I SINTOMI DI ANSIA E STRESS. Non sempre è facile riconoscere i sintomi di ansia e stress. I segnali che possono indicare che un bambino è stressato sono: umore irritabile, isolamento dagli amici, apatia verso le attività che di solito ama fare, sintomi fisici come mal di testa e mal di stomaco, poco o troppo sonno, mancanza di appetito o fame insaziabile. "Ognuno nella vita sperimenta stress e ansia. E' normale. Ed è comune nell'infanzia. Quindi può capitare che un bambino abbia una settimana stressante che poi però passa quando le cose si sono calmate. Ma se lo stress non va via, allora è importante capire cosa non va ed eventualmente parlarne con il pediatra" dice Carrie Bashoff Spindel psichiatra infantile del Langone Medical Center, New York.
PRESSIONI SCOLASTICHE. L'ansia di prestazione scolastica è, secondo i ricercatori americani, la principale causa dello stress infantile. "Anche nel panorama scolastico italiano ci possono essere situazioni stressanti. Ad esempio, in alcune scuole primarie ci sono insegnanti che fanno compiti in classe a sorpresa. Oppure sottopongono i ragazzi a parecchie verifiche per prepararli al test invalsi. Se poi si aggiunge la pressione dei genitori per i risultati, è normale che un bambino si senta schiacciato. I genitori in questo caso dovrebbero allentare la pressione sul ragazzo, e se lo stress continua, parlarne anche con gli insegnanti" suggerisce la psicologa Tiziana Cristofari.
ECCESSO DI ATTIVITA'. I pomeriggi dei bambini sono spesso impegnati in attività extrascolastiche: danza, inglese, musica... Non avere del tempo libero e correre da un corso all'altro può causare stress nei piccoli. Anche in questo caso devono essere i genitori a valutare se è il caso di diminuire gli impegni.
POCO MOVIMENTO FISICO. I bambini di oggi si muovono poco. "In molte scuole materne è vietato correre; in molte primarie non ci sono insegnanti di educazione fisica e le maestre non sempre sono motivate a far fare ginnastica ai piccoli che così passano la giornata sui banchi". Quindi è importante che i genitori si assicurino che i bambini abbiano uno sfogo fisico e la cosa migliore è farli giocare liberamente all'aria aperta. Muovere il corpo aiuta a rilasciare endorfine, l'ormone che fa sentire bene e contrasta lo stress.
NON DORMONO ABBASTANZA. Tra la sveglia per andare a scuola e la necessità di star sempre connessi su WhatsApp o Facebook i ragazzi dormono poco. Recenti ricerche hanno dimostrato che poche ore di sonno influiscono su memoria, giudizio e umore.
TROPPO CONNESSI. Un'altra causa di stress è la quantità e la qualità di informazioni a cui i bambini sono continuamente sottoposti attraverso i dispositivi digitali a cui sono sempre connessi. Inoltre navigando su internet è facile venire in contatto con immagini violente o programmi dai contenuti volgari destinati a un pubblico adulto. E' fondamentale che i genitori filtrino il flusso di informazioni e siano presenti quando i bambini vanno su internet.
CYBERBULLISMO. Prima di internet, se un bambino non veniva inviato a una festa di compleanno magari ne sentiva parlare e ci rimaneva male. Oggi invece vede l'evento sui social con le foto postate dagli amici e si sente ancora più escluso. Anche il bullismo una volta rimaneva circoscritto in un gruppo di persone, oggi, invece, diventa virale e se un bambino viene preso di mira, in un attimo lo sa tutta la scuola.
GENITORI STRESSATI. La famiglia deve arginare lo stress del bambino. Ma quando i genitori sono in difficoltà, per motivi economici o di lavoro o per un divorzio in corso, non riescono a contenere il bambino, che percepisce
l'ansia dei grandi e diventa a sua volta ansioso. E' quindi fondamentale che gli adulti si prendano cura prima di tutto di se stessi, anche chiedendo aiuto ad amici e famigliari. In una famiglia stressata è difficile crescere sereni.
CERCATE DI AVERE UN RAPPORTO SPECIALE CON VOSTRO FIGLIO. I motivi che abbiamo visto sopra sono tutti veri, ma aumentano a dismisura se manca un rapporto profondo tra figli e genitori. "Quello che davvero possiamo fare per i nostri figli è stargli vicino. Il bambino deve sapere che se ha delle frustrazioni può sfogarsi con la sua mamma. I genitori devono trovare il tempo per ascoltare i figli, stabilire con loro un contatto intimo, guardandoli negli occhi e tenendo lo smartphone spento" dice la psicologa Tiziana Cristofari. "A volte si ascoltano i figli con superficialità, come se fossero un impegno della lista di cose da fare, senza immedesimarsi fino in fondo nei loro sentimenti; e così la loro ansia prende il sopravvento. Invece, per farli star bene, bisogna dedicargli del tempo, anche solo un'ora al giorno, ma che sia completamente per loro. E' così che si tampona il loro stress e si crescono figli felici".