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Ritorno a scuola: come renderlo più leggero con una poesia

di Ines Delio - 05.09.2024 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Come affrontare l'inizio del nuovo anno con un pizzico di leggerezza e buonumore? Le poesie sul ritorno a scuola possono essere un'idea vincente

In questo articolo

Vacanze finite? È tempo di poesie sul ritorno a scuola

Un nuovo anno scolastico sta per iniziare. Il ritorno tra i banchi di scuola è un momento accompagnato da una vasta gamma di emozioni, un mix di eccitazione, gioia nel ritrovare i propri compagni di classe o di conoscerne di nuovi, curiosità, ma anche un pizzico di ansia per la nuova avventura educativa che attende gli studenti. Perché allora non alleggerire il passaggio dalle vacanze estive alla routine didattica con le poesie sul ritorno a scuola?

Il ritorno a scuola può essere più allegro con una poesia

Il ritorno a scuola è un momento che offre numerosi spunti poetici, spesso descritto con toni gioiosi e vivaci, che riflettono l'entusiasmo degli studenti che possono riabbracciare i loro compagni di banco e di classe e iniziare insieme un nuovo percorso, fatto di studio, scoperte e risate. Attimi da trasformare in ricordi preziosi, che faranno parte del bagaglio di vita dei propri figli. Un aiuto per affrontare questo momento delicato per i piccoli alunni lo offrono poesie e filastrocche dedicate all'accoglienza. Abbiamo raccolto per voi alcune delle più belle.

Le più belle poesie sul ritorno a scuola

Ecco le poesie e le filastrocche più belle sul ritorno a scuola, versi pieni di gioia e allegria perfetti per iniziare il nuovo anno scolastico all'insegna del buonumore.

Ritorno a scuola (Giuseppe Risica)

Svelto ora il sol tramonta

la giornata adesso vola,

la cartella ormai è pronta

si ritorna tosto a scuola.

Se l'autunno piange foglie

sul suo grigio e cupo viso,

la tristezza non ci coglie

siamo forti col sorriso.

Invadiamo lieti i banchi

non pensiamo più a giocare,

di riposo siamo stanchi:

c'è bisogno di studiare.

Qui il tempo scorre lento

e talvolta il cielo è scuro

ma in fondo son contento

diverrò presto maturo.

Le maestre ci daranno

le risposte che vorremo,

nei ricordi resteranno

quando il mondo affronteremo!

Maestrina (Giuseppe Risica)

Quando a scuola ce ne andiamo

e la mamma a casa resta

mai da soli rimaniamo,

lì ci aspetta la maestra.

Sta seduta e spiega piano

è paziente e non si lagna,

ci controlla da lontano

s'alza e scrive alla lavagna.

Quanto bene sa insegnare

spiega tutto come un gioco,

a noi tanto fa imparare

senza lei sapremmo poco.

È davvero molto buona

carismatica e bellina,

la campana adesso suona:

a domani, ciao maestrina!

Benvenuti a scuola! (alunni della III B guidati dall'insegnante Maria Ruggi)

L'estate è ormai passata

e la scuola è già iniziata!

Tutti insieme nei nuovi banchi

e non siamo per niente stanchi.

La vacanza è un ricordo lontano

che ci lascia piano piano.

Tornare a scuola è bello lo so

perchè i miei compagni ritroverò.

Le mie maestre mi aspettano già

e nulla più ci separerà.

Tante cose belle e interessanti imparerò

e per tre anni insieme a voi mi divertirò.

Tutti insieme cresceremo

e ogni giorno ci ritroveremo

per conoscere in allegria

e volerci bene in armonia.

Una scuola strepitosa (Rita Sabatini)

Andare a scuola è strepitoso,
ogni giorno è avventuroso:
puoi dipingere con i pennelli,
con le dita e gli acquerelli,
puoi incollare carte e cartine,
puoi modellare le ciotoline,
puoi ascoltare storie bellissime
con principesse elegantissime,
puoi fare mille esperimenti,
puoi conoscere nuovi argomenti.
Allora cosa aspetti ad arrivare?
Presto, tutti pronti ad imparare!

