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Riapertura delle scuole 2021 in sicurezza

di Francesca De Ruvo - 23.08.2021 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
La riapertura delle scuole 2021 si avvicina sempre più. Ecco tutte le indicazioni del Ministero per contenere la diffusione del Covid-19 negli ambienti scolastici

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Riapertura delle scuole 2021

Manca sempre meno al suono della campanella che segnerà l'inizio dell'anno scolastico 2021/2022 per migliaia di bambini e ragazzi. Molti genitori, però, sono preoccupati per l'aumento dei contagi che si continua a registrare nel nostro paese e temono che i propri figli dovranno ripetere l'esperienza della didattica a distanza con ripercussioni negative sull'apprendimento e sulla socializzazione. Al fine di contenere il rischio legato alla diffusione del Covid-19 e di garantire agli studenti un anno scolastico meno travagliato di quello precedente, il Ministero dell'Istruzione e i sindacati hanno firmato un Protocollo con alcune indicazioni per la riapertura delle scuole in sicurezza.

Si avvicina la riapertura delle scuole: quest’anno tutti in classe

"Costi quel che costi a settembre la scuola deve ricominciare in presenza" ripete ormai da giorni il premier Mario Draghi che ne ha discusso anche pochi giorni fa con il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi. La didattica a distanza è durata fin troppo ed è giusto che bambini e ragazzi possano finalmente tornare tra i banchi di scuola senza brusche interruzioni.

La sicurezza degli studenti e del personale scolastico deve però essere messa al primo posto. Per questo motivo è stato stilato un piano di sicurezza per la riapertura delle scuole. Il documento, lungo 15 pagine, mette al primo posto l'importanza didattica in presenza, fondamentale sia per l'apprendimento che per "garantire lo sviluppo della personalità e della socialità degli studenti".

Da quest'anno sarà introdotta anche la novità del test salivare molecolare per gli alunni tra i 6 ai 14 anni, ma solo per una serie di scuole "sentinella".

Calendario Scolastico 2021/2022, il primo giorno di apertura delle scuole:

Il primo giorno di scuola è stato stabilito in alcune Regioni d'Italia. Non per tutte sarà il 13 settembre. Vediamo il calendario ufficiale:

  • Abruzzo: 13 settembre;
  • Basilicata: 15 settembre;
  • Bolzano: 6 settembre;
  • Calabria: 20 settembre;
  • Campania: 15 settembre;
  • Friuli Venezia Giulia: 16 settembre;
  • Lazio: 13 settembre;
  • Liguria: 15 settembre;
  • Lombardia: 13 settembre;
  • Marche: 15 settembre;
  • Molise: 13 settembre;
  • Piemonte: 13 settembre;
  • Puglia: 20 settembre;
  • Sicilia: 16 settembre;
  • Sardegna: 14 settembre;
  • Toscana: 15 settembre;
  • Trento (provincia autonoma): 13 settembre;
  • Valle d'Aosta: 13 settembre;
  • Veneto: 13 settembre.

Mascherine e distanziamento

Restano sempre valide le regole classiche, e cioè l'uso della mascherina per i bambini dai sei anni di età in su e il mantenimento del distanziamento sociale. Quest'anno però il metro di distanza diventa un po' più "flessibile". Nel protocollo infatti è scritto che: "In linea generale e qualora logisticamente possibile si raccomanda di mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro (sia in posizione statica che dinamica) e di assicurare, anche nelle zone bianche, la distanza di due metri tra i banchi e la cattedra del docente.

Laddove le condizioni strutturali-logistiche degli edifici scolastici, legate anche alla disponibilità di risorse umane e alle conseguenti ripercussioni organizzative, non consentano il distanziamento di sicurezza interpersonale, resta necessario mantenere le altre misure".

Per gli asili nido e le scuole dell'infanzia, invece, come indicato nelle linee guida del Comitato tecnico scientifico, non vi è l'obbligo di mascherina e distanziamento poiché nella fascia d'età 0-5 anni il contatto fisico è importantissimo per la crescita.

Il Piano del Ministero dell'Istruzione prevede inoltre la fornitura di mascherine monouso trasparenti a uso medico per tutti gli studenti con disabilità uditiva, per i loro compagni di classe e anche per gli insegnanti.

Prima di uscire di casa bisogna misurare la temperatura corporea

Anche per l'anno scolastico 2021/2022 spetterà ai genitori misurare la temperatura corporea prima che i bambini escano di casa la mattina. La regola vale anche per i docenti e per il resto del personale scolastico. Prima dell'inizio del nuovo anno scolastico ai genitori verrà quindi richiesto di firmare un'autocertificazione in cui confermano l'impegno a tenere a casa i propri figli nel caso i cui la loro temperatura corporea fosse uguale o superiore a 37.5°.

Come mai la temperatura va misurata a casa e non all'ingresso delle scuole? Per garantire che anche all'interno dei mezzi pubblici non ci siano ragazzi con un'alterazione della temperatura.

Ingresso e uscita degli studenti

Ogni scuola dovrà disciplinare la modalità di ingresso e di uscita dall'edificio scolastico seguendo criteri ben specifici. Il Ministero sottolinea l'importanza di predisporre un'adeguata segnaletica orizzontale sui percorsi da effettuare e sul distanziamento da tenere.

