Pi greco: che cos’è
Il Pi greco è probabilmente il numero più importante della scienza e della nostra vita di tutti i giorni. È una costante matematica, cioè una cifra che ha un valore definito esattamente e non è determinata a priori. Il suo simbolo, π, è l'iniziale della parola greca περίμετρος (ovvero "perimetros", perimetro), e del nome di Pitagora. Questa forma è stata usata, per la prima volta, nel 1706 dal matematico inglese William Jones nel testo "A New Introduction to Mathematics". La storia del Pi greco però ha circa 4.000 anni. I primi a impiegarlo furono i Babilonesi, interpretandolo come 3,125, seguiti dagli Egizi (3,1605) e dai Cinesi (3). Nel 434 a.C. Anassagora lo utilizzò per tentare la quadratura del cerchio. Infine, nel III secolo a.C., Archimede lo approssimò a 3,1419. Proprio a quest'ultimo matematico èattribuita l'invenzione del Pi greco come lo conosciamo oggi.
Come spiegare il Pi greco ai bambini
Importantissimo perché alla base di molte formule scientifiche, può sembrare difficile spiegare il Pi greco ai bambini. Per prima cosa si può partire insegnando ai più piccoli che lo strano simbolo π è stato inventato per calcolare la lunghezza di una circonferenza e l'area di un cerchio. Si tratta infatti di una costante matematica che indica il rapporto tra la lunghezza di una circonferenza e il suo diametro. Per calcolare la lunghezza di una circonferenza, la formula da usare è infatti C (circonferenza)= d (diametro) X π.
Quanto vale il Pi greco
Il valore approssimativo del Pi greco è 3,14, ma in realtà si tratta di un numero irrazionale con infinite cifre dopo la virgola che non si ripetono mai in modo regolare. Fu proprio Archimede a dare per primo la dimostrazione del Pi greco. Il matematico ha inscritto e circoscritto a una circonferenza di raggio r=1 dei poligoni regolari con più lati ed è così riuscito a delimitare il valore di π tra due numeri detti "guardiani": 3 + 10/71 < π < 3 + 10/70.
Da qui, il Pi greco viene anche chiamato la costante di Archimede.
Come ricordarsi tutte le cifre
Essendo le cifre del Pi greco infinite, è impossibile ricordarsi tutti i numeri. Un trucco per memorizzarne alcuni può essere associare una parola a un numero, per esempio una parola di tre lettere indicherà il 3, una di cinque il 5. Una curiosità: finora la sequenza più lunga di cifre del Pi greco imparate a memoria è stata di oltre 67mila cifre.
Chi era Archimede e perché gli è stato dedicato il Pi greco Day
Archimede di Siracusa è stato un matematico, fisico e inventore ed è considerato uno dei più grandi scienziati e matematici della storia. Oltre alle numerose scoperte che hanno contribuito a far avanzare le conoscenze riguardanti diversi settori, dalla geometria all'idrostatica fino all'ottica e alla meccanica, è ricordato anche attraverso alcuni aneddoti sulla sua vita come l'esclamazione "Eureka" a lui attribuita dopo la scoperta del principio sul galleggiamento dei corpi. Il 14 marzo di ogni anno, insieme a π, viene ricordato anche Archimede. Questo giorno è diventato il Pi Day, in inglese infatto la data coincide con 3,14 perché gli anglosassoni usano scrivere prima il mese e poi il giorno. Durante il Pi Day, in tutto il mondo si organizzano eventi e feste con dolci, magliette, gare e in generale situazioni in cui il tema principale è il famoso Pi greco. Altra curiosità: oltre al Pi Day, esiste anche il Pi Approximation Day, che si festeggia in giornate che approssimativamente riconducono al numero 3,14 come:
- il 26 aprile, ovvero 116° giorno dell'anno, quando la Terra percorre un arco di circonferenza pari a 1⁄π volte l'orbita totale intorno al Sole
- 22 luglio, 22/7 = 3,14
- 10 novembre, 314° giorno del calendario gregoriano
- 21 dicembre alle ore 1:13, quando la formula 355/113 dà un numero approssimato - 3,1415929 - con il maggior numero di cifre decimali).
Le date del Pi Approximation Day non valgono ovviamente negli anni bisestili, quando vanno anticipate di un giorno, a eccezione del 22 luglio.