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Riapertura scuole: tamponi, come funzioneranno

di Sara De Giorgi - 20.04.2021 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Da lunedì 26 aprile gli studenti italiani torneranno a seguire le lezioni in presenza. Nella maggior parte delle scuole i tamponi dovranno essere eseguiti periodicamente.

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Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha anticipato che il 26 aprile tutti gli alunni torneranno a scuola.

Dopo Pasqua, in parte, molti istituti scolastici hanno riaperto - almeno parzialmente - e nelle regioni rosse si è andati a scuola fino alla prima media. Nelle regioni arancioni, invece, anche gli studenti di seconda e di terza media hanno seguito le lezioni in presenza, e lo stesso ha fatto anche il 50-75% degli alunni delle superiori.

Da lunedì 26 aprile nelle zone arancioni si potrà tornare alla normalità e nelle zone rosse la presenza sarà ampliata fino agli alunni di terza media e al 50-75% delle secondarie di secondo grado. Questa scelta avviene parallelamente ad un calo generale dei contagi nel nostro Paese e dopo un lungo periodo di didattica a distanza.

Ma, al fine di evitare il rischio di una nuova chiusura, bambini e ragazzi dovranno eseguire periodicamente il tampone. Cerchiamo di capire quali tamponi saranno utili al monitoraggio della diffusione del virus nelle scuole. 

Riapertura scuole: tamponi, quali funzioneranno

Il Ministero della Salute ha ribadito a gennaio 2021 la necessità di adoperare test con requisiti minimi di performance. Tra questi ci sono:

  • il tampone nasofaringeo molecolare, che è il più affidabile perché viene realizzato in laboratorio e ha una sensibilità media del 90% e una specificità che va oltre il 99%;
  • il tampone nasofaringeo fai da te: si ha il risultato in pochi minuti e ha la sensibilità variabile tra il 56 e 94% e la specificità tra l'88.9% e il 99.3%;
  • il tampone salivare: si tratta di una "spugnetta" o di un cilindrino di cotone che possono essere succhiati per 1/2 minuti: il laboratorio offre l'esito entro 24 ore. Il tampone salivare è considerato la soluzione ideale per la scuola e può essere fatto in autonomia a casa. Inoltre, è efficace: secondo molti studi scientifici il tampone salivare ha un grado di sensibilità fino al 98% e di specificità che arriva al 99,9%.

Nella circolare del Ministero della Salute del 15 febbraio 2021 è affermato che «alcuni test antigenici di laboratorio sono validati anche sulla saliva, pertanto, la facilità di prelievo li rende facilmente utilizzabili per lo screening di ampi numeri di campioni, come per le comunità scolastiche a basso rischio».

Però, ad oggi ancora non sono stati realizzati dal Ministero della Salute i protocolli per l'utilizzo dei tamponi salivari nelle scuole: si attendono a breve ulteriori disposizioni. 

Tamponi, le scelte di altri Paesi

Le scuole francesi non sono state chiuse fino a Pasqua: dal mese di settembre 2020 in Francia vengono effettuati periodicamente tamponi rapidi e dal mese di febbraio 2021 sono somministrati i tamponi salivari.

In Inghilterra invece le scuole hanno aperto l'8 marzo 2021 e nelle prime due settimane gli studenti si sono sottoposti a tre tamponi rapidi a settimana. Successivamente sono stati invitati a fare a casa due tamponi alla settimana: questi sono stati dati alle famiglie dal governo.

In Baviera, nel Brandeburgo e a Berlino (dunque in varie zone della Germania) dal 19 aprile sono obbligatori test antigenici due volte alla settimana. Inoltre, se gli studenti e i docenti non hanno un test negativo, non possono seguire o tenere lezioni, nè possono entrare nella scuola. 

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