Test Invalsi al via. Oggi, 4 maggio, iniziano per un milione e centomila alunni delle classi seconde e quinte della scuola elementare le prove standardizzate Invalsi di italiano.
Giovedì 5 si passa alla matematica.
Da giovedì 12 maggio toccherà alle scuole superiori, le classi seconde, con un test di italiano e uno di matematica.
A giugno invece, il 17, durante l'esame di Stato, le prove Invalsi d'italiano e matematica toccheranno agli studenti delle classi III delle medie. Solo per loro, i risultati faranno media con le altre prove dell’esame finale.
Per quest'anno ancora tutti con carta e penna. Ma dal 2018 si sta lavorando per rendere le prove in digitale, dicono all'Invalsi.
Prove Invalsi: che cosa sono e perché vengono fatte
Le prove Invalsi sono test uguali per tutti, basati su procedure articolate e rigorose. Tutti gli istituti scolastici d'Italia, per le classi interessate, devono effettuare le prove poiché sono obbligatorie per legge (art. 51 comma 2 del Decreto-Legge 9 febbraio 2012, n. 5 c convertito in legge n. 35).
I test sono elaborati dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione e Formazione (INVALSI), ente di ricerca di diritto pubblico, sottoposto alla vigilanza del ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (Miur).
Lo scopo dei test è quello di tracciare un quadro di riferimento statistico sul livello di apprendimento in Italia. Non si misurano quindi le abilità e le capacità degli insegnanti e non servono neppure per dare voti alle scuole. Con queste prove si confrontano i dati con le altre realtà comunitarie ed europee.
Per maggiori info su come si strutturano leggi: prove Invalsi: 13 cose da sapere
Qui invece i consigli sull'Invalsi per genitori