Home Bambino Istruzione

Nomi astratti e concreti: quali sono, come distinguerli, esempi

di Ines Delio - 18.01.2024 - Scrivici

nomi-astratti-e-concreti
Fonte: Shutterstock
Studiando la grammatica italiana ci si imbatte nella differenza tra nomi astratti e concreti: quali sono e come imparare a distinguerli

In questo articolo

Nomi astratti e concreti

Conoscere la grammatica italiana è molto importante, perché ci permette di avere a disposizione uno strumento importante che ci rende più consapevoli di come funziona la nostra bellissima lingua così da poter esprimere un pensiero nella maniera più corretta. Proprio per questo, sin dai primi anni di formazione, lo studio di argomenti come i nomi astratti e concreti è importantissimo per imparare a descrivere non solo oggetti e tutto ciò che appartiene al mondo materiale visibile, ma anche ciò che è astratto, come concetti, sentimenti o idee.

Nomi astratti e concreti: quando è nata questa distinzione

Stando a quanto si legge sul sito dell'Accademia della Crusca la prima distinzione tra nomi astratti e concreti la troviamo nella Grammatica ragionata della lingua italiana di Carlo Antonio Vanzon del 1834. Nella pratica scolastica, per tutto l'Ottocento, ma in buona parte anche per il Novecento, tale distinzione ha impegnato le energie di molti insegnanti e studenti. Tuttavia, oggi la maggior parte dei grammatici avverte di non intenderla in senso troppo rigido, vista anche la possibilità che molti nomi hanno di passare da una categoria all'altra in base ai contesti in cui possono essere utilizzati. La distinzione netta tra queste due tipologie di sostantivi è di difficile applicazione nei casi in cui si fa riferimento a concetti non materiali, ma anche a concetti non prettamente mentali, come il dolore, il viaggio o la caduta. Ecco alcuni esempi riportati dall'Accademia della Crusca.

  • "La celebrità può rendere presuntuosi" (astratto); "Vasco Rossi è una celebrità" (concreto).

  • "Mi lacrima continuamente l'occhio" (concreto); "Paolo ha occhio per l'arredamento" (astratto).

Nomi concreti: quali sono ed esempi

Sono definiti 'concreti' quei nomi che si riferiscono a tutto ciò che può essere percepito dai nostri cinque sensi, ovvero vista, gusto, olfatto, udito e tatto. Nomi concreti, ad esempio, sono quelli di persone, animali, piante, oggetti.

10 esempi di nomi concreti

  1. Nuvola.

  2. Ape.

  3. Fiore.

  4. Prato.

  5. Lavagna,

  6. Quaderno.

  7. Gelato.

  8. Panettiere.

  9. Letto.

  10. Macchina.

10 esempi di frasi con nomi concreti

  1. Elio scarabocchia su un foglio.

  2. Agnese mangia il gelato.

  3. Oggi ho giocato con il gatto.

  4. La vicina ha raccolto un fiore profumato..

  5. Mio nonno mi ha fatto un bellissimo regalo!

  6. Martino ha imparato una nuova lingua.

  7. I miei amici amano andare in bicicletta.

  8. Il babbo impasta la pizza.

  9. Ieri ho ricevuto una lettera.

  10. Mia cugina va sui pattini.

Nomi astratti: quali sono ed esempi

Al contrario dei nomi concreti, i nomi astratti indicano cose che non possono essere percepite dai nostri cinque sensi. Possono ad esempio rappresentare uno stato d'animo, un'idea, una sensazione, un concetto, una qualità o un'esperienza.

10 esempi di nomi astratti

  1. Libertà.

  2. Amore.

  3. Amicizia.

  4. Rispetto.

  5. Coraggio.

  6. Speranza.

  7. Bontà.

  8. Felicità.

  9. Difficoltà.

  10. Bellezza.

10 esempi di frasi con nomi astratti

  1. Jacopo non ha il coraggio di scacciare quel ragno.

  2. La mia maestra ha avuto un'idea strepitosa!

  3. Mia nonna è la bontà fatta persona.

  4. Se vedi una stella cadente devi esprimere un desiderio!

  5. Quel quadro è di una bellezza unica.

  6. Mia madre si è sempre distinta per la sua generosità.

  7. Emma e Angelo sono legati da una profonda amicizia.

  8. Il cane di mio zio ha un grande istinto.

  9. Piero ricorda con gioia il primo giorno di scuola.

  10. La tartaruga è famosa per la sua lentezza.

 

Nomi astratti e concreti: come distinguerli

Per distinguere i nomi concreti dai nomi astratti, il modo più semplice è fare affidamento ai nostri cinque sensi. Se la parola fa riferimento a qualcosa che possiamo vedere, toccare, annusare, sentire o gustare, allora si tratta di un nome concreto. Altrimenti, è un nome astratto. I nomi astratti si possono distinguere anche dai loro 

suffissi. La maggior parte, infatti, termina con:

  • -tà (felicità, fedeltà, libertà); 

  • -izia (giustizia, pigrizia)

  • -eria (tirchieria); -ìa (allegria)

  • -ismo (ottimismo, pessimismo)

  • -titudine (gratitudine, solitudine)

  • -anza (abbondanza, eleganza)

  • -enza (conoscenza, assenza)

 

TI POTREBBE INTERESSARE

ultimi articoli