  • coloro che hanno deciso di prendere una pausa da lavoro o studio per varie esigenze (tra cui la famiglia, oppure per fare determinate esperienze di vita).

Neet, le cause del fenomeno

Le cause del fenomeno NEET sono profondamente connesse all'andamento dell'economia, al mercato del lavoro e ai legami di quest'ultimo con il sistema di istruzione e di formazione. 

In generale, nei Paesi in cui istruzione e lavoro sono integrati in maniera più salda, il tasso di disoccupazione dei giovani è più basso. Invece, nei Paesi in cui esiste una maggiore disuguaglianza nella società e l'economia è in difficoltà, il numero di giovani NEET è maggiore.

Le cause del fenomeno NEET possono essere le seguenti: 

  • scarsa produttività di un Paese e, di conseguenza, mercato del lavoro poco vivo;
  • lunghi tempi di attesa per trovare il primo lavoro; 
  • mancanza di orientamento nel periodo tra la fine della scuola e l'inserimento nel mondo del lavoro; 
  • diffidenza o disinteresse nei confronti del mondo del lavoro;
  • assenza di studenti-lavoratori.

Neet, i dati in Italia e in Europa

In base ai dati Eurostat del 2010, nel nostro Paese ci sono più di 2 milioni di giovani che non lavorano e che non studiano (22,1%) e il numero di NEET è più alto tra le donne (24,95%) che tra gli uomini (19,3%). Purtroppo nell'Italia del Sud la quota di NEET è più elevata (30,9%) rispetto al Centro-Nord (16,1%). Dunque, la situazione è allarmante, anche se pare che la situazione sia leggermente migliorata con l'introduzione del programma "Garanzia Giovani".

L'Italia ha, tra i Paesi dell'Unione Europea, la percentuale di NEET più alta dopo la Bulgaria. Invece ci sono pochi NEET nei Paesi Bassi, nel Lussemburgo, in Danimarca e in Svezia.

Nel 2021 Eurostat ha identificato una media del 13,1% di giovani NEET all'interno dell'Unione Europea.

Per i NEET, sempre nel 2021, l'UE ha fissato un obiettivo, stabilendo che la quota dei giovani che non lavorano né frequentano corsi di istruzione o formazione dovrà arrivare ad essere inferiore al 9% entro il 2030. 

Fonti per questo articolo: 

Treccani

Eurostat Statistic Explained

Unicef

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