Utile anche, soprattutto per le scuole superiori, la divisione degli ingressi in diverse fasce orarie così da non creare assembramenti e da permettere un accesso ordinato all'interno delle varie classi.

Pulizia degli ambienti scolastici

Per evitare il contagio da Covid-19 rimane di fondamentale importanza la pulizia giornaliera e l'igienizzazione periodica non solo di tutti gli ambienti scolastici, ma anche delle attrezzature, delle postazioni di lavoro e del materiale didattico e ludico.

Nel caso di positività a scuola, dovrà essere effettuata una sanificazione della struttura.

Secondo le linee guida del Ministero, inoltre, i servizi igienici andranno puliti almeno due volte al giorno e dovrà esserci sempre, o almeno il più possibile, una adeguata aerazione.

Finestre (quasi) sempre aperte

Ormai lo abbiamo imparato, il ricambio dell'aria è uno dei mezzi più efficaci per prevenire le infezioni respiratorie, sia che si tratti di Covid che di influenza stagionale. Le linee guida consigliano di mantenere, per quanto possibile, un "costante e continuo ingresso di aria esterna outdoor all'interno degli ambienti e delle aule scolastiche". Una soluzione però non proprio facile da attuare in inverno, soprattutto al nord dove le temperature scendono anche sotto lo zero.

Le palestre

L'ora di educazione fisica rappresenta un importante momento di svago per bambini e ragazzi, ma anche qui saranno applicate alcune regole, stabilite in base al colore della regione, per evitare possibili contagi. In particolare, nelle zone bianche, via libera alle attività di squadra, mantenendo però, per quanto possibile, la distanza di due metri tra gli studenti e l'aerazione dei locali. In zona gialle e arancione, invece, si raccomanda gli insegnanti di educazione fisica dovranno far svolgere agli studenti unicamente attività di tipo individuale.

Le mense

Per quanto riguarda le mense, le raccomandazioni riguardano il rispetto dell'uso della mascherina da parte degli operatori, mentre non sarà più necessario ricorrere alle stoviglie monouso. Chiaramente anche nelle mense bisognerà fare in modo che bambini e ragazzi entrino ed escano in modo tale da non creare assembramenti.

Se lo studente manifesta sintomi

Cosa succede su un bambino o un ragazzo presenta sintomi mentre si trova a scuola? In questo caso l'insegnante dovrebbe attivare la procedura di verifica, allontanando lo studente dal resto della classe e portandolo in uno spazio "isolato" scelto dalla scuola.

Qui, insieme al responsabile Covid si valuterà cosa fare. In primis verrà sicuramente avvertita la famiglia che riporterà lo studente a casa e che dovrà avvertire il pediatra o il medico di famiglia. Mentre sarà compito del responsabile Covid contattare l'azienda sanitaria locale e riferire l'accaduto.

In caso di contagio

Se uno studente dovesse risultare positivo al Covid-19, le regole restano le stesse dello scorso anno. Si potrà tornare a scuola solo con il certificato di negatività. C'è però una piccola novità per quanto riguarda la quarantena: per i ragazzi che hanno completato il ciclo vaccinale dovranno passare solo 7 giorni per fare il tampone di conferma e tornare a scuola e non più 10 giorni.

Le buone regole per evitare i contagi

Per evitare il contagio da Sars-Cov-2, ma anche da altri virus influenzali e simil-influenzali, ecco alcuni consigli sempre validi, e cioè:

 

  • lavare spesso le mani, soprattutto dopo aver toccato oggetti o superfici, prima e dopo essere stati in bagno e prima e dopo aver indossato e tolto la mascherina;
  • utilizzare il gel igienizzante se non ci si può lavare le mani;
  • evitare di toccare occhi, naso, bocca e orecchie soprattutto se le mani non sono pulite;
  • indossare la mascherina quando si è vicini ad altre persone (sopra i sei anni di età);
  • limitare baci e abbracci con compagni e amichetti.

 

In quanto genitori, ricordatevi sempre di dare il buon esempio ai vostri bimbi e di lodarli quando seguono le regole per evitare il contagio.

Cos’altro prevede il piano scuola 2021/2022?

Tra gli ultimi punti, il protocollo di intesa tra Ministero e sindacati prevede anche:

  • la promozione del benessere psicologico;
  • un fondo per i tamponi diagnostici;
  • lo screening degli studenti;
  • una corsia preferenziale per il personale non vaccinato.

Saranno inoltre forniti ai docenti e agli studenti, mascherine e gel disinfettanti. Come ha precisato però il Ministero dell'Istruzione in una nota: "non ci saranno tamponi gratuiti per gli insegnanti che rifiutano il vaccino ma solo per chi non può farlo per motivazioni particolari". Mentre per i minori non sarà necessario il green pass per accedere a scuola, si discute ancora se sia il caso di richiederlo almeno al personale scolastico. Nel nostro paese ci sono infatti ancora regioni che arrancano sulle vaccinazioni dei docenti e del personale scolastico e si teme che questa situazione possa compromettere la didattica in presenza.

Queste, per il momento, sono tutte le informazioni che si conoscono circa la riapertura delle scuole in sicurezza. In attesa di altre novità, non ci resta quindi che augurare un buon rientro a scuola a tutti i bambini e ragazzi, sperando che la didattica a distanza possa restare solo un vecchio ricordo!

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