Home Bambino Istruzione

Piano didattico personalizzato (Pdp): cos’è e quando serve

di Simona Bianchi - 28.03.2023 - Scrivici

piano-didattico-personalizzato-pdp-cos-e-e-quando-serve
Fonte: Shutterstock
Il piano didattico personalizzato è un documento per gli studenti con difficoltà nell'apprendimento: a chi è rivolto

In questo articolo

Piano didattico personalizzato (Pdp): cos’è

Il PDP, Piano Didattico Personalizzato, è lo strumento che riporta il progetto educativo dedicato allo studente che ha difficoltà di apprendimento. Si tratta un documento dettagliato preparato dagli insegnanti che ricevono una diagnosi di DSA o altro disturbo dell'apprendimento fatta da uno specialista del Servizio Sanitario Nazionale o di una struttura accreditata, oppure da uno specialista privato. È una certificazione ufficiale e tutelata dal Decreto Ministeriale 5669 del 2011. Il Pdp permette di definire un rapporto tra scuola, genitori e istituzioni socio-sanitarie volto al raggiungimento degli obiettivi formativi dell'alunno.

Quando serve un piano didattico personalizzato

Un bambino con DSA ha capacità cognitive nella norma ma necessita di un percorso di apprendimento individualizzato sulla base delle sue difficoltà: il Piano Didattico Personalizzato pertanto adatta il percorso scolastico ai provvedimenti pensati e attuati per ogni singolo caso. Il ruolo del PDP è quello di rispondere alle esigenze specifiche degli alunni DSA e BES. Nel casi di Disturbi Specifici dell'Apprendimento, c'è un vero e proprio obbligo di redazione del PDP. Quando alla scuola arriva una certificazione ufficiale di DSA per uno studente, il consiglio di classe competente deve attivarsi per creare il Piano Didattico Personalizzato. Per il trattamento dei bisogni educativi specifici non c'è invece l'obbligo di Pdp, ma solo una facoltà. Saranno gli insegnanti a decidere se redigere o meno il documento.

Cosa contiene il Pdp

La legge stabilisce quali sono i soggetti coinvolti nella redazione e quali i contenuti minimi che non possono assolutamente mancare nel piamo didattico personalizzato. Il Pdp quindi deve contenere:

  • I dati generali del bambino
  • L'analisi della situazione e del Disturbo
  • Il livello di competenze raggiunte in ciascuna delle aree disciplinari
  • Gli obiettivi e gli argomenti formativi predisposti per l'anno scolastico
  • La metodologia e le modalità di verifica con le misure compensative e dispensative
  • La valutazione in itinere e quella finale correlata da precise indicazioni in merito alla modalità con cui è effettuata
  • I rapporti la famiglia in relazione, in particolare, ai compiti da svolgere a casa.

Chi deve redigere il piano didattico personalizzato

Una volta fornita dai genitori la certificazione Dsa di uno studente, il consiglio di classe si occupa di definire e redigere il Pdp.

Per farlo dovrebbe confrontarsi con i genitori del bambino e, se necessario, richiedere il parere dei professionisti. L'obiettivo è quello di raccogliere quante più informazioni possibili sull'alunno mantenendo vivo il contatto con le figure primarie che lo circondano. I singoli insegnanti devono compilare la parte del Piano Didattico Personalizzato a loro dedicata, riportando le proprie osservazioni e indicare gli strumenti compensativi e le misure dispensative che prevedono di adottare durante le loro lezioni. Infine, vanno dettagliate le modalità di conduzione delle verifiche e della valutazione. 

Quando va redatto il Pdp e cosa fare dopo

Il documento va preparato all'inizio dell'anno scolastico, entro il primo trimestre. Se i genitori presentano la certificazione Dsa durante l'anno, il Pdp dovrà essere redatto entro il primo trimestre in corso. Va poi consegnato alla famiglia dello studente o della studentessa con DSA. Trattandosi di uno strumento indispensabile per la formazione del bambino, le figure cardine a lui vicine devono essere allineate e preparate a supportarlo nel percorso di apprendimento. Nella sua formalizzazione sono infatti dettagliate le modalità di accordi tra scuola e famiglia. Nello specifico:

  • le modalità di assegnazione dei compiti
  • l'ammontare dei compiti assegnati
  • le scadenze con cui i compiti devono essere consegnati
  • le modalità di presentazione e di esecuzione dei compiti.

Gli insegnanti, in accordo con la famiglia, possono rivedere e modificare il PDP in qualsiasi momento in base ai progressi e alle necessità dell'alunno durante il suo percorso di apprendimento.

TI POTREBBE INTERESSARE

ultimi articoli