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Riapertura delle scuole: i consigli dei medici

di Luisa Perego - 14.09.2020 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Quali sono le analogie tra Covid e influenza? Le differenze?Che cosa fare se in classe c'è un caso di Covid-19? O in famiglia? Le risposte ai dubbi dei genitori in occasione del rientro a scuola 2020.

In questo articolo

Come tornare a scuola in sicurezza? Ecco una guida appena pubblicata dalla SIMG – Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie con SIMIT (Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali) e FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) partner dell'iniziativa.

La guida è rivolta a famiglie, a studenti e al personale delle scuole di ogni ordine e grado e universitarie con il fine di trovare rapidamente le risposte a comuni ma mai scontate domande, soprattutto con l'approssimarsi della stagione influenzale con cui l'epidemia di COVID-19 condivide molti aspetti.

Covid e influenza: differenze

Covid-19 e influenza sono causate da agenti virali diversi, ma molti sintomi sono comuni e la distinzione può risultare difficile se non con esami diagnostici diretti (tampone rino-faringeo) o indiretti (ricerca anticorpi circolanti).

Vi sono però anche altre importanti differenze, nonostante le caratteristiche della Covid in continuo aggiornamento.

Le analogie tra Covid e influenza

I sintomi in comune:

  • febbre,
  • brividi,
  • tosse,
  • respiro corto o affannoso,
  • stanchezza,
  • faringite,
  • intasamento nasale,
  • mialgie diffuse,
  • cefalea,
  • vomito
  • e diarrea.

I sintomi solo della Covid-19

Nella Covid si aggiunge come sintomo che contraddistingue la malattia:

  •  perdita di gusto
  • perdita di olfatto

In più altri segnali da non sottovalutare sono:

  • difficoltà a respirare,
  • dolore o senso di oppressione toracica,
  • confusione,
  • difficoltà a svegliarsi,
  • convulsioni,
  • anuria (ridotta produzione di urine),
  • febbre o tosse che peggiora,
  • peggioramento delle condizioni croniche di fondo,
  • astenia marcata (stanchezza, esaurimento fisico).

Cambiano anche i tempi di incubazione:

  • influenza: da 1 a 4 giorni per l'influenza
  • Covid-19: da 2 a 14 per la Covid-19, anche se di solito i primi sintomi emergono dopo 4-5 giorni.

Il periodo di contagiosità dei pazienti con Covid-19 è di gran lunga maggiore rispetto all'influenza, anche se non è stato ancora definito del tutto. La diffusione del virus potrebbe iniziare già 2 giorni prima della comparsa dei sintomi e continuare per almeno 10 giorni.

È inoltre possibile che soggetti asintomatici o ex-sintomatici restino contagiosi per altri 10 giorni dopo essere risultati positivi al test
diretto.

Ritorno a scuola: come comportarsi

Come comportarsi però con il rientro in classe 2020? La SIMG ha schematizzato i comportamenti corretti da tenere da parte delle famiglie e quelli da evitare.

Che cosa fare se c'è un caso accertato in classe?

Occorre attendere comunicazioni dalla ASL che svolgerà le indagini epidemiologiche e dall'Istituto scolastico che informerà attraverso comunicazioni ufficiali.

Che cosa fare se il bambino presenta sintomi da Covid-19?

Nel caso dovessero presentarsi sintomi da Covid-19, occorre contattare il proprio Medico di Famiglia e concordare eventuale isolamento domiciliare fiduciario. Bisogna invece evitare di cedere ad allarmismi, frequentare luoghi affollati e mezzi pubblici.

A chi affidare il bambino a casa?

Per i bambini che restano a casa, è consigliabile rivolgersi ad un assistente esterno (baby sitter, tagesmutter) che goda di buona salute piuttosto che a persone anziane (nonni) o soggetti a rischio.

Che cosa fare se il bambino ha paura?

Qualora emergessero ansia e timori nel bambino, bisogna incoraggiarlo a fare domande e ad esprimere i propri sentimenti con la famiglia e con gli insegnanti. I bimbi possono avere reazioni diverse alle condizioni di stress perciò è necessaria maggiore comprensione e pazienza; non si deve invece aggredire o minimizzare i suoi sentimenti e le sue paure.

Che cosa fare se si è stati contagiati da Covid-19?

Ecco come comportarsi nel caso ci fosse qualcuno in famiglia con Sars-Cov-2 in forma asintomatica o paucisintomatica (cioè ha soltanto qualche colpo di tosse secca, una febbricola al di sotto di trentasette e mezzo che dura uno o due giorni, un generale senso di stanchezza).

  1. Restare a casa tranne che per eventuali cure mediche non rimandabili.
  2. Prendersi cura di se stessi: restare a letto, idratarsi, assumere farmaci da banco tipo paracetamolo.
  3. Mantenere contatti con il proprio medico, informarlo prima di assumere farmaci e se emergono altri sintomi.
  4. Evitare il trasporto pubblico.
  5. Mantenere le distanze dai conviventi.
  6. Rimanere da solo in una stanza evitando contatti con altre persone e rispetta tutte le norme previste per i luoghi pubblici (distanziamento, mascherina, lavaggio delle mani).
  7.  Evitare di condividere oggetti personali come piatti, bicchieri, posate, asciugamani, lenzuola che dovranno essere lavati accuratamente.
  8.  Pulire e disinfettare di frequente le superfici di contatto (incluso telefono, cellulare, tastiere, maniglia della porta e finestra).
  9. Pulire e disinfettare tutto ciò che viene a contatto con sangue, feci ed altri fluidi corporei.
  10. Ventilare a lungo le stanze dove si soggiorna.
  11.  Monitorare i sintomi se presenti: febbre, tosse, ecc.
  12. Seguire le istruzioni fornite dal medico e dal dipartimento di prevenzione e informarli sui sintomi, privilegiando i contatti telefonici.

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