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A che età iscrivere un bambino alla scuola materna?

di Ines Delio - 05.09.2024 - Scrivici

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Qual è l'età giusta per iscrivere il proprio figlio alla scuola materna e perché è importante farlo?

In questo articolo

Scuola materna: qual è l'età giusta?

La scuola dell'infanzia (o materna) è un passaggio importante per il processo di maturazione del bambino non solo dal punto di vista educativo, ma anche per il suo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale e sociale. Questo avviene perché i bambini si trovano in un contesto extra familiare caratterizzato da nuove relazioni, dove sono chiamati a interagire con altre persone e non più solo con i genitori, i nonni o i babysitter. Diventano così più autonomi, imparano il concetto di condivisione e a relazionarsi con i loro pari. Ma qual è l'età giusta per iscrivere un figlio alla scuola materna?

A che età iscrivere i bambini alla scuola materna

La scuola materna fa parte del Sistema integrato di educazione e di istruzione ed è aperta a tutte le bambine e i bambini di età compresa fra i tre e i cinque anni. Ha durata triennale e non è obbligatoria. Il momento giusto perché il bambino possa intraprendere il suo percorso scolastico è già intorno ai 3 annidi età, perché questa è l'età in cui riesce ad interagire realmente con i suoi pari e a dare ascolto agli adulti, che saranno rappresentati dalle maestre.

La frequenza delle scuole dell'infanzia statali è gratuita, mentre sono a carico delle famiglie le spese per il pasto, l'eventuale trasporto pubblico (scuolabus) e l'eventuale prolungamento dell'orario (servizio di pre- o post-scuola). Le scuole dell'infanzia paritarie richiedono, invece, il pagamento di una retta.

Le regole per l'iscrizione alla scuola materna

Possono essere iscritti alla scuola dell'infanzia le bambine e i bambini che abbiano compiuto o compiano il terzo anno di età entro il 31 dicembre dell'anno in corso. Le famiglie possono, inoltre, chiedere l'iscrizione alla scuola dell'infanzia per bambine e bambini che compiono tre anni entro il 30 aprile dell'anno successivo, i cosiddetti 'anticipatari'. In questo caso, l'ammissione sarà soggetta alle seguenti condizioni:

  • disponibilità dei posti
  • avvenuto esaurimento di eventuali liste di attesa
  • disponibilità di locali e dotazioni idonei sotto il profilo dell'agibilità e funzionalità, tali da rispondere alle diverse esigenze dei bambini di età inferiore a tre anni
  • valutazione pedagogica e didattica dei tempi e delle modalità dell'accoglienza, effettuata dal collegio dei docenti

Sezioni primavera: cosa sono e a chi sono dedicate

Le bambine e i bambini che compiono i 24 mesi tra il 1° gennaio e il 31 dicembre dell'anno in corso, possono iscriversi alle sezioni primavera, qualora presenti. I bambini che compiono i 24 mesi tra il 1° settembre e il 31 dicembre possono cominciare a frequentare solo dopo il compimento dei due anni. Si tratta di progetti educativi rivolti ai bambini tra i 24 e i 36 mesi d'età, per lo più associati alla scuola dell'infanzia, ideati per favorire un'effettiva continuità del percorso formativo, che si distinguono dall'istituto dell'anticipo scolastico in base a criteri di qualità pedagogica, flessibilità, rispondenza a questa specifica fascia d'età.

Scuola materna: come superare il 'primo distacco'

Il cosiddetto 'primo distacco' è un rito attraverso cui passa la maggior parte dei genitori all'ingresso dei propri figli alla scuola materna. "Se il bimbo è sempre rimasto a casa con la madre o con i nonni, se non ha frequentato il nido o lo ha frequentato poco, l'inserimento nella scuola dell'infanzia è il suo primo importante distacco. I pianti possono sopraggiungere subito oppure dopo qualche giorno, quando nella fase dell'inserimento la madre non è presente in classe", spiega la psicologa e psicoterapeuta Manuela Trinci, intervistata da NostroFiglio. Il consiglio? "Mai perdere la calma. Mai perdere di vista l'obiettivo principale: il benessere del bambino. Mostrare fermezza e serenità anche davanti alle urla più forti, persino davanti a bimbi che si provocano il vomito".

Scuola dell'infanzia: la legge di riferimento

Come specificato sul sito del Ministero dell'Istruzione e del Merito, "Il Decreto del Presidente della Repubblica n.89 del 2009 ha disciplinato il riordino della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione.
Fanno parte del sistema nazionale di istruzione le scuole dell'infanzia statali e paritarie a gestione pubblica e privata. La frequenza delle scuole dell'infanzia statali è gratuita; sono a carico delle famiglie le spese per il pasto, l'eventuale trasporto pubblico (scuolabus), l'eventuale prolungamento dell'orario (servizio di pre- o post-scuola).

Le scuole dell'infanzia paritarie per la frequenza richiedono il pagamento di una retta."

Ma quanti bimbi per classe ci possono essere? Si va da un numero minimo di 18 bambini e un numero massimo di 26. È comunque possibile arrivare fino a 29 bambini (articolo 9, Decreto del Presidente della Repubblica 81 del 2009). Le sezioni possono essere omogenee o eterogenee per età. Quindi possono avere anche classi miste di bimbi dai tre ai cinque anni (ultimamente è l'opzione più seguita).

Fonti

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