La scuola (Gabriele Clima)

La scuola è come un albero
è chioma ed è radice
la scuola è come un nonno
è chi ascolta e chi dice
la scuola è come il mare
è onda ed è brezza
la scuola è come il cuore
è domanda e certezza
la scuola è come il cielo
è vento ed è quiete
la scuola è come il circo
è acrobata ed è rete
la scuola è come fiaba
è drago, è mago, è re
la scuola è come il mondo
la scuola è come me.

Il primo giorno di scuola (Gianni Rodari)

Suona la campanella
scopa scopa la bidella,
viene il bidello ad aprire il portone,
viene il maestro dalla stazione
viene la mamma, o scolaretto,
a tirarti giù dal letto…
Viene il sole nella stanza:
su, è finita la vacanza.
Metti la penna nell'astuccio,
l'assorbente nel quadernuccio,
fa la punta alla matita
e corri a scrivere la tua vita.
Scrivi bene, senza fretta
ogni giorno una paginetta.
Scrivi parole diritte e chiare:
Amore, lottare, lavorare.

La scuola (Roberto Piumini)

Vado a Scuola, vedo amici,
gioco, parlo, imparo, rido,
più si è, più si è felici:
degli amici io mi fido.
La maestra ha bei capelli
è un'amica un po' più grande
lei ci insegna ritornelli,
lei risponde alle domande.
vado a Scuola, vedo cose,
le disegno con colori,
sento storie misteriose,
e alla fine torno fuori.

Le più belle filastrocche sul ritorno a scuola

Filastrocca del ritorno a scuola (Giuseppe Bordi)

Finalmente torno a scuola
e il pensiero lieto vola
alla classe che ho lasciato
a quei semi che ho piantato.

Sono nati dentro il cuore
tanti amici, tanto amore;
un maestro, una maestra,
pezzi belli di un'orchestra.

Non c'è più lo smarrimento,
resta solo il cuor contento
che racconta al suo diario
un nuovo anno straordinario.

Filastrocca della scuola (Marzia Cabano)

Filastrocca della Scuola
dove il tempo passa, vola!
Si sta bene con gli amici
sui quaderni a far cornici,
a giocar nell'intervallo
a inventare un nuovo ballo,
ad attender la pagella,
anche se non troppo bella,
perché è "super", in compagnia,
condivider l'allegria!

Filastrocca settembrina (Gianni Rodari)

Filastrocca settembrina,
già l'autunno si avvicina,
già l'autunno per l'aria vola
fin sulla porta della scuola.
Sulla porta c'è il bidello,
che fischietta un ritornello,
poi con la faccia scura scura
prova la chiave nella serratura,
prova a suonare la campanella…
Bambino, prepara la cartella!

Filastrocca dello scolaro (Monica Sorti)

Scusate ma c'è qualcosa che non quadra:
ci deve esser per forza in giro una Fata ladra
e sarà di sicuro la più malvagia delle fate
se con un colpo di bacchetta si porta via l'estate.


Era solo ieri che, con un nodo alla gola,
salutavo i miei compagni alla fine della scuola.
E come mai oggi son qui, con tanto di cartella
che aspetto di entrare in classe vicino alla bidella?
E' una cosa davvero strana, ma qualunque cosa sia,
ha di certo a che fare con una dose di magia.
Quindi per favore trovate un mago buono
che con la potenza del fulmine e del tuono
e se non basta anche con quella della saetta
faccia passare l'anno scolastico in tutta fretta

Filastrocca di casa e di scuola (Bruno Tognolini)

A casa io gioco
A scuola io faccio
A casa è il mio fuoco
A scuola è il mio abbraccio
A casa c'è Mamma
A scuola Maestra
A casa TV
A scuola finestra
A casa io sono
A scuola divento
A casa c'è sole
A scuola c'è vento
A casa io chiedo
A scuola rispondo
A casa c'è il nido
A scuola c'è il mondo

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