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Il significato del pane azzimo spiegato ai bambini

di Simona Bianchi - 21.03.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Il pane azzimo è il simbolo della Pasqua ebraica e rievoca l'esodo dall'Egitto. La storia, le origini e quando si mangia per tradizione

In questo articolo

Il pane azzimo spiegato ai bambini

Per molto tempo il pane azzimo è stato l'unico conosciuto dall'umanità. L'uso di questo tipo di alimento è importante sia nella religione ebraica che in quella cristiana. Gli ebrei lo mangiano infatti durante la settimana della Pasqua ebraica che si celebra in ricordo dell'uscita del popolo israelita dall'Egitto. Nella Chiesa cattolica, per l'eucarestia viene usato un particolare tipo di pane azzimo, ovvero l'ostia. Anche nella Chiesa apostolica armena, una delle Chiese ortodosse orientali, questo tipo di alimento viene usato per l'eucarestia. In ogni caso, l'azymos è principalmente legato alla storia antica degli ebrei.

Cos’è il pane azzimo

Il pane azzimo, o pane senza lievito, è un alimento povero realizzato solo con farina e acqua, senza sale né lievito e quindi senza lievitazione. Si presenta come una sfoglia croccante dalla forma rotonda o quadrata e dal sapore neutro, e può essere abbinato a piatti sia dolci che salati. Essendo privo di lievito può essere conservato per molto tempo. La ricetta originale del pane azzimo prevede una preparazione con farina integrale e acqua. Nella tradizione ebraica era il pane dei fuggitivi perché veniva preparato in fretta dagli ebrei in fuga.

Le origini e la storia del pane azzimo

Il nome del pane azzimo deriva da greco "azymos" che significa privo di lievito e che in ebraico diventa "matzoh". Durante la Pasqua ebraica, gli Israeliti dovevano mangiare solamente pane azzimo, come commemorazione dell'Esodo dalla prigionia in Egitto. Poiché i figli di Israele avevano lasciato l'Egitto in fretta, non avevano avuto il tempo di aspettare che il pane lievitasse: da qui la tradizione di ricordare l'episodio durante la Pasqua consumando pane azzimo. Nella descrizione di questo tipo di pane e del perché venisse mangiato, nella Bibbia si legge: "Non mangerai con essa pane lievitato; per sette giorni mangerai con essa pane azzimo, pane di afflizione, affinché ti ricordi del giorno che uscisti dal paese d'Egitto tutti i giorni della tua vita" (Deuteronomio 16:3).

Fino a oggi, nelle case degli Ebrei, la celebrazione della Pasqua ebraica include perciò il pane azzimo ed durante la settimana pasquale è escluso dalle tavole quello lievitato

Cosa sapere sulla Pasqua ebraica

La Pasqua ebraica è la festività durante la quale si ricorda la liberazione del popolo ebraico dall'Egitto e l'esodo verso la Terra Promessa. Dura otto giorni, sette solo in Israele, e ha il nome di Pesach, che può essere tradotto come "passare oltre". Il nome di Pesach indica in particolare la cena rituale celebrata nella notte fra il 14 e il 15 del mese di Nisan, il settimo nel calendario ebraico, in ricordo di quella che aveva preceduto la liberazione dalla schiavitù in Egitto. I successivi sette giorni vengono chiamati "Festa dei Pani non lievitati (o Festa dei Pani Azzimi)". Questa settimana trae origine da un'antica festa per il raccolto delle prime spighe d'orzo. La pesach, quindi, segna il principio della primavera ed è anche chiamata Chag haaviv, cioè "festa della primavera"-

Il significato del pane azzimo

I due principali comandamenti legati alla festa di Pesach sono: mangiare pane non lievitato e il divieto di nutrirsi di qualsiasi cibo contenente lievito durante l'intero periodo della festività. Come detto in precedenza, la spiegzione più accreditata del cibarsi di pane azzimo è che si tratti di un ricordo del pane che gli Israeliti mangiarono durante l'Esodo. Le prescrizioni rituali hanno poi dato origine a una cena particolare, chiamata seder, celebrata nelle prime due sere della festa. Per gli ebrei il pane azzimo significa:

  • Ricordare l'antica festa delle primizie, quando si faceva il nuovo lievito con il nuovo raccolto e si eliminava il vecchio fatto con farine dell'anno precedente
  • Celebrare la fuga dall'Egitto, quando gli Ebrei non ebbero il tempo di far lievitare il pane per il viaggio
  • Un richiamo all'umiltà davanti a Dio

Curiosità sulla Pasqua ebraica e sul pane azzimo

In occasione della cena di Pasqua, il Seder, gli ebrei apparecchiano con una tovaglia bianca, accendono i candelabri, mettono in tavola una zampa di agnello, ricordo dell'agnello sacrificale, erbe amare, un uovo sodo e verdure intinte nell'acqua salata, per ricordare le lacrime della schiavitù, e 3 pani azzimi.

Pesach è un momento molto importante di condivisione e unione per le famiglie e i membri della comunità ebraica, che si riuniscono per stare insieme e pregare seguendo alcuni rituali, come appunto non mangiare cibi lievitati. Durante le prime due sere della festa, la cena pasquale segue un preciso ordine rituale. Si alternano momenti di preghiera, momenti di lettura dell'Heggadah e momenti in cui si può consumare il cibo portato in tavola.

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