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Scuola Montessori, principi e obiettivi per il bambino

di Marzia Rubega - 09.03.2023 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Scuola Montessori: le caratteristiche principali, gli obiettivi e gli approcci utilizzati dal celebre Metodo Montessori nei confronti dell'apprendimento dei bambini

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Scuola Montessori

Il metodo Montessori è adottato nelle scuole di ogni grado, dal nido alle superiori, in tutto il mondo. Secondo un censimento dell'Opera Nazionale Montessori del 2013, in Italia la diffusione della Scuola Montessori copre soprattutto il primo ciclo (dal nido alla primaria), tra istituti statali e paritari. 

Una curiosità: i genitori che praticano l'homeschooling, spesso, si ispirano a questo approccio educativo.

A partire dalla sua esperienza con la rieducazione di soggetti disabili e dai suoi studi sperimentali, Maria Montessori (1870-1952) elabora il suo metodo che rende il bimbo protagonista del suo percorso di crescita e apprendimento.

In un ambiente a sua misura, predisposto scientificamente per favorirlo, ogni bambino, che ha 'una mente assorbente' - come sostiene la studiosa - può cogliere e assimilare le esperienze esterne.

In questo modo, il bimbo sviluppa le sue capacità psichiche e intellettuali secondo i suoi ritmi individuali, e con piacere senza il ricorso a premi o punizioni.

Le case dei Bambini

Nelle sue Case dei bambini (dai 3 ai 6 anni), tutto ciò si traduce nella 'libertà del fare', esplorare e muoversi che non si trasforma, però, in caos perché regnano ordine, rispetto e autodisciplina.

In particolare, il metodo mette l'accento sulle attività senso-motorie del bimbo che vanno sviluppate attraverso gli 'esercizi di Vita Pratica' (vestirsi, lavarsi, mangiare ecc) e materiale didattico scientificamente organizzato (incastri solidi, blocchi geometrici, materiale per l'esercizio dei 5 sensi).

Ogni bimbo è libero di scegliere a cosa dedicarsi seguendo i suoi ritmi senza forzature da parte dell'adulto.

Tutto è progettato per stimolare l'interesse di chi apprende in ogni campo del sapere, dalle attività della vita pratica a quelle più astratte, come algebra e geometria. Il materiale educativo accompagna il bimbo a scoprire qualcosa di nuovo, aiutandolo a sviluppare l'auto-correzione dell'errore e la concentrazione.

Un punto fondamentale del metodo montessoriano è promuovere l'autonomia del bambino sulla base di un adeguamento ai suoi bisogni dell'intera struttura educativa. La celebre frase 'Aiutiamoli a fare da soli' riassume i concetti base del pensiero montessoriano.

"La prima forma dell'intervento educativo dovrebbe avere come oggetto di guidare il bambino per i sentieri dell'indipendenza" (M. Montessori, La scoperta del bambino, Garzanti).

L'educatore e l'insegnante hanno il compito di osservare e stimolare ogni bambino, all'interno di un ambiente accogliente, a sua misura, nel rispetto delle sue specificità senza correggerlo o giudicarlo.

Il processo di apprendimento avviene, infatti, in modo graduale e personale, attraverso l'esperienza diretta (e non le indicazioni dell'adulto), gli stimoli appropriati e l'attività di autocorrezione. L'educatore (o l'insegnante) interviene solo se il bambino usa il materiale in modo improprio danneggiandolo, rischiando di farsi male o disturbando gli altri.

L'idea di fondo è quella di aiutare il bimbo a sviluppare la consapevolezza di sé e delle sue potenzialità in modo 'naturale' e armonioso.

I materiali

Attraverso attività e materiali appositi (messi a punto dalla Montessori stessa e usati ancora oggi), è possibile educare i sensi, sviluppare capacità motorie, logico-matematiche e linguistiche.

Nelle classi miste per età tipiche delle Case dei Bambini, per esempio, la presentazione delle lettere smerigliate, l'alfabeto tattile, già in età prescolare, rappresenta il primo approccio verso lettura e scrittura. Il bambino sente il suono, vede a quale forma della lettera corrisponde e sente il modo in cui è scritta attraverso il tatto, con le sue dita. Il primo passo, dunque, è il riconoscimento dei suoni delle lettere mentre i nomi delle lettere stesse e la formazione delle parole si scoprono più tardi. In questo modo, attraverso l'uso dell'alfabeto tattile, il bimbo acquisisce una memoria corporea manuale della forma delle lettere che costituisce una preparazione alla lettura e alla scrittura.

In base all'età, le attività diventano più complesse e gli insegnanti presentano il corretto utilizzo di ogni supporto educativo ma sempre nel rispetto del singolo.

Gli altri principali metodi educativi:

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Revisionato da Francesca Capriati